La strafavorita dalla vigilia Loredana Bertè non ha vinto il Sanremo dell'Eurospin, alias Una voce per San Marino - concorso giunto alla terza edizione - e quindi non volerà a Malmö, in Svezia per partecipare all'Eurovision e soprattutto per rompere le scatole al suo ex marito Björn Borg. È un buon motivo per invadere la Repubblica del Titano, al grido di Pazza. Che figura misera, farle subire una farsa simile senza neanche il gusto della vittoria (è arrivata seconda, malgrado la standing ovation), che va agli spagnoli Megara (chi?). Chi l'ha visto, sa. Il festivalino, condotto da Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto (con gaffe a raffica e battute infelici), e in platea Al Bano e Cipollino (Massimo Boldi), nei panni di onnipresenti Alba Parietti, è qualcosa a metà strada tra recita dell'oratorio e tv locale anni '90. Un girone degli ultimi, presumibilmente quota Inferno, un playout non per poter restare in serie A, ma per poter passare direttamente dalla serie dilettanti alla Champions League.
Un'idea folle, un esperimento sociale sulla pelle degli spettatori, che guardano come ipnotizzati solo per vedere fino a che punto si spingerà il dilettantismo della sagra di paese messa in piedi. Come in un Sanremo dei nostri peggiori incubi, quello in cui Amadeus non rinnova, ma neanche la Clerici firma e neanche Cattelan, e neanche la Carlucci, e neanche Scotti. Sigh: presenta Bugo. Non è uno scherzo: la scenografia sballata, i siparietti vecchi, i fonici ubriachi, le inquadrature sgranate, i pipponi avanzati da Sanremo (del Piccolo Coro dell'Antoniano), la scaletta che va in tilt, i discorsi fiume delle autorità, e Senhit (anche ex presentatrice) e Valentina Monetta (cantante sammarinese) che si collegano da chissà dove (forse dal bagno dell'aeroporto di Orio al Serio?). Lontano, più lontano possibile dalla baracconata in onda.
Sul palco si susseguono i cantanti - concorrenti (17), chiamiamoli così, non tutti all'altezza della Bertè, anzi: alcuni ripudiati da Sanremo, qui Big da trattare con i guanti. Come i Jalisse, doveva essere il loro momento, e invece... cantano (anche se bene) una canzone anni '80 (e poi sostenuti non si presentano a ritirare il premio Miglior Look). Ancora Marcella Bella, che si è auto-sabotata non cantando Tacchi a spillo. O Pago (qualcuno ricorderà la sua Parlo di te) un po' Biagio Antonacci e un po' Gianni Sperti (da ubriaco), gli ex Amici La Rua, Wlady con Corona e poi emeriti sconosciuti, come gli stessi Megara (appunto). C'è poi il superospite Riccardo Cocciante (avrà firmato la liberatoria?) tenuto in ostaggio in due riprese di oltre mezz'ora, Filippino Graziani (per sfruttare l'onda del parente dell'estinto geniale), gli interventi comici dei Pio e Amedeo sammarinesi, che scongelano inspiegabilmente una platea di addormentati. La fine all'una passata, con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia. Non è dato sapere quanti l'hanno visto su San Marino RTV, di sicuro su X (ex Twitter) è andato forte: ci s’immagina, solo per percularli. In attesa dell'imperdibile appuntamento di domani con Viva Rai2, quando Fiorello commenterà l'avventura tragicomica di Biggio (chissà se avrà ancora un lavoro, domani...).