Dopo il caso Caffo Chiara Valerio ha dovuto cercare una soluzione per Più Liberi Più Liberi: prima ha difeso l’amico, che è sotto processo per maltrattamenti (ma non è ancora arrivata nessuna condanna dal tribunale e vale la presunzione di innocenza); poi ha chiesto scusa e per tappare i buchi ha pensato di dedicare alcune sale della fiera a dibattitti sulla violenza contro le donne. Il problema? Gli appuntamenti sarebbero stati disertati. Francesco Giubilei è andato a Plpl per gli incontri, come da programma, dedicati al tema, ma non ha trovato quasi nessuno. Sale da cinquanta posti praticamente vuote in due degli eventi organizzati. Sul Giornale racconta tutto: “Più o meno [le sale, ndr] si presentavano vuote come vedete alle mie spalle, erano messe a disposizione da Più Libri Più Libri, la fiera del libro di Roma, ai centri anti violenza e alle associazioni contro la violenza sulle donne, dopo tutta la polemica in seguito all'invito da parte della direzione del filosofo Leonardo Caffo, imputato per maltrattamenti e violenze nei confronti della propria ex compagna e in un'edizione della Fiera dedicata a Giulia Cecchettin”.
Ha poi continuato: “Ebbene, dopo tutto il cancan dei giorni scorsi, le varie proteste, i comunicati e addirittura gli striscioni, ‘Sorella io ti credo’ e quant'altro, ci aspettavamo che in occasione dei due eventi organizzati dall'interno della fiera proprio su un tema importante come la violenza contro le donne, le sale fossero piene, fossero stracolme. Invece siamo venuti a vedere le due iniziative: la prima giovedì da un centro antiviolenza con due dottoresse che avevano delle posizioni peraltro neanche radicali, anche posizioni di buonsenso, e in sala c’erano undici persone. Ieri siamo tornati, venerdì alle 18:30, quindi un orario perfetto per chi lavora, e la sala c’erano quindici persone. La domanda è: ma le transfemministe dov’erano? Sono sempre in prima linea quando si tratta di scrivere, poi quando si tratta di dare una dimostrazione concreta di vicinanza a chi è in prima linea, come i centri antiviolenza che organizzano un evento all'interno della manifestazione, non c’è nessuno”.