Se negli anni Novanta non avevi un paio di scooby-doo, eri praticamente fuori dal gruppo. Non c'era inclusione o parità di genere che teneva, eri fuori e basta. Per chi non lo sapesse, i “scooby-doo” erano quei braccialetti intrecciati fatti di filo di corda o plastificato, spesso prodotti da noi stessi nelle ore di noia, in spiaggia o nel campeggio estivo. Braccialetti che spiccavano sui polsi scoperti, sugli zanetti Invicta o tra i portachiavi di Ciao e Si. Ma, sorpresa della sorpresa, nel 2024, questi colorati intrecci stanno vivendo una seconda vita e a prezzi da capogiro. Ecco ora il mistero da risolvere, perché gli scooby-doo sono tornati di moda e, soprattutto, perché oggi costano più di una felpa vintage di alcuni noti brand? Prima di tutto, partiamo da un punto fisso: gli anni Novanta non sono mai stati così cool. La nostralgia è tanta, dai crop-top ai pantaloni a vita alta, è come se qualcuno avesse azionato una macchina del tempo e ci avesse catapultato direttamente nel decennio in cui il “grunge” dominava le radio e la musica si ascoltava sui walkman. E cosa si fa quando tutto di quel periodo diventa cool? Si cerca di riscoprire qualsiasi oggetto di quella decade, inclusi gli scooby-doo, per vivere o meglio rivivere, quella dolce nostalgia. Inoltre, in tempi in cui gli oggetti fatti a mano e personalizzati sono diventati un nuovo status symbol, uno scooby-doo fatto con attenzione artigianale non è solo un braccialetto, è un pezzo unico di distinzione sociale. La gente è pronta a pagare prezzi assurdi per questo piccolo cimelio del passato, soprattutto se intrecciato da qualche artigiano o per qualche marchio di tendenza. Insomma, non è più solo questione di nostalgia, ma di quanto esclusivo e fatto a mano è il tuo scooby-doo. Di questo se ne è accorta una delle maison più in voga della moda che lo ha proposto a prezzi da capogiro rispetto al valore intrinseco. E qui entriamo nel cuore del mistero. Oggi, qualsiasi cosa etichettata come "fatto a mano" acquista magicamente un valore aggiunto. Perché pagare 2 euro, pari alle 4 mila lire di una volta, per un braccialetto fatto da te come nei gloriosi anni Novanta, quando puoi sborsare oltre 380 euro per uno firmato di Miu Miu (in pelle)? È tutto marketing! Gli scooby-doo non sono solo tornati di moda, ma sono anche stati re-brandizzati come oggetti di culto moderni, pronti a essere venduti a chiunque voglia vivere una versione idealizzata e instagrammabile della propria infanzia.
È la vecchia legge del mercato che prevede di prendere qualcosa di comune, aggiungere un pizzico di nostalgia, e boom, se sei un marchio noto hai creato un oggetto da collezione. Non ci credi? Dai un’occhiata online, gli scooby-doo non sono più quei colorati braccialetti che facevi a scuola, ma vere e proprie opere artigianali. Alcuni vengono venduti in edizioni limitate o con materiali ricercati e le cifre possono sorprendere. Ma che lusso può avere un filo plastificato o in corda? Dietro la rinascita degli scooby-doo c'è anche una profonda ironia culturale, viviamo in un'epoca iper-tecnologica, dove tutto è smart, digitale e connesso. In cui però, paradossalmente, c'è un crescente bisogno di ritorno alla semplicità. E cosa c'è di più semplice di intrecciare dei fili per farne un braccialetto? Solo che, ovviamente, anche questa semplicità deve essere complicata, reinterpretata e, naturalmente, monetizzata. Siamo lontani dagli anni in cui fare uno scooby-doo si regalavano per pochi spicci, ora sta diventando un statement di moda, un pezzo di artigianato, una dichiarazione di identità. Ma vale davvero la pena spendere cifre assurde per uno scooby-doo? Dipende. Se sei un nostalgico che vuole rivivere il passato con un tocco di modernità o esclusività, probabilmente sì. Se sei uno che si diverte a vedere come il mercato riesca a rendere esclusivo l'intrattenimento da strada, sicuramente apprezzerai il fenomeno con un sorriso ironico. Ma alla fine, chi può dire cosa valga davvero la pena, quando si tratta di stile e ricordi d'infanzia? Quindi, alla fine della storia, gli scooby-doo tornano non perché ne avevamo davvero bisogno, ma perché il mercato ha deciso che è arrivato il loro turno di essere esposti di nuovo. La vera domanda ora è quanto sei disposto a pagare per un pezzo di corda intrecciato?