Morgan è alla gogna e pure la gogna diventa da mediatica a poetica, perché questo l’artista fa: nel bene o nel male reinventa tutto quello che tocca. Cosa lascia invece trapelare questa nuova gogna mediatica lanciata da Selvaggia Lucarelli? Fino a prova contraria esiste libertà di parola ed espressione. Ormai tutti ne parlano e voglio dare anche il mio punto di vista. Perché? Perché in primis sono una cantautrice e Morgan è il mio maestro, la figura di riferimento che in un mondo di parole vuote e arrangiamenti in tre accordi contati crea, spiega, insegna, divulga, da l’anima. Io ho attinto alla sua anima artistica e mi sento profondamente ferita e arrabbiata nel vedere che uno dei pochi artista con la A maiuscola debba essere distrutto da chi non ne capisce niente, e se nemmeno conosce lui o la sua discografia non ne capirà mai un un bel niente, e mi dispiace per voi. Qui bisogna quindi fare attenzione: l’opinione distorta e decisamente poco veritiera della Lucarelli non la rende il giusto soggetto perfettamente a conoscenza dei fatti personali (oltre che delle prove fisiche) da alzare un polverone mediatico contro Morgan. Inoltre dovrebbe farlo mostrando solo screen a suo danno e con una narrazione approssimativa? È davvero questa la dinamica corretta per fare “giustizia”? Direi proprio di no. Lucarelli, quattro anni fa, mentre avvenivano i fatti con tanto di notizia pubblica, dov’era? E perché proprio ora? Perché non c’era il successo del ‘Vaso di Pandoro’ a suo sostegno? Dov’era quando l’album “Storie di un appuntamento” di Angelica che tanto fuggiva e denunciava il “mostro” Morgan traeva ispirazione da lui stesso e dal suo album “Canzoni dell’appartamento”? Mi sembra un’allusione e una certa assonanza innegabile, quasi un modo per mantenere un filo conduttore, o sbaglio?
Forse perché era previsto un programma da affidare a Morgan in Rai a breve? Forse perché doveva uscire un brano di Morgan in featuring con altri artisti? Forse perché Angelica prosegue il suo tour e apre la data dell’ippodromo a Milano al fidanzato Calcutta? Forse perché serviva un bilancio Karmico per qualche rancore passato o solo un dente avvelenato? Forse solo per mettere una pulce nell’orecchio? Forse perché non importa parlarne bene o male ma basta che se ne parli? Un modus operandi tutt’altro che limpido e chiaro, direi anzi ambiguo. Partendo da questi interrogativi vorrei che si valutasse in ogni caso che l’articolo publicato per primo il 10 luglio ha delle imprecisioni importanti e una narrazione che tendenzialmente favorisce unicamente la presunta vittima della storia, ovvero la cantautrice Angelica (che sia l’attuale fidanzata di Calcutta non dovrebbe interessare a nessuno se non per i privilegi di cui gode, quindi diciamo sì, in realtà è utile sapere anche questo dal momento che lui stesso si è esposto). E “presunta” lo sottolineo solo perché non c’è un verdetto, non per sminuire la sua condizione, sia ben chiaro. E chiariamo ancora una volta che parliamo di due cantautori, come lo sono io, che da questa situazione traggono comunque il loro vantaggio, o sbaglio nel dire che la playlist editoriale di Spotify ha subito inserito Angelica tra gli artisti di punta questa settimana? E sapete perché a me e a tantissimi altri non succede? Perché stiamo al nostro posto, impariamo dai nostri maestri, non sfruttiamo le situazioni mediatiche, non ci compromettiamo alle dinamiche di mercato. Noi artisti lavoriamo sulla qualità e ci nutriamo di musica, non per la bramosia della fama o dei numeri. Inoltre le date e gli anni indicati sulla frequentazione tra Morgan e Angelica non mi pare siano precisi, e nelle ultime ore infatti sarebbero stati sottolineati anche questi. A questo punto, visto che si interpellano tutti, non vogliamo ascoltare l’opinione del citato ex fidanzato (pre Calcutta) di Angelica con il quale conviveva come un cervo a primavera mentre andava avanti questo intreccio con Morgan e poco prima che si trasferisse a Bologna (per paura o per una convivenza conclusa?) mentre poco prima Morgan perdeva invece la sua casa, i contratti, i suoi strumenti, la sua vita, e Angelica diceva di amarlo? Ricordiamo post, articoli e dichiarazioni passate in merito o abbiamo la memoria selettiva? Quel giorno a casa di Marco Castoldi io c’ero a sostenerlo, e lei che lo amava dov’era? Non pervenuta. Possiamo essere turbati, disgustati, arrabbiati, infastiditi dagli screen mostrati nell’articolo del Fatto Quotidiano dalla Lucarelli? Le parole di Morgan sono così atroci? Assolutamente si. Ma personalmente non ho mai visto da parte di Morgan un gesto violento in almeno dodici anni che lo conosco, si è sempre difeso con le parole, non con azioni violente. E chi non usa nel suo privato, personaggio pubblico o meno, linguaggi sbagliati e talvolta violenti quando è preso da impeto di rabbia o specialmente di dolore o di disperazione? Questo significa che nel privato io non posso più discutere pesantemente con un uomo o con una donna e fare anche degli insulti o delle osservazioni pesanti e irripetibili (delle quali posso successivamente pentirmi o meno)? Non significa che sia giusto, ma umano, finché si parla di “parole” e ad oggi ne abbiamo lette tantissime, non che non feriscano, ma che differiscano da alcuni fatti sì. Che siano decontestualizzati? Anche.
