Ormai è chiaro che non smetteremo, almeno fino alla prossima “reunion del secolo”, di parlare degli Oasis. Noel e Liam Gallagher sembrerebbero aver sepolto l’ascia di guerra, ma non gli insulti su Twitter, per amore dei fan e dei soldi. E di soldi ne vedranno parecchi i due fratelli, ma non solo. Potremmo infatti essere davanti ad un nuovo effetto Taylor Swift, con biglietti andati sold out in meno di ventiquattro ore e prezzi di alberghi e aerei in aumento costante. Nel giorno di messa in vendita dei ticket è stato calcolato che più di un milione di persone si siano messe in coda online per tentare l’acquisto (quasi) impossibile. Le possibilità di riuscire ad ottenere un biglietto per la reunion dei fratelli Gallagher erano piuttosto basse. Secondo le analisi condotte da AceOdds, sono oltre quaranta milioni le persone che potrebbero essere rimaste senza biglietto. La possibilità di riuscita dell’acquisto, infatti, è stata piuttosto bassa, pari a circa il due percento. Si può proprio parlare, quindi, di una vera Oasis-mania. A quindici anni dallo scioglimento di una delle band che ha fatto la storia del britpop, è un risultato mica male.
Come è accaduto anche per l’Eras Tour di Taylor Swift, diversi fan si sono lamentati per l’impossibilità di accedere ai siti di rivendita, come Ticketmaster. Tra “Error 503”, ovvero “Servizio non disponibile”, e una coda che sembrava essere interminabile, alcuni fortunati sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto per la storica reunion. Altri, invece, hanno fatto notare, anche sui social, che non solo i servizi di rivendita non sarebbero stati in grado di gestire la grande richiesta, ma che i prezzi siano anche saliti durante la coda. Un fenomeno che prende il nome di “dynamic princing”. Ma cosa significa? Banalmente, i prezzi dei biglietti aumentano il giorno stesso in base alla richiesta. E così è stato. I biglietti “standing”, per assistere quindi al concerto in piedi, sono passati da centocinquanta sterline a oltre trecentocinquanta (sul sito di Tickermaster). Un problema? Certo, contando soprattutto che, per chi arriva dall’estero, al costo del biglietto vanno aggiunti anche quelli per spostamenti, pernottamento e quant’altro. E quindi, cosa fare? Probabilmente saranno in molti a rivolgersi al mercato del secondary ticketing, dove i prezzi per i biglietti per la reunion degli Oasis sono già alle stelle. Si parla addirittura di biglietti rivenduti a ottocento sterline per posti a visibilità ridotta. Una follia? Assolutamente sì.
L’effetto Taylor Swift sembra già essere reale. Il Daily Mail, ad esempio, ha riportato che i prezzi degli hotel sarebbe già alle stelle, con camere doppie proposte alla modica cifra di mille sterline. I voli, nel momento in cui scriviamo, starebbero già iniziando a toccare prezzi importanti. Per farvi un esempio, ad oggi un volo Milano-Edimburgo, con partenza (se si è davvero temerari) il giorno del concerto e rientro quello successivo, può arrivare a costare anche trecento euro. E manca ancora più di un anno alle date degli Oasis. A girare, quindi, saranno sicuramente un sacco di soldi. Un toccasana per l’economia, un po’ meno per le tasche dei fan della band. In tutto questo, non va comunque dimenticato che Noel e Liam Gallagher hanno un passato burrascoso e che, quindici anni fa, si sono sciolti proprio durante un tour, annullando tutte le date rimanenti. Oltre a un effetto Taylor Swift, potremmo essere di fronte ad un caso internazionale Morgan-Bugo? Non possiamo saperlo, ma è più che risaputo che i due fratelli siano delle teste calde. E chissà che magari anche loro non ci regalino un po’ di trash, per la “gioia” di quei fan (se così possiamo definirli) che saranno lì semplicemente perché sperano di vederli prendersi a pugni dal vivo.