image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Siamo stati all’Alcatraz al concerto di Chiello, ma com’è stato? Abbiamo visto la sua urgenza di esprimersi cantando, sudando, ballando, urlando. E gli ospiti Rose Villain e Achille Lauro…

  • di Giuditta Cignitti

  • Foto di: Francis Delacroix

12 maggio 2025

Siamo stati all’Alcatraz al concerto di Chiello, ma com’è stato? Abbiamo visto la sua urgenza di esprimersi cantando, sudando, ballando, urlando. E gli ospiti Rose Villain e Achille Lauro…
Chiello ha portato all’Alcatraz di Milano un live viscerale e teatrale, con la sua anima punk e poetica. Accompagnato da una band affiatata e due ospiti, Rose Villain e Achille Lauro, si è consumato sul palco tra sudore, visioni e improvvisazioni. Il pubblico ha risposto con trasporto, tra svenimenti e cori, rapito dalla sua autenticità. Più che un concerto, un rito elettrico e imprevedibile, come lui…

Foto di: Francis Delacroix

di Giuditta Cignitti

Ieri sera all’Alcatraz di Milano ha fatto tappa il tour che Chiello sta portando in giro per l’Italia, dopo l’uscita del suo ultimo album “Scarabocchi”. Ad accompagnarlo una band di quattro elementi, Fausto Cigarini, al basso e al violino, Matteo Pigoni alla chitarra, Giulia Formica alla batteria e Francesco Bellani alle tastiere. Chiello appare come si veste di solito, jeans strappati con camperos e una canotta attillata, i capelli sono ordinati però, tutti tirati all’indietro ad eccezione di due ciuffi sottili, rimasti fuori a simulare due piccole corna. Non ha le sembianze di uno che faceva trap fino a quattro anni fa, ma piuttosto quelle di un punk, un Sid Vicious italiano e moderno. Ma se lui “non sapeva cosa voleva ma solo come prenderselo”, come cantava in “Anarchy in the UK” (“Don't know what I want but I know how to get it”), Chiello non ha l’urgenza di conquistare, ma di esprimersi e lo fa con tutte le forze che ha in corpo, sudando, urlando e ballando. C’è qualcosa di elettrico nel suo corpo per cui quando attaccano canzoni più ritmate come “Quanto ti vorrei” e “Succo d’ananas” si muove a scatti veloci in danze scomposte, ma comunque eleganti. Anche il pubblico si lascia coinvolgere da questa energia fisica e infatti Chiello è costretto a interrompere più volte il live per segnalare svenimenti e mancamenti vari. Nel suo stile si incontrano la grazia del cantautore, il disincanto della trap e la scorrettezza del rock per un’esibizione viscerale, che trasuda verità. A metà concerto su “Xanax” un velo nero scende tra il palco e la platea per trasformarsi in un maxischermo trasparente, su cui verranno proiettate prima delle fiamme, poi il volto di Chiello e infine su “Insetti” uno sciame di mosche in movimento, con tanto di ronzio. Rocco, così si chiama Chiello, è uno che si lascia consumare dalle parole che canta, al punto da sembrare quasi posseduto, per questo non chiacchiera molto col pubblico, che però ringrazia. La sua alienazione dalla realtà però non è distanza dalle persone, che al contrario sono rapite dalla messa in scena delle sue emozioni, a volte cupe a volte leggere.

20250512 113555992 5902
Chiello live

Tra gli ospiti che sono venuti a supportarlo, sono apparsi prima Rose Villain per cantare “I miei occhi” e poi Achille Lauro su “Succo d’ananas”, gli unici featuring presenti in “Scarabocchi”. Non sono solo comparsate tra colleghi però, come si usa fare nei concerti trap per far crescere l’hype tra le parti, sia Rose che Lauro, infatti, hanno manifestato a più riprese l’interesse, oltre che la stima per il lavoro di Chiello. “Questo ragazzo farà grandi cose, ricordatevi queste parole” ha affermato Lauro prima di scomparire dietro le quinte. Rose invece quando l’aveva scelto per la serata dei duetti di Sanremo, l’aveva definito “il suo artista preferito” e infatti anche nel suo ultimo disco “Radio Vega” c’è un pezzo insieme. Chiello è un talento, non solo come autore, ma anche come performer, sa suonare e cantare, ma anche improvvisare, come quando su “Malibu” cambia il testo invocando l’assoluzione divina, “Salvami tu bambin Gesù”. In area vip ci sono altri artisti venuti a vederlo, come la cantante Ariete, il produttore della FSK Greg Willen e Sapo Bully, amico d’infanzia e membro della FSK, con cui Chiello ha iniziato il percorso nella musica. Dopo un’ora e mezzo di concerto Chiello annuncia l’ultima canzone visibilmente provato, l’Alcatraz a maggio è una sala incandescente e lui non si è mai fermato né ha mai smesso di fumare. Il pubblico rimane qualche istante in attesa di un altro brano, come di solito accade dopo una prima uscita, ma i tecnici iniziano a smontare tutto e le luci tornano ad accecare gli occhi abituati al buio dei presenti. La bolla è scoppiata, il sogno distorto che ci ha inghiottito è finito bruscamente, perché Chiello non è uno che agisce secondo una regola, si abbandona alla vita con tutti i suoi imprevisti, godendosi il lusso di sorprendere tutti. Anche stasera.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giuditta P.Cignitti (@giudittapc)

https://mowmag.com/?nl=1

More

Chiello e il nuovo album Scarabocchi: “Mi sento lontanissimo dalla trap”. E il brano con Achille Lauro e Morgan? "Non so se uscirà mai”. E sui cantautori, Rose Villain e il tour nei club...

di Giuditta Cignitti

tra arte e musica

Chiello e il nuovo album Scarabocchi: “Mi sento lontanissimo dalla trap”. E il brano con Achille Lauro e Morgan? "Non so se uscirà mai”. E sui cantautori, Rose Villain e il tour nei club...

Abbiamo ascoltato Comuni Mortali, il nuovo album di Achille Lauro, ma com’è? Una dedica al suo passato. E su Ragazzi Madre e la sua metamorfosi…

di Giuditta Cignitti

i mille volti

Abbiamo ascoltato Comuni Mortali, il nuovo album di Achille Lauro, ma com’è? Una dedica al suo passato. E su Ragazzi Madre e la sua metamorfosi…

Siamo stati all’Alcatraz per l’unica data milanese del tour di Myss Keta, ma com’è stata? Una messa laica, delirante e lucidissima allo stesso tempo. E Vera Gemma? Pazzeska, tra rinascita e ribellione…

di Alessia Bisini Alessia Bisini

pazzesko

Siamo stati all’Alcatraz per l’unica data milanese del tour di Myss Keta, ma com’è stata? Una messa laica, delirante e lucidissima allo stesso tempo. E Vera Gemma? Pazzeska, tra rinascita e ribellione…

Tag

  • Achille Lauro
  • Alcatraz Milano
  • Chiello
  • Concerto
  • Milano
  • Musica

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Giuditta Cignitti

Foto di:

Francis Delacroix

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

di Aldo Nove

Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
Next Next

Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy