image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

3 settembre 2025

Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
Più di 34mila persone nel fango dell’Ippodromo di Milano per Olly: un live devastante, tra ballad urlate, suoni "tunz tunz" e amari scolati sul palco. Ma dietro questa enorme macchina che gli hanno costruito attorno il segreto del successo è semplice: sbaglia i congiuntivi come Vasco (e il pubblico)

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

All’Ippodromo di Milano, ieri sera, si ballava nel fango come se fosse un rito collettivo. Circa 34mila persone per assistere al concerto di Olly, che non è più soltanto un ventenne uscito da Sanremo, ma un fenomeno di massa col piglio della rockstar. E te lo vuole far capire da subito, perché il concerto si apre con Vasco Rossi sparato in filodiffusione: non un vezzo nostalgico, ma una dichiarazione di intenti. Olly non scappa dal paragone. Ci gioca. Se lo prende sulle spalle come sentendosi un figlio illegittimo. Infatti lo imitano già nei movimenti: avanti e indietro sul palco, mani sul pacco e in ginocchio di fronte al chitarrista. Ma il suo live La Grande Festa (giovedì 4 settembre si replica) è un continuo attraversamento di mondi. Si passa dal “tunz tunz” a momenti quasi springsteeniani, con sax e violino sostenuti da una band monolitica. Dalila Murano, in particolare, alla batteria picchia come un fabbro.

Olly al concerto dell'Ippodromo di Milano
Olly al concerto dell'Ippodromo di Milano

Tra una ballatona urlata a squarciagola e un giro di Montenegro scolato sul palco, sfilano i pezzi che hanno costruito la sua rapidissima scalata: Polvere, Quei ricordi là, Bianca, Balorda nostalgia. E quando arriva Una vita, il pubblico esplode perché riconosce la sincerità disarmante di uno che non ha paura di raccontarsi fino in fondo. Spuntano pure come ospiti Emma e Enrico Nigiotti, ma spariscono affogati nel muro sonoro studiato per mettere in risalto un solo protagonista. Persino l’appello sulla guerra sembra di quelli che si fanno con il gomito appoggiato al bancone di un bar: “Solidarietà a quello che sta accadendo a Gaza, fanculo a tutte queste stronzate”. Ma il vero segreto di Olly (e del “mio fratello” July) non è solo la capacità di scrivere canzoni da stadio in così poco tempo. Il segreto è anche grammaticale.

Olly al concerto dell'Ippodromo di Milano
Olly al concerto dell'Ippodromo di Milano

Perché Olly sbaglia i congiuntivi. Canta “non mi aspettavo che ti innamoravi” invece di “innamorassi” in Questa domenica, ma anche in altri pezzi compie lo stesso stratagemma. Un errore? Macché. È la stessa cosa che faceva Vasco quarant’anni fa: trasformare la lingua scritta in lingua parlata. Scegliere l’indicativo non perché non conosce la regola, ma perché vuole parlarti come in mezzo alla strada, o come in chat su whastapp. Suona meglio, fila col ritmo, arriva tutto più diretto. È una forma di empatia pop, anche se mascherata nel rock. Tu lo ascolti e pensi: anch’io parlo così. E il gioco è fatto. Per questo è così credibile. Non è un caso che i suoi fan non siano solo ragazzini: ieri sera c’erano trentenni, quarantenni, famiglie intere. Perché Olly non rappresenta la rivincita dei ghetti di cui parla la trap, ma la voglia di cantarsi addosso la vita vera con le sue imperfezioni. Anche sbagliando i congiuntivi.

 

20250903 111052691 3644

More

Abbiamo ascoltato Canerandagio parte 2, il disco di Neffa, ma com'è? Si avvicina al sole, ma senza bruciare nei raggi dell'hip hop (anche per colpa di featuring e marketing)

di Giulio Cremaschi Giulio Cremaschi

Mowmusic review

Abbiamo ascoltato Canerandagio parte 2, il disco di Neffa, ma com'è? Si avvicina al sole, ma senza bruciare nei raggi dell'hip hop (anche per colpa di featuring e marketing)

Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

più di un sogno

Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

Alfa gay (“A me mi piace” Manu Chao), il contratto prematrimoniale di Cristiano Ronaldo, Raoul Bova dopo Falsissimo di Corona resta Don Matteo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

di Roberto Alessi Roberto Alessi

torna a casa alessi

Alfa gay (“A me mi piace” Manu Chao), il contratto prematrimoniale di Cristiano Ronaldo, Raoul Bova dopo Falsissimo di Corona resta Don Matteo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

Tag

  • Vasco Rossi
  • biglietti concerto
  • Concerto
  • abbiamo ascoltato
  • Milano
  • ippodromo
  • Olly
  • Musica

Top Stories

  • La noia della Prima della Scala: l’opera è lunghissima, ma vi siete accorti che c’è del sesso? E il commento di Milly Carlucci, Bruno Vespa e Mahmood…

    di Tiziana Tentoni

    La noia della Prima della Scala: l’opera è lunghissima, ma vi siete accorti che c’è del sesso? E il commento di Milly Carlucci, Bruno Vespa e Mahmood…
  • Enea compie un anno e Ultimo smentisce la presunta rottura con Jacqueline. Vederli festeggiare insieme è la dimostrazione che questi finti gossip hanno rotto il caz*o

    di Giulia Ciriaci

    Enea compie un anno e Ultimo smentisce la presunta rottura con Jacqueline. Vederli festeggiare insieme è la dimostrazione che questi finti gossip hanno rotto il caz*o
  • “Brunello, il visionario garbato” è il capolavoro dell’ideologia padronale. Fusaro distrugge il documentario di Tornatore: stucchevole e goffo, capitalismo travestito da sinistra trash

    di Diego Fusaro

    “Brunello, il visionario garbato” è il capolavoro dell’ideologia padronale. Fusaro distrugge il documentario di Tornatore: stucchevole e goffo, capitalismo travestito da sinistra trash
  • L’Università è diventata il cesso pubblico dei militanti woke: dalla “pandemia della bianchezza” a Harry Potter considerato “offensivo e obsoleto”

    di Riccardo Canaletti

    L’Università è diventata il cesso pubblico dei militanti woke: dalla “pandemia della bianchezza” a Harry Potter considerato “offensivo e obsoleto”
  • Sean Diddy Combs, la resa dei conti e tutto il marcio del sogno americano: su Netflix il documentario su Puff, il “Black Jesus” che si è inchiodato alla sua croce

    di Domenico Agrizzi

    Sean Diddy Combs, la resa dei conti e tutto il marcio del sogno americano: su Netflix il documentario su Puff, il “Black Jesus” che si è inchiodato alla sua croce
  • Kid Yugi, Agem e una spada bastarda è tutto quello che ci serviva: “Cosa vuol dire essere un eroe?”

    di Cosimo Curatola

    Kid Yugi, Agem e una spada bastarda è tutto quello che ci serviva: “Cosa vuol dire essere un eroe?”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo letto Scandalo a Hollywood di Felicia Kingsley, ma com'è? Una sceneggiatura già pronta: più che leggerla, l'opera della regina del romance si vede

di Irene Natali

Abbiamo letto Scandalo a Hollywood di Felicia Kingsley, ma com'è? Una sceneggiatura già pronta: più che leggerla, l'opera della regina del romance si vede
Next Next

Abbiamo letto Scandalo a Hollywood di Felicia Kingsley, ma com'è?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Chi siamo
  • Privacy