Anche sto Natale se lo semo levati dal cazzo. Ma, a renderlo più sopportabile stavolta ci ha pensato Zerocalcare. Il fumettista romano, infatti, ci ha tenuto compagnia durante queste feste natalizie con un’edizione speciale de “Il Mondo”, il podcast di Internazionale. Appuntamento fisso tutte le mattine per cinque giorni dal 23 al 27 dicembre. Perché, ammettiamolo, iniziare queste giornate con la visione del Natale di Michele Rech ci ha fatto sempre prendere bene. Soprattutto con la consapevolezza che di lì a poche ore avremmo avuto ad attenderci i soliti parenti che, in quel delle feste, diventano matematicamente più invadenti e di difficile sopportazione. Con le solite domande, poste a cadenza regolare tutti gli anni. E il lavoro? E il fidanzato? In questo Zerocalcare ci ha fatto capire che non siamo soli. Stessa identica cosa che avviene per la disperata corsa dietro i regali last minute, perché siamo tutti umani, e molti di noi si riducono sempre all’ultimo secondo. Chi scrive fa parte di questa categoria. E poi i pranzi, le cene, i pranzi e le cene. E così all’infinito. Questo, ovviamente, non succede nel freddo e nebbioso nord. Noi, da Roma giù, una volta seduti a tavola il 24 a sera sappiamo già che ci rialzeremo direttamente il 26. Sazi fino all'inverosimile. Come anche Zerocalcare non ha mancato di sottolineare: “In 41 anni so un po' le promesse che ho fatto e che non ho saputo mantenere. Questa quella che ho infranto più di tutte, ‘non voglio mangiare mai più’. E invece rimangio ancora una volta, mi alzo distrutto vado in cucina mi stucco subito due bustine di Gaviscon che mi servono proprio per andare avanti per cominciare la giornata. Ma allora, se stai così, perché continui a magnà, se potrebbe chiede qualcuno. Non puoi star tranquillo e farti un’insalata? No, che non posso, perché c'è anche il giorno degli avanzi. Degli avanzi in tutti i sensi, cioè di quello che avanza del cibo degli ultimi due giorni, che comunque copre più o meno tutto il fabbisogno mio calorico fino a marzo”. E come dargli torto.
Sospettavamo che Zerocalcare nel suo podcast non si sarebbe limitato alle sole tradizioni e ai drammi familiari in versione Natale. Come mai? Perché nei lavori di Michele Rech trovano sempre spazio le tematiche sociali che più sono vicine alla sua ideologia. Come ciò che sta accadendo in Siria: “Per chiarire un attimo la situazione, perché non è detto che tutti ce l'hanno chiarissima. In Siria ci stanno due blocchi che hanno rovesciato Assad, che sono quelli che hanno costituito il nuovo governo cosiddetto della salvezza, che è vero che vengono da formazioni jihadiste, però a parole dicevano che avrebbero fatto un governo plurale, con tutte le minoranze, le forze politiche, quello che serviva all'Occidente per rassicurarsi. E poi c'è l'esercito nazionale siriano, che invece sono tutti banditi finanziati dalla Turchia, che invece hanno puntato subito contro i territori dell'amministrazione autonoma. L'esercito nazionale siriano nella sua avanzata sta facendo schifo con stupri di donne, di bambini e crimini di guerra vari. Intanto la fazione che sta al governo fa finta di niente, e quando apre le bocche è soltanto per dire che nella nuova Siria i curdi vanno bene solo se fanno pippa, rinunciano a qualsiasi autonomia, consegnano le armi e smettono di rompere cazzo con la libertà delle donne. Oggettivamente è un dramma, dopodiché come si fa a parlare di questa roba con chi tratta tutto come se fosse una partita a risico? A me sto discorso mi agita molto”. Oltre al Natale ci siamo tolti dal cazzo anche quella che Zerocalcare considera la domanda delle domande: MA A CAPODANNO CHE FAI? Ci si pensa l’hanno prossimo, in caso s’andremo a pija un gelato…