image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Techno patrimonio Unesco: perché è importante? È il riconoscimento a un rito collettivo: non solo di Berlino, anche italiano, tra dj, festival e...

  • di Dan Mc Sword Dan Mc Sword

17 marzo 2024

Techno patrimonio Unesco: perché è importante? È il riconoscimento a un rito collettivo: non solo di Berlino, anche italiano, tra dj, festival e...
La musica techno è diventata patrimonio dell'Unesco. Ok, e quindi? Perché è importante? Lo è perché il riconoscimento non è a qualcosa di materiale, ma a un rito collettivo, nato a Berlino e arrivato anche in Italia, dove il movimento dell'elettronica, pur non celebrato come in altri Paesi, è ancora vivo e lotta assieme a noi. Anche se da queste parti...

di Dan Mc Sword Dan Mc Sword

Che cosa è la techno? La miglior definizione è stata data da uno dei suoi padri fondatori, il dj e produtture statunitense Derrick May: “La techno sono George Clinton e i Kraftwerk chiusi insieme in ascensore”. La musica techno significa innovazione, rivoluzione, energia, emozioni. Da qualche giorno la techno – in particolare quella berlinese – è molto di più. Ora la techno berlinese è stata ufficialmente riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dall'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura; decisione presa in seguito alla candidatura avanzata qualche anno fa, principalmente dall'associazione no-profit Rave The Planet. Oltre alla techno, sono stati inclusi nel prestigioso elenco il sidro di mele Viez, l'alpinismo in Sassonia, il canto tradizionale di Finsterwalde, la corsa dei Perchten a Kirchseeon e il ricamo bianco di Schwalm.

https://mowmag.com/?nl=1

“Le nuove inclusioni non soltanto illustrano le nostre diversità e le vaste tematiche culturali presenti in Germania, ma stabiliscono il concetto che si oppone alla ridicola separazione tra cultura alta e cultura popolare – ha affermato il Ministro di Stato per la Cultura Claudia Benedikta Roth - Da più di 30 anni la techno è un riferimento importante anche per molte persone che vengono a Berlino da tutta Europa e dal mondo intero. La cultura techno berlinese rappresenta da molti anni valori come la diversità, il rispetto e l'apertura al mondo. Tutto ciò fa parte della ricchezza culturale del nostro paese”.

Berlino è una delle indiscusse capitali mondiali della musica elettronica, la culla della techno insieme a Detroit, uno ruolo acquisito da tempo grazie ad eventi come la Love Parade e club quali Berghain-Panorama Bar, Tresor e Watergate. La techno si estende dalla melodic alla hard con diverse fasce intermedie, la techno è inclusiva in quanto da anni vede protagoniste tantissime dj donne, come la tedesca Ellen Allien, le belghe Amelie Lens e Charlotte de Witte, la russa Nina Kraviz e tantissime altre, delle quali ci siamo già occupati in un precedente articolo. Un movimento di portata mondiale e che vanta un notevole seguito anche in Italia, grazie a una serie di dj che fanno da capofila e diversi locali la cui programmazione non può prescindere dalla techno. 

Tutto questo non significa che presto vedremo analoghi riconoscimenti anche in Italia, così come difficile in tempi brevi auspicare che i dj nostrani siano insigniti come succede in Francia con la Legion d’Onore. Mai disperare, in quanto il movimento techno in Italia è vivo e lotta insieme a noi più che mai, anche se le battaglie di retroguardia relative ai rave e la confusione che regna in materia non aiutano di certo. Perché anche in Italia arrivino pronunciamenti come quello berlinese sono necessarie due condizioni: innanzitutto deve decadere ogni pregiudizio relativo alle discoteche e alla musica che propongono da parte dei media e degli italiani; al contempo il settore dell’intrattenimento serale e notturno deve strutturarsi meglio, diventare più coeso e meno autoreferenziale. Vasto programma, avrebbe detto Charles De Gaulle.

techno
Techno berlinese? Patrimonio Unesco?

More

Il dj? È donna. Ecco le fab ten (e c’è anche un’italiana)

di Dan Mc Sword Dan Mc Sword

Le regine

Il dj? È donna. Ecco le fab ten (e c’è anche un’italiana)

Portato in braccio dall’auto al palco per non sporcarsi le Jordan. Ma si può? Sì, sei Dj Khaled

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Trasporto eccezionale

Portato in braccio dall’auto al palco per non sporcarsi le Jordan. Ma si può? Sì, sei Dj Khaled

DJ Vic racconta il Ranch di Valentino Rossi: “Una pista da flat, la sede dell’Academy o il posto dove si allenano i piloti? Non è solo questo…”

di Emanuele Fragasso Emanuele Fragasso

MotoGP

DJ Vic racconta il Ranch di Valentino Rossi: “Una pista da flat, la sede dell’Academy o il posto dove si allenano i piloti? Non è solo questo…”

Tag

  • Cultura
  • Dj
  • Musica

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

    di Gianmarco Aimi

    Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

di Dan Mc Sword Dan Mc Sword

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ok, ma com'è che “La casa dei figli di Mouse” è il tempio del trash napoletano, tra guai con la legge e fenomeni da baraccone?

di Maria Francesca Troisi

Ok, ma com'è che “La casa dei figli di Mouse” è il tempio del trash napoletano, tra guai con la legge e fenomeni da baraccone?
Next Next

Ok, ma com'è che “La casa dei figli di Mouse” è il tempio...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy