Appena conclusa, la Settimana della Moda Uomo non ha fatto molto rumore: scarna, piccola e tutto sommato in sordina. Eppure, qualche momento ha catturato l’attenzione e, per fortuna, fatto il giro del web. Tra questi, uno destinato a restare nella storia (e non scherzo): un matrimonio celebrato direttamente in passerella. A regalarci questa sorpresa sono stati Jordan Bowen e Luca Marchetto, fondatori e designer del brand JordanLuca, che hanno trasformato il loro show intitolato The Wedding in una vera cerimonia nuziale. L’invito, per nulla casuale, era un pacchetto di fazzoletti: servivano davvero. Furbi. Al termine della sfilata, i due stilisti hanno pronunciato le loro promesse, tra lacrime di commozione, applausi scroscianti e una torta a più piani. È la prima volta che un evento del genere avviene durante una Settimana della Moda. Un colpo di genio, o di marketing? Forse entrambi. Le star, come sempre, non sono mancate. Ghali era tra i presenti al romantico show di JordanLuca, mentre Marco Mengoni e Levante hanno scelto Magliano. Da Dolce&Gabbana, invece, l’attore James McAvoy ha rubato la scena, affiancato da Lucien Laviscount e Achille Lauro. Non da meno Prada, che ha radunato celebrità come Mahmood, Harris Dickinson, Sebastian Stan e Joseph Quinn. Un debutto degno di nota si è avuto allo show di Pdf Channel, progetto di Nicola Formichetti, dove sono apparsi Tony Effe e Giulia De Lellis, la nuova “power couple” che sembra aver preso il posto dei Ferragnez. Lei, almeno, si impegna con reel e contenuti originali, anziché limitarsi a postare foto ispirazionali.
E sulle passerelle? Se la sono dominata in tre. Eccovi un resoconto di quello che ho visto di interessante durante la fashion week più dimessa di sempre:
Dolce & Gabbana
La collezione autunno-inverno 2025/26 di Dolce&Gabbana apre su una passerella che imita un red carpet, tra flash di paparazzi e modelli (diversi dal solito) in maxi giubbotti di jeans foderati in pelliccia. Cappotti furry, giacconi oversize e jumper voluminosi dominano la scena, insieme ai pantaloni cargo dalle silhouette importanti. Ma il vero “colpo di scena” arriva con blazer paillettati, T-shirt stilose, canotte eleganti e completi di velluto marrone. Gli smoking, rivisitati con spille-gioiello, e le camicie arricchite da dettagli scintillanti aggiungono un tocco di classe. Tutto bellissimo, ma si teme già cosa ne faranno i “maranza” d’Italia. Meglio non pensarci.
Giorgio Armani
Quando si parla di moda uomo, Giorgio Armani è un’istituzione, un punto fisso, una solida certezza. Per l’autunno-inverno 2025, Emporio Armani punta su texture ricche e superfici luminose. Animalier, velluto a tre pezzi, maglieria in lurex e pantaloni in velluto a coste definiscono una collezione che mescola classicità e innovazione. I capispalla, ( quest’anno irresistibili) tra trench in pelle oversize e pellicce sintetiche, sono veri capolavori, mentre le sciarpe di seta annodate come cravatte riportano un’eleganza che, francamente, ci (mi) mancava.
Prada
Raf Simons e Miuccia Prada propongono una moda che gioca con simboli e significati. Se la osano mica male. Ancore, quadrifogli, palloni da basket e spille floreali diventano porta fortuna personali. Il layering si fa arrogante: giacche indossate a pelle, (bello ma per pochi) piumini doppi, texani colorati e stampe check creano un’estetica tanto eclettica quanto (più o meno) pratica. Libertà è la parola d’ordine, evidente anche negli accostamenti audaci di materiali: seta e pelle incontrano lana ruvida e cotone leggiadro. Che brio. Insomma è saltato fuori un cowboy moderno, di cui alla fine c’è sempre bisogno .
Con queste collezioni, la Milano Fashion Week Uomo ci ha mostrato (come direbbero i veri fashion addicted) “un mix di sartorialità, audacia e storytelling”; mi verrebbe da dire: come sempre, ma facendo meno rumore del solito.