image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

RIVOLTA O FANCAZZISMO? Un altro studente non fa l’orale e Valditara minaccia bocciature. Ecco perché tra l’egocentrismo adolescenziale e l’omologazione studentesca serve una terza via: quella della coscienza civile (che a scuola non si insegna più)

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

  • Immagine: generata con IA

11 luglio 2025

RIVOLTA O FANCAZZISMO? Un altro studente non fa l’orale e Valditara minaccia bocciature. Ecco perché tra l’egocentrismo adolescenziale e l’omologazione studentesca serve una terza via: quella della coscienza civile (che a scuola non si insegna più)
Siamo a tre. Un altro studente si rifiuta di fare l’orale e passa con 60. Valditara promette che dal prossimo anno chi farà una cosa del genere verrà bocciato. Ma davvero possiamo parlare di una rivolta contro un sistema di valutazione sbagliato? Mentre chi difende questi ragazzi sbaglia su tutta la linea, chi vorrebbe solo omologazione non capisce che esiste una terza via: quella che a scuola non viene più insegnata

Immagine: generata con IA

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Siamo a tre, come da proverbio, perché due non bastavano. In Veneto un altro 18enne si rifiuta di fare l’esame e passa con circa 60 su 100. Tre persone che avrebbero potuto aspirare a circa 80, un ottimo risultato, non eccellente ma dignitoso. 60 lo è meno, 100 lo è di più. Il resto è retorica di seconda mano, da pacca sulla spalla. La lasciamo ai genitori che dicono ai figli “Bravo, campione”. A interrogarci su quanto avvenuto invece dovrebbe spingerci un altro aspetto, anzi due, che si intersecano. Questo articolo è la seconda parte di un altro pezzo uscito qualche giorno fa, in cui si sosteneva che i sistemi di valutazione sono un presidio di civiltà. L’aspetto problematico, semmai, era capire come intenderli all’interno dell’istituzione scolastica. Chiaramente non possono essere un mero strumento di ragioneria didattica, ma vanno interpretati alla luce della loro funzione egualitaria. Sono un linguaggio comune per avere un punto di vista sul livello di ciò che si fa a scuola. Rifiutarsi di essere valutati è rifiutare quel linguaggio comune. E dunque si arriva a ciò che si vuole sostenere in questo articolo. Opporsi all’esame orale è una prova di egocentrismo adolescenziale che dovrebbe farci riflettere. Si tratta di un tentativo di navigare in solitaria rubando una nave in comune con altri, la scuola. È paradossalmente un discorso parassitario, che vive sulla scorta di un sistema disfunzionale lasso e accondiscendente, che tuttavia vorrebbe passare per tollerante. È il problema centrale di quella che il sociologo Luca Ricolfi e la scrittrice Paola Mastrocola definiscono “scuola democratica”. Un sistema che si basa sull’assistenza clienti, sul lecchinaggio ideologico, sulla tendenza ad acconsentire alle mode giovanili, tra cui quella appunto di non dover essere valutati.

Maturità 2025: e se i voti fossero fondamentali per l'educazione dei ragazzi?
Maturità 2025: e se i voti fossero fondamentali per l'educazione dei ragazzi?

Cosa opporre a questi atteggiamenti? Non un comportamento altrettanto pigro. L’inerzia intellettuale di chi sostiene una totale omologazione studentesca è solo un alto modo di non interpretare la dinamica reale e civile che si attua nel contesto scolastico. Un contesto di crescita, dunque di limiti da apprendere, ma anche la cornice all’interno della quale si deve sviluppare non un’inclinazione all’obbedienza, ma al senso critico. Ancora una volta, al sentimento civile. Ed è questo che ha delle regole che vanno fatte rispettare. Non è il conformismo dei grembiuli o il timore e tremore delle insufficienze. È la linea di confine tra ciò è che è lecito e ciò che non lo è, tra ciò che è realmente democratico e ciò che è puramente capriccio. Tra la crescita personale e la crescita egotica di eterni Peter Pan. Ci si sente incompresi per colpa di una scuola che ci appare differente? Bisogna chiedersi se sia la scuola a doverci comprendere nel modo in cui vorremmo. E se fosse la famiglia a mancare? Se fosse in quel “rifugio in un mondo senza cuore” che i giovani dovrebbero puntare a cercare comprensione, empatia e amore? Davvero la scuola deve essere un regime di accoglienza forzata verso paturnie, problemi, difficoltà di tutti? Al fancazzismo pedagogico di chi lo vorrebbe e difende oggi questi ragazzi, opponiamo non un’altra pedagogia, ma una filosofia, una cultura della responsabilità, del confronto e, perché no, della competizione (la grande assente nella società italiana).

https://mowmag.com/?nl=1

More

Il maschilismo del Premio Strega e di Andrea Bajani: perché lo scrittore de “L’Anniversario”, che si lamenta del patriarcato, non ha rinunciato al premio in favore di una donna?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Una provocazione

Il maschilismo del Premio Strega e di Andrea Bajani: perché lo scrittore de “L’Anniversario”, che si lamenta del patriarcato, non ha rinunciato al premio in favore di una donna?

Non fa l’esame orale e passa comunque: “I voti non rispecchiano le capacità degli studenti”. Ma la scuola democratica sta creando studenti antidemocratici?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Mala tempora

Non fa l’esame orale e passa comunque: “I voti non rispecchiano le capacità degli studenti”. Ma la scuola democratica sta creando studenti antidemocratici?

Abbiamo letto “I bracciali dello scudo”, l’antologia di Alessandro Ceni, il poeta più difficile d’Italia: ma com’è? Una guerra continua: la poesia? Il nucleo profondo dell’esistenza da indagare come un thriller

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

mowbook review

Abbiamo letto “I bracciali dello scudo”, l’antologia di Alessandro Ceni, il poeta più difficile d’Italia: ma com’è? Una guerra continua: la poesia? Il nucleo profondo dell’esistenza da indagare come un thriller

Tag

  • Attualità
  • Opinioni
  • Cultura
  • Esami
  • Maturità
  • Scuola

Top Stories

  • Bomba al Teatro San Carlo, ecco il primo avviso di garanzia. Siamo gli unici a parlarne da mesi e ora la Procura di Napoli fa il salto di qualità

    di Riccardo Canaletti

    Bomba al Teatro San Carlo, ecco il primo avviso di garanzia. Siamo gli unici a parlarne da mesi e ora la Procura di Napoli fa il salto di qualità
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…

    di Irene Natali

    X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…
  • Ultimo conquista Londra? Biglietti sold out in dieci minuti! Ecco perché il 22 settembre sarà la festa di chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo conquista Londra? Biglietti sold out in dieci minuti! Ecco perché il 22 settembre sarà la festa di chi non si è mai sentito primo…
  • Abbiamo fatto ascoltare Il Male, il disco degli Zen Circus, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Addio Vasco e Ligabue: con loro riparte la rivoluzione del rock…"

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Il Male, il disco degli Zen Circus, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Addio Vasco e Ligabue: con loro riparte la rivoluzione del rock…"

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Immagine:

generata con IA

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

di Ilaria Ferretti

Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
Next Next

Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy