Dall’abbigliamento sportivo a quello di lusso, Jorge Lorenzo ha poche vie di mezzo. Da mesi, ormai, lo vediamo trascorrere la gran parte della sua vita in vacanza, in alcuni dei posti più sfarzosi e tamarri del mondo, vestito come solo un tamarro vacanziero sa fare. Jorge Lorenzo si veste male e come tutte le persone che si vestono male, non ne è minimamente consapevole. Al contrario, l’influencer maiorchino è particolarmente convinto delle proprie scelte, in fatto di moda, e nelle poche occasioni in cui decide di togliersi la t-shirt con il logo verde fluo della Monster, lo fa solo per osare con brand ancor meno sobri (o per sfoggiare il suo petto nudo nella piscina di qualche hotel a cinque stelle).
Durante un’intervista di qualche anno fa l’ex pilota ha definito il suo stile “rock e un po’ ribelle”, ma noi ci continuiamo a chiedere se il suo si possa definire davvero uno stile. Perché “rock e un po’ ribelle”, nel 2020, funziona solo se sei il leader dei Mötley Crüe e hai più di 60 anni, non se ne hai 33 e vesti Philipp Plein. È proprio il brand tedesco, il sovrano dei party delle fashion week milanesi, infatti, a rappresentare la prima scelta di Lorenzo quando si tratta di darsi un tono. L’abbiamo visto indossare di tutto con il marchio della doppia P: dalle centomila sneakers dai colori sgargianti, ai piumini riflettenti in Montenapoleone, passando per il bomber paillettato e la famosa giacca di pelle con la toppa dell’orsetto gigante sulla schiena - che il brand tedesco gli ha regalato qualche mese fa e che Jorge non ha mancato di pubblicare su Instagram. È noto a tutti che Philipp Plein non sia certo sinonimo di classe e raffinatezza, ma Jorge questo non lo sa e continua imperterrito ad assembrare totalmente a caso qualsiasi pezzo del brand gli capiti sotto tiro, costruendo tassello dopo tassello un guardaroba degno (per l’appunto) di un tedesco sul lago di Garda.
Secondi a Plein potevano esserci solamente Dsquared2 e Diesel, per un tripudio di eleganza e sobrietà senza eguali. Nemmeno a Natale Jorge è riuscito a salvarsi e sotto la giacca doppiopetto di DSquared2 (colpo di scena) ha indossato una maglietta bianca con scollo a V di dubbio gusto: palesemente la buona vecchia maglia della salute. E come dimenticare i due post in cui indossa senza remore i pantaloni più tamarri che Gucci abbia mai fatto, appoggiato con noncuranza a una Lamborghini rossa, ovviamente a Dubai, ovviamente abbinati a una t-shirt nera del suo brand, 11 Degrees? Dell’intero outfit era proprio la sua maglietta a non essere poi così male. Quanto basta, evidentemente, per decidere di sostituirla, nel post successivo, con una t-shirt marchiata Monster: un pugno nell’occhio avrebbe fatto meno male. Insomma, è mai possibile che non ci sia proprio nessuno, nel gruppo vacanze emirati, in grado di dargli qualche consiglio prima di uscire?