La terza puntata di Stasera c’è Cattelan inizia con l’annuncio da parte del presentatore del ritorno di Francesca Michielin, ultimamente ospite ovunque (dallo show di Virginia Raffaele ad Amici). Gli occhi di Cattelan brillano, le mani tremano: in buona sostanza è più emozionato lui di noi per il ritorno dell’ormai antichissima spalla di Fedez. Eppure per primo compare proprio lui, Giorgio Chiellini (ma abbiamo solo la sua versione in due dimensioni) in un maxi schermo. E Cattelan: “Quella finestra che c’è dietro di te affaccia sui campi da calcio, vero? Non ti viene voglia di sfondare il vetro e andare con loro a giocare?”. Dopo l’ammissione del presentatore che Torino è un po’ la Los Angeles Italiana (certo, perché non ci eravamo arrivati prima?), chiede a Chiellini com’è la vita lì: “Avete già scoperto tutto quello che c’era da scoprire? La walk of fame?” ride. Ma Chiellini si è già portato avanti ed è riuscito a fare con la famiglia il giro completo di Los Angeles in otto giorni. “Tra l’altro io ho anche una community italiana qui a Los Angeles. Il primo giorno ho conosciuto il viceconsole e lo chef che avevo nell’under 21, dopo quindici anni che non lo vedevo”. Dopo averlo letteralmente bombardato di domande con uno sfondo che somiglia più a un green screen che altro, Cattelan arriva all’esplosione del calcio arabo. “E tu ci avresti mai fatto un pensierino?” domanda. “Sinceramente sì. Evidentemente si sono svegliati tardi” risponde Chiellini. Via al paragone di Cattelan tra “Giò” e Fantozzi con la radiolina a collegarsi con le partite da Los Angeles all'Italia. Spazio al gioco “Chiello Manca”, termine coniato dal presentatore (e ti pareva), con tanto di sigla. “Ti manca il turbante in testa?”. E Chiellini replica: “Manca, manca”, alludendo allo scudetto vinto delle botte in testa. “Le interviste post-partita? La parte più difficile è trovare nuovi modi per dire le stesse cose?”. “Dopo venti anni sai già tutto a memoria” esclama il campione. Ricordiamo i famosissimi morsi di Suarez che a quanto pare sono la parte che manca di più a Chiello. Così come le sue esultanze alla King Kong, presto al cinema. Ma è l’imitazione delle urla fameliche di mister Allegri che chiude ufficialmente l’intervento del campione.
Arriva il momento dell’ingresso dell’attesissima Francesca Michielin, vestita come un’elegante big babol. Sale la scalinata di Sbanca Sanremo 2024 e può finalmente svelarci chi sarà il finalista del festival. L’onere tocca a Gazzelle, Fred De Palma e Angelina Mango (che già staranno facendo gli scongiuri dietro lo schermo). Va un po’ peggio a Mahamood, accusato di plagio e a La Sad, indagati (secondo le previsioni cattelaniane) per aver rotto caterve di vasi con i fiori (Blanchito, sei tu?). Poi tocca a Michielin raccontarsi di fronte a un rumore “molesto” (“Scusate, è l’intestino di Fred De Palma, chiuso in bagno a Sanremo?”). Racconta il suo ultimo singolo, il duetto che fece con Angelina Mango e Cattelan non perde l'occasione per regalarle "le chiacchiere" dedicate al singolo di lei Le solite chiacchiere. “A proposito, di quali chiacchiere sei piena?” domanda lui. “Del fatto che tutti confondano il mio cognome con quello dell’omino Michelin. Cavolo!”. Cattelan racconta che, quando ha conosciuto Francesca Michielin, lei aveva quest’abitudine di parlare il meno possibile prima di cantare (“No Ale, adesso non lo faccio più, quella era una mia fobia perché sono ipocondriaca”). E il momento clou dell’intervista arriva con Cattelan e la Michielin che, parlando del concerto di Taylor Swifth, si comportano come due adolescenti impazzite che strillano e agitano le mani in aria tutte esaltate (“Taylor Swifth sta alla musica internazionale come Maria De Filippi sta alla televisione italiana”). Verso il finale della trasmissione arriva Elisa True Crime, podcaster nel suo genere più ascoltata d’Italia, che racconta il suo nuovo programma Delitti invisibili. Cala una musica tetra e Cattelan domanda: “Secondo te perché siamo così attratti da queste tematiche? Siamo tutti fan di Chi l’ha visto, per esempio”. “Io ho la mia teoria. Nel senso che io ho questa grande curiosità di capire cosa scatta nelle persone, perché in molti casi chi commette un crimine è una persona all'apparenza normale, come noi. C’è proprio questa continua ricerca della risposta. Considera che il mio pubblico comunque è prevalentemente femminile e magari una donna, guardando queste storie, si sente più al sicuro. Empatizza. Conoscendo tutto il male che c'è, io posso proteggermi” risponde Elisa. Ecco che Cattelan butta tutto in caciara, come suo solito, parlando con lei di cosa ne pensa del suo lavoro “la famiglia TrueCrime” in stile “Peppa Pig” Tra l'altro scopriamo che, per chi volesse recuperare il primo video di Elisa True Crime come fosse un antico reperto, ormai quello non esiste più: era troppo “cringe” per i contenuti della “signora True Crime”. Poi Cattelan scomoda i complottisti ed Elisa dichiara: “Non fomento il complottismo. Quelli che mi lasciano commenti del genere li lascio lì”.