Stefano De Martino straccia tutti i record di Amadeus nella trasmissione “Affari Tuoi” e io non riesco a darmi altra spiegazione che non sia il “body shaming”: Amadeus è brutto. Con sette milioni di telespettatori e il 32,3 % di share, De Martino polverizza ogni altro record storico della trasmissione. Certo, come qualcuno ha ventilato, è possibile che i premi della trasmissione siano stati un po’ pompati (ma basta questo?). Non è che la casalingua che prepara la cena, col marito che torna dal lavoro coi peli nel naso e nelle orecchie, con quel tipico afrore di sudore tossico dovuto alle collere che si è preso nella giornata, trovi in Stefano De Martino, senza odore, illuminato e plastificato dalle luci dello studio, con la speranza dei soldi, un attimo di liberazione e fantasia e financo eros? La questione non è “come mai Stefano De Martino abbia superato Amadeus”, bensì: “Se riusciva Amadeus ad avere successo in quella fascia oraria figurati De Martino, che stava con Belen”. Alcuni dicono che Belen, seppur bella, non sia del tutto una turbofregna (cit. Giancarlo Magalli), ma che sia molto simpatica. Io l’ho incrociata una volta in Mondadori e devo dire che la signorina ha una “presenza” che levati.
Credo sia la stessa cosa con Stefano Di Martino. Bisognerebbe chiedere a una casalingua in vestaglia col buco (il buco c’entra sempre, nella fattispecie è il buco della caffettiera bollente, ma ci sono altri buchi e altre cose bollenti) quali sono i motivi di cotanto successo e di cotanto record. Purtroppo però non crediamo alla sincerità dei sondaggi e sappiamo già le risposte ipocrite e preconfezionate: il brivido della vincita, il relax dopo una giornata di lavoro, la simpatia. Nessuno capace di dire che il “pacco” dei record non è quello con i premi ma proprio il “pacco” di Stefano De Martino. Fate così, fate finta sia un gioco a premi, mettete accanto il “pacco” di Amadeus e il “pacco” di De Martino, e poi invitate i giocatori a scommettere quale pacco è più ricco. Perché, volenti o nolenti, siamo nell’epoca di Instagram, nella narrazione brevissima e calipposa. Non stiamo dicendo che Stefano De Martino non sia un bravo professionista e che non sappia gestire l’obbligatoria suspense che un gioco come “Affari Tuoi” richiede. Ma qui sta il punto. Di che “affare” parliamo? La televisione, si sa, ha tutto un linguaggio subliminale che fa la differenza.
Già il “pacco” è tutto un richiamo. Ma vogliamo mettere un “affare”, soprattutto quando questo “affare”, esplicitamente, rivolto alle casalingue, è un “affare tuo?”. Già si sentono le hola: “È mio! È mio!”. È vero che il nasone di Amadeus richiamava doti nascoste. Ma la simpatia? Amadeus, in fondo, è cattivissimo, così come lo dipinge Max Tortora nella sua perfetta imitazione. L'affare di De Martino, invece, è un “pacco”, con il quale ha avuto a che fare Belen. È la nuova scuola dell’intrattenimento. Belen, anche non essendo una turbofregna nel senso classico del termine, è molto simpatica. Stefano De Martino ha imparato bene la lezione. Perché, detto fuori dai denti, e potete chiedere a chiunque, la minchia è importante, se è simpatica è meglio.