Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore di Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che stanno facendo discutere e che, con ogni probabilità, infiammeranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Come sempre, si parte con il motto che ha reso celebre questa rubrica: "Il gossip è la prima forma di democrazia". Fedeli a questa filosofia, siamo lieti di ospitare ancora una volta Roberto Alessi, tra i giornalisti più informati d’Italia, per fare il punto su chi sale e chi scende nel mondo dello spettacolo. Questa settimana si parla della conduzione di Pomeriggio Cinque (niente più Myrta Merlino?), l’affettuoso ricordo di Papa Francesco e quella volta in cui ricevette i ragazzi di PizzAut, Katia Follesa ricorda la sua infanzia, Stefano De Martino si prende cura della piccola Luna, Valeria Marini si innamora di una bambola e… con "Torna a casa Alessi" il mondo dello spettacolo non ha segreti

UP
A una settimana dalla morte del Papa, il ricordo speciale
A distanza di quasi una settimana dalla morte del Papa, mi piace ricordare il nostro Francesco, quello che andava a cambiarsi gli occhiali da solo accompagnato da un amico che faceva l’autore in Rai e ha pagato il conto come ha fatto alla residenza Santa Marta alla fine del conclave, ed era già Papa, attraverso una foto, di quella volta in cui a Roma ricevette i ragazzi di PizzAut, la pizzeria di Cassina de Pecchi, Milano. Si tratta della prima pizzeria in Italia, ideata da Nico Acampora, gestita da ragazzi autistici. Un laboratorio di inclusione sociale e contemporaneamente un modello che offre lavoro, formazione e dignità alle persone autistiche. Era la prima volta che accadeva che un pontefice si aprisse a questo problema. Ma non era la prima volta che Papa Francesco, fin dai tempi in cui era un semplice prete, ma anche dopo quando divenne vescovo e andava in giro in metropolitana per Buenos Aires, si apriva ai più fragili. Farlo ha un conto e un costo enorme, ma va pagato: per aprire a loro dobbiamo rinunciare ai nostri privilegi, alle nostre fortune, essere nati in Italia, lontani dalle guerre, ma mai troppo lontani, senza gravi carestie. Aprirsi vuol dire rinunciare. Francesco ci ha indicato la via, è un insegnamento che vorrei fare mio da subito e che ho imparato da una persona che ora non c’è più, il mio art director Michele Migliarini, morto due settimane fa per un incidente di cui non aveva colpa. “Papà amava perché è la cosa giusta”, ci ha scritto il figlio Davide Migliarini. Sì, dobbiamo amare, è un insegnamento, ripeto, che vorrei fare mio da subito, non sarà facile, ma ci devo provare, ci dobbiamo provare, altrimenti persone come Bergoglio, come Michele, non sono state apprezzate come avrebbe dovuto.
UP
Pierce Brosnam. L’amore, se è tale, vede il bello sempre
Ho visto da poco la foto di Pierce Brosnam con la moglie Keely Shaye Smith, giornalista americana. Proprio recentemente l’attore, che è diventato famoso come grande 007, le aveva scritto in occasione di un compleanno: “Buon compleanno, tesoro mio, ti amo dolcemente, quanti anni di amore, vita, lavoro e gioco insieme. Andiamo avanti così”. In un’intervista a People aveva dichiarato di aver trovato una grande donna. Se avessi cercato un milione di volte, non avrei mai trovato nessun’altra così. I soliti sfigati, che di fronte a una tastiera non sanno trattenere le loro prime impressioni perché il loro agire è dettato solo dalla superficialità di chi non guarda mai la sostanza, hanno scritto: “Ma è grassa, come fa a stare con una donna così che si è lasciata andare?”. Brosnam è un uomo di spessore, avrebbe potuto ignorare certi commenti dettati da piccole persone senza cultura umana, e non parlo di libri, ma di sapere della vita vera. Ma il divo ha risposto: “Negli anni in tanti hanno proposto anche un intervento per dimagrire, ma io amo fortemente ogni curva del suo corpo. Ai miei occhi è la donna più bella, anche perché ha avuto i nostri figli. Se una persona è decisa di perdere peso per la propria salute è una sua prerogativa, ma non dovrebbe mai essere una decisione imposta. Mi sono innamorato di lei per la sua personalità, per il suo carattere, non solo per la sua bellezza”. Penso che sia una fortuna non essermi mai trovato dalla parte di chi giudica una persona, un