Alessandro Cattelan, Francesco Panella e Vittorio De Rosa, inebriati da un calice di vino e dalla carne del grande Dario Cecchini, hanno concepito una nuova hamburgeria, battezzata Quintalino in pieno centro a Milano. Solo quattro panini (N.1, N.2, N.3. N.4, l’emozione non è nel nome, ma nel gusto), due toast, patatine fritte e cacio e pepe come accompagnamento. Dei tre soci Cattelan è il più noto; Panella è il conduttore di Little Big Italy ed è il ristoratore della Antica Pesa di Roma; De Rosa è un giovanissimo imprenditore del mondo enogastronomico, il suo mondo sono la Franciacorta, l’Albereta a Erbusco, l’Andana in Maremma proprietà di Terre Moretti. E proprio all’Albereta ha coinvolto uno dei migliori macellai e ristoratori del Bel Paese, Dario Cecchini dell’Antica Macelleria di Panzano, con un nuovo locale Il Quintale.
Quintalino è dunque una sorta di costola del ristorante lombardo che in tavola porta il meglio della carne toscana. Ma ci si chiede se sia proprio necessario un’altra hamburgeria a Milano. Se fate una ricerca su Google del tipo: “Hamburger Milano”, vi compaiono 8.670.000 risultati (mentre scrivo). Se cercate nella sezione notizie: 692. Insomma sembra che nel capoluogo lombardo tutti vadano pazzi per la carne, al netto di vegetariani e vegani. Ma chi scrive, occupandosi di enogastronomia, può avere al più un’intolleranza all’aglio e alle bevande analcoliche. Comunque, anche se Milano e il resto d’Italia siano invasi da locali specializzati in carne macinata, da non confondere con la tartare, Quintalino sembra fare la sua bella figura.
"Dal naso alla coda". Questo è il motto di Dario Cecchini, gran cavaliere dei macellai. Ma con una cura per la qualità della “materia prima” formidabile. Una cura che ritroviamo anche nel piccolo locale di Via Terraggio nel centro di Milano, accanto a piazza Cadorna. Ma non abbiamo la pazienza di fare la coda, pertanto torniamo a casa e ordiamo con il servizio dlivery. Venti, trenta minuti di attesa. Panino N.1 (burger di manzo 120 gr., cremoso al parmigiano 18 mesi, chitney al pomodoro e basilico; Panino N.3 (lo stesso burger di manzo, maionese al pepe verde, radicchio marinato al forno in aceto balsamico, timo e arancia. E poi ci sono le patate fritte e poi c’è il cacio e pepe.
L’hamburger insomma è ancora pop. Andy Warhol gli dedicò una performance nel 1981 (girata dal regista danese Jorgen Leth, ma con un panino più banale del bretzel bun dello storico panificio Follador, di cui al Quintalino vanno molto fieri. L’artista riprese se stesso in un video mentre mangiava il panino condito con il ketchup. Il filmato fu ripreso parzialmente nel 2019 in uno spot proiettato durante il SuperBowl. Guardare Warhol mentre mangia non è il massimo. Ma Cattelan può lasciare far venire l’acquolina in bocca con H Factor (la acca sta per Hamburger).