Siamo nella settimana di Inter-Juve e Alessandro Cattelan decide di sfruttare bene i pochi minuti che ha prima dell'arrivo degli special guest della serata, ovvero Alba Parietti e Javier Zanetti. Il presentatore porta la competizione calcistica anche nello studio di Stasera C'è Cattelan: “Io sono interista, tu juventino, facciamo bim bum bam” dice a un ragazzo del pubblico. Ma il disaccordo è dietro l'angolo e i due passano svariati secondi a scegliere tra bim bum bam, morra cinese e sasso carta forbice (“Visto che ho ragione? juventini e interisti non andranno mai d'accordo!”). Alla fine, si chiude ufficialmente il “campionato” cattelaniano, con la vittoria schiacciante del sasso-Juve contro forbici-Inter. Fa allora il suo ingresso la prima ospite della serata, Alba Parietti, che per la prima volta dopo ben 32 anni di onorato servizio, non sarà seduta in prima fila a Sanremo. Per la Parietti l'aria che tira al festival quest'anno è decisamente preoccupante e la seconda fila è inaccettabile. Mentre Cattelan annuncia che secondo la loro intelligenza “artigianale”, i finalisti saranno Gazzelle, Fred De Palma e Angelina Mango, la Parietti viene fatta sedere (almeno da Cattelan) in prima fila. “Se a Sanremo non siedi accanto a un amministratore delegato, un presidente o un dirigente, non sei nessuno” dichiara, per poi confermare “La poltrona è un prolungamento della mia anima”. Si rifiuta di sedersi accanto a un ragazzo che di professione fa lo studente, poi prosegue con i retroscena su Sanremo: “Non deve mai esserci un posto vuoto a Sanremo, anche se devi andare in bagno. Non importa se hai i morsi della fame, non importa se hai qualche altro bisogno, la cosa importante è che vengano sempre riempiti i vuoti”.
Dopo una gara spietata tra le controfigure di Gazzelle, Fred De Palma e Angelina Mango, è il primo a trionfare, conquistando la versione fittizia di Sanremo 2024 negli studi di Cattelan. Via all'intervista vera e propria della Parietti, che inventa per la prima volta nella storia del festival la “posizione Sanremo”, presto inserita nei più aggiornati manuali di Kamasutra. “Io ho fatto Sanremo sotto varie vesti: conduttrice, giurata, opinionista, speaker radiofonica. Avrei sempre voluto farlo come cantante e avevo anche la canzone pronta, ma Baudo non me la fece cantare. E per fortuna, perché sarebbe stato un disastro”. Alba Parietti ammette di dovere la sua carriera a Pippo Baudo: “Il primo anno mi voleva fortemente, poi già il secondo anno aveva cambiato idea. Lui era un po' come l'Enrico VIII dei festival. Ai miei tempi non esisteva tutta questa attenzione verso le co-conduttrici, perché non esisteva il politicamente corretto come oggi”. Poi racconta la sua “avventura” (tutta mentale) dell'epoca con Padre George, molto vicino al Papa. "Avevo fatto pensieri impuri su di lui", dice la Parietti, e parte la campagna “Tutti in piedi a Sanremo per Alba”. Arriva il momento di Zanetti. Prima del suo ingresso, Cattelan chiede delucidazioni al pubblico sulle domande da fare al dirigente della sua squadra del cuore, ma poi gli tocca fingere di essere intelligente e va in ordine di priorità tra le sue curiosità e quelle di alcune signore del pubblico. Zanetti, innanzitutto, era già stato intervistato dal padrone di casa: infatti era stato proprio l'ex calciatore, a inaugurare la prima puntata di E poi c'è Cattelan, il programma trasmesso su Sky tra il 2014 e il 2020, poi diventato Stasera c'è Cattelan per via del passaggio in Rai. Zanetti fu ospite della prima puntata in assoluto e rivederlo con Cattelan, sortisce un effetto nostalgia non indifferente, se non fosse che qualcuno fa ovazioni tra il pubblico subito sembra di “stare come a San Siro”. Cattelan chiede a Zanetti se abbia mai pensato di cambiare squadra, ma il neo-dirigente risponde che per lui il lato economico viene sempre dopo il lato affettivo (ottima pubblicità per il suo libro Legame Mondiale). Approfondiamo la connessione calcistica tra Italia e Argentina e il racconto “commosso” di Zanetti su quella volta in cui gli fecero fare il cigno (ma voi ve lo immaginate il dirigente dell'Inter vestito da cigno?) a teatro, durante una vacanza con sua moglie.
Ultimo special guest della serata è Pino Insegno, gemellato a livello sportivo con Zanetti. Cattelan viene paragonato inizialmente alla moglie di Pino Insegno (un gran complimento per la sua dolce metà, non c'è che dire). Poi Insegno parla di alcuni dei suoi doppiaggi internazionali più importanti: “Mi ricordo quella volta con Ben Stiller, mi avvisarono che era uno che tendeva ad arrabbiarsi molto... Con me rimase letteralmente impassibile alla frase: Ehi, I'm your boy”. Spazio agli haters di Insegno (ma perché, esistono davvero degli haters del povero Pino?): “Sono quarant’anni che lavoro, ormai ci ho fatto il callo. Mi è solo dispiaciuto finire nel calderone mediatico per via di una scelta “politica” che ho fatto e di cui ho reso partecipe il mio pubblico”. Una figura, poi, che Cattelan lega a Insegno è quella di Maurizio Costanzo: “Avevo un legame incredibile con lui. Noi abbiamo lavorato insieme più volte”. Ma Cattelan butta tutto in caciara, parlando della nuova rubrica inaugurata la settimana scorsa: “Sushi-ettibile”, dove, sotto ogni pezzo di sushi, c'è un commento preso dal web e il personaggio in questione deve decidere se accettare il commento o meno, mangiando il pezzo di sushi o lasciandolo lì. La scommessa era che Insegno avrebbe mangiato tutto (o quasi) a prescindere. E l'abbiamo vinta.