Giulia De Lellis è recentemente finita al centro della polemica a causa del vestito indossato al matrimonio di Cecilia Rodriguez e Ignacio Moser, a detta di tutti, poco adatto ad un evento del genere. Ma come dice Nicola Santini, esperto di etichetta e costume e direttore di Vero, Ci vuole sempre un minimo di cultura, ed essendo la De Lellis sempre stata fiera del fatto di non possederne, è rimasta coerente con sé stessa. Ecco il parere fashion di Nicola su quel discusso look e sulle generali regole di etichetta ai matrimoni, utili a evitare gaffe e incidenti trash. E sul matrimonio di Diletta Leotta aggiunge: “Un matrimonio tra belli, ma…”
Eccoci qua, Nicola. È scoppiato il caso sull’abito di Giulia De Lellis. Secondo te era davvero così brutto?
No, non era brutto, ma sicuramente inadeguato.
Siamo d’accordo su questo punto. Quali sono, secondo te, le cose che non si dovrebbero mai indossare?
Ci sono abiti che non sono necessariamente brutti ma non sono adatti alla situazione. C’è un codice per tutto e ci vuole un minimo di cultura, cosa di cui la De Lellis è sempre stata fiera di essere priva. Questa volta è stata coerente con sé stessa.
La prima a parlare di questo abito è stata Grazia Sambruna di MOW. La De Lellis l’ha poi contattata in privato, molto offesa, dicendole che avrebbe dovuto supportare le donne invece di criticarle.
Si possono supportare le donne senza supportare la lesa maestà. Questo vizietto di poter fare qualsiasi cosa in virtù di una solidarietà femminile virtuale non dovrebbe offuscare l’obiettività. Se un abito è sbagliato, non vuol dire che una donna sia sbagliata. Le critiche possono essere costruttive.
Parlando in generale di matrimoni, quali sono le regole di etichetta che bisogna ricordarsi di rispettare?
Innanzitutto, evitare di prendersi troppo la scena se non si è la sposa o lo sposo. Qualsiasi cosa troppo vistosa o eccentrica è una mancanza di contegno, che una volta era un’unità di misura dell’eleganza. Bisogna lasciare la scena ai protagonisti del giorno.
Ci dovrebbero essere delle regole nell’organizzazione di un matrimonio?
Ci sono sempre delle regole nell’organizzazione di qualsiasi evento. Dove non arriva il buon senso, ci si serve delle regole. Io confido nel buon senso, ma quando questo manca, le regole diventano necessarie.
La De Lellis si è vestita in modo inadeguato a un matrimonio che potremmo definire trash? Oppure era lei fuori luogo?
A me ha stupito l’eleganza e la buona organizzazione del matrimonio. Belen Rodríguez, per esempio, è stata al suo posto, vestita come le altre damigelle e ha lasciato la scena alla sorella. Non c’erano eccessi di nudità. Un matrimonio in una residenza toscana richiede eleganza. Essere fuori luogo è un errore e questo non è un giudizio assoluto sulla persona.
Questa cosa dei matrimoni ad agosto, non è un po’ un crimine contro l’umanità?
Dipende. Si cerca di andare a botta sicura con il meteo. Un matrimonio all’aperto in estate può essere molto bello, se organizzato bene. Tuttavia, bisogna fare attenzione agli orari, ai luoghi freschi e al comfort degli ospiti. Se ho un matrimonio con tanti anziani, eviterei Ferragosto. Con tanti giovani, invece, mi assicuro che ci siano spazi adeguati e divertimento.
Chiaro. Un’ultima domanda: il matrimonio di Belen Rodríguez è stato subito dopo quello di un’altra grande celebrity, Diletta Leotta. Che voto diamo al suo matrimonio?
Devo dirti che non seguo la Leotta. Per quello che ho potuto vedere è stato un matrimonio tra belli, ma con poca originalità.