Sisters è il nuovo libro di Paola e Chiara, in cui si racconta la storia di due sorelle, caratterizzata da sogni, successi ma anche liti. A scoprirle per primo è stato Claudio Cecchetto, che le ha presentate a Max Pezzali e Mauro Repetto, che le hanno scelte come coriste negli 883: “È stato Max a darci l'idea di provarci, continuava a dirci che eravamo brave e così ci siamo lanciate. La cosa che fa ridere è come gli abbiamo comunicato che non avremo partecipato alla tournee degli 883. Gli abbiamo spedito un fax, perché a quei tempi si faceva così, noi non avevamo neanche il numero di Pezzali. Qualche riga per dirgli che avevamo deciso di intraprendere una carriera da sole e per ringraziarlo della fiducia che ci aveva dato e poi alla fine Chiara ha corredato il tutto con uno schizzo di noi due con la chitarra in mano”. Ma Max non l’ha presa bene, perché, come fanno sapere le due sorelle al Messaggero “non ha mai risposto, anche oggi non abbiamo mai parlato di quella cosa”. Una strada la loro, che più di dieci anni fa ha subito il momento di rottura: nel 2013 decidono di separarsi: “Avevamo bisogno della nostra individualità. Ormai eravamo considerate come una cosa sola, basti pensare che anche gli organizzatori dei concerti ci mettevano addirittura in camera insieme. Nessuno ci vedeva come individue singoli. Diciassette anni in cui noi facevamo tutto insieme, troppo. Sarebbe stato troppo per chiunque. Ci siamo dovute reinventare, ed è stato quello il momento di crescita più importante per noi. Adesso siamo felici ed entusiaste dei successi che ognuna di noi ha singolarmente".
Ma, proseguono, "quella pausa ci ha fatto bene per diventare due donne ognuna con la propria individualità sia da un punto di vista umano che artistico”. Non hanno però escluso un ritorno di loro due insieme nel mondo della musica: “Potrebbe accadere, magari ce lo hanno già proposto. Ma non possiamo aggiungere altro”. E, sempre a proposito del rapporto tra Max Pezzali e Cecchetto, è intervenuto sulla lite tra i due proprio Mauro Repetto, l’altra metà degli 883: “Spero che un giorno facciano pace. Prima di diventare tre vecchi in carrozzina mi piacerebbe bere ancora una volta una Tennent’s rossa tutti insieme”. Ma lui con Max ha mai litigato sul serio? “Tra noi non si è rotto niente, la nostra amicizia rimane ancora forte, ma a un certo punto è arrivata questa chitarra con una nota distorta. La spiegazione che mi sono dato è che il duo, la coppia, è il vettore che va più veloce da un punto “A” a un punto “B”, però consuma tanto carburante così velocemente che senza accorgetene rimani in panne. Rimani per strada, scendi dalla macchina e a quel punto ognuno prende una direzione diversa. Con Max non ho mai discusso una volta in mia vita di soldi, parlavamo solo di sogni e desideri. Tra di noi il denaro non è mai stato argomento di confronto: sono partito per un’altra giostra, chissenefrega di quello che ho lasciato”. Che possa essere proprio lui l'anello di congiunzione tra Caudio e Max?