Abbiamo quindi tolto anche il diritto di parola quando si è mentalmente offuscati da sentimenti talmente forti da non poter controllare le stupidaggini che diciamo? Scusate, non pensavo fosse un mondo di santi, perché quello che dite contro Morgan è peggio di quello che ha scritto lui, quindi in effetti sì, sapete di cosa parliamo, lo state attuando nelle ultime ore e non è un confronto ‘uno a uno’ ma un branco contro ‘un uomo’. Possiamo forse giudicare (tema citato anche nell’articolo della Lucarelli) un programma di disintossicazione non andato secondo i piani a causa di qualcuno che si tira indietro nei confronti di chi ha bisogno e fiducia in quella persona e pensare in una reazione pacata e comprensiva dall’altra persona in quel caso bisognosa, lesa, indifesa? Sapendo che un uomo che ti ha dato tanto e che diceva di amarti e ti sosteneva anche come cantautrice tu cosa gli hai dato in cambio? Ghosting, insulti, gogna mediatica, dolore, delusione. No? Le vittime si scelgono a gusto come i gelati? Io scelgo il buon gusto se ne è rimasto ancora un po’. Proseguo dicendo che, non solo si stanno giudicando fatti privati tra due individui che hanno avuto una relazione/storia (anche se sono in tribunale restano comunque in parte privati e non si potrà mai entrare nel vivo di sentimenti o emozioni tra due individui). Ma io ho visto, assistito e sentito in quanto cantautrice e professionista nel settore, conosco quel mondo, quegli ‘intrallazzi’ tra artisti e arrampicatori sociali che non vedono l’ora di ottenere qualcosa spremendo il prossimo come un limone, e conosco anche le voci che girano (affidabili o no? Comunque sentite con le mie orecchie). Qui invece la narrazione ci sta indicando già il colpevole usando solo prove a suo svantaggio, senza premettere quanto ho premesso io, ma se le prove contro di lui fossero state così eclatanti e così incontrovertibili, perché ne stiamo ancora parlando? Evidentemente non è così elementare, Watson… O è solo colpa del sistema giudiziario italiano che non funzionano le cose? Quando “la giustizia” ha pignorato tutti i beni di Marco Castoldi in arte Morgan e lo ha privato della sua “casa gialla” la giustizia funzionava perfettamente pare e in tempi record. Non credo, anzi, mi stupisce come non si prenda anche in considerazione mai il “diritto all’oblio” definito il 1 gennaio 2023 dalla riforma della giustizia Cartabia. Proprio in merito alle gogne mediatiche, perché di questo si sta parlando, argomento di cui sembrano tutti esperti negli ultimi anni, argomento che tutti condannano ma a cui tutti ‘contribuiscono’. Ma questo non è il caso del pandoro-gate dove la Lucarelli ha smascherato e rivelato una truffa, chapeau, qui c’è un processo in corso da anni ed è stato in modo cadenzato ricordato dai media, quindi, quale novità? Quale vaso di Pandora stavolta? Gli screen? E quelli di altre parti? Morgan parlava da solo su whatsapp “si faceva una domanda e si dava una risposta” sotto consiglio di Marzullo? Possiamo vedere tutte le prove a favore e contro o dobbiamo vedere solo le prove che fa comodo vedere per non avere dubbi su chi è carnefice e chi è vittima? Possiamo vedere cosa ha portato Morgan a quello stato? Perché io l’ho visto e purtroppo lo ricordo bene… O potevamo tutti farne a meno e attendere il corso degli eventi e della giustizia da parte di persone certamente più competenti di tutti noi? Nel frattempo ricordiamoci sempre di non litigare mai con un nostro ex con pesantezza e non usare parole fuori luogo perché a quanto pare il diritto ad incazzarci e ad essere di cattivo gusto con libertà di parola sono stati revocati dalla gogna mediatica dell’ “ora caccio gli screen”. Bravi tutti. Campioni di rettitudine morale e giustizia (per non parlare della privacy). Se il processo venisse viziato a causa di una gogna mediatica che preme sulla coscienza del giudice che non vuole essere infamato, minacciato o messo in discussione, avremmo una vittima in più. E questa non è giustizia, questo è ricatto morale, costrizione. Il processo va avanti da quattro anni, è stato nuovamente rinviato, certo lentamente, la giustizia sta quindi facendo il suo corso, evidentemente necessario, dov’era l’impellente necessità di questa narrazione da cattivo delle favole? Non si poteva aspettare un verdetto e poi trarre le conclusioni senza andare ad ergerci giudici di questa dinamica? O siamo forse in America e siamo chiamati in giuria per valutare la colpevolezza dell’imputato? Sicuramente mi è sfuggito qualcosa, indubbiamente a voi sono sfuggiti i fatti, cose avvenute in quegli anni sono state pienamente vissute da chi come me è stato accanto a Marco "Morgan" Castoldi e ha visto, subito, o anche solo percepito dinamiche su un rapporto indubbiamente ‘tossico’ ( come ora è tendenza dire), ma non a senso unico sia ben chiaro. Oggi chi è amico o collega fidato di Morgan deve prendere insulti e altrettante gogne solo per questo, e perché? Perché io sono una cantautrice ed una sua amica che non ha usato “mezzucci” per ottenere attenzione mediatica? Perché la Lucarelli (o chi per lei) voleva pubblicare gli screen con il peggio dei suoi sfoghi? E se ognuno di noi pubblicasse la cosa peggiore che ha scritto a qualcuno?
E sopratutto, tutti quelli che ora augurano il peggio a Morgan pubblicamente sui social come verranno valutati o condannati? Avvoltoi sputa veleno commentano in ogni dove e mandano direct minatori a lui e a chi lo circonda e li lasciamo così? I loro insulti li accettiamo perché “Morgan se li merita insieme a chiunque non sia dalla parte di Angelica a priori”? Questo è un mondo senza morale e dove per visibilità e gusto di mettere il naso nei fatti altrui si rovinano le persone, si distruggono gli animi, non c’è più confine tra privato e pubblico, non c’è più niente. C’è un uomo che perde nuovamente un posto di lavoro, credibilità, di cui si annulla tutto il buono fatto, in cui la dignità è lesa, un uomo che ha dato tanto e fino ad un mese fa era un eroe per quanto ha fatto per la musica e contro il mercato discografico. Lo stesso uomo che ha lottato per avere spazi che spesso gli spettavano e contratti equi che gli venivano negati. Un santo? No, non è questo il punto, ma annullare il lavoro e l’artista ha poco senso in ogni caso, la musica non può essere eliminata e l’artista non può essere ucciso. Non potete uccidere l’Artista Morgan perché io in un mondo senza la sua musica e la sua divulgazione non ci voglio stare, e come me tanti altri musicisti e cantautori, non accetto che mi sia negato il diritto di ascoltarlo, di stimarlo e di volergli bene in ogni caso. Caravaggio era un assassino e nonostante questo amiamo e ammiriamo le sue opere, Beethoven era un violento eppure nessuno discute e viene suonato nei migliori teatri del mondo. “Si chiama Mobbing, sputtanamento quel che succede qui in questo momento” potremmo dire citando lo stesso Morgan, d’altronde il mobbing è sul posto di lavoro e tra colleghi, non sono forse anche Calcutta e Angelica colleghi? Non potrebbero quindi avere velati interessi anche loro in qualche modo nel pubblicizzare certe dinamiche (a prescindere dalla giustizia ma solo ai fini mediatici)? O non ha la Warner stessa interesse in certe dinamiche? La Warner si tira indietro per una ‘minaccia’ di Calcutta e apre gli occhi solo dopo? Morgan faceva comodo ma non abbastanza da lasciargli il beneficio del dubbio sulla presunta colpevolezza? Non siamo forse già controllati dalle leggi di mercato e dal politically correct che si sta trasformando in censura? Verrò censurata anche io in quanto cantautrice che sostiene il proprio maestro e artista di riferimento? Non può davvero funzionare così, me ne tiro fuori da questi meccanismi ipocriti e acchiappa like. Fatto sta che alcune delle ipotesi dell’articolo trapelato sono già state chiarite e Morgan ha già giustamente preso provvedimenti verso la Lucarelli, la giustizia anche in questo caso farà il suo corso e saranno fatti loro, ma fatti veri e comprovati. Mi sembra comunque assurdo che nessun collega e nessuna donna, cantautrice o altri del settore stiano difendendo il patrimonio dell’artista e la sua figura. Tutti schierati con quello che conviene di più e che porta più followers, quello che porta meno danni e che non scomoda i big dalle proprie major, mi dispiace, sarò scomoda, ma sono per la verità e non ho mai voluto niente in cambio. Vi lascio rispondere alle domande così come avete letto gli screen, a senso unico, perché non mi coinvolgono ipotesi di chi non è a conoscenza dei fatti o delle persone implicate, se ne occuperanno giudici e tribunali, io non ho un verdetto ma ho il mio personale punto di vista, lecito o illecito e politicamente corretto o no, è il mio. Desidero solo che ripensiate alle stesse domande che mi sono fatta io e che ci rifletteste un po’ anche voi, così magari non vi accontentereste per fame di fama della prima informazione lanciata nell’arena degli ‘Hunger Games’ per fare stragi e lasciarne in vita solo uno, la giustizia esiste per questo, e questo non è un gioco, questa è la vita reale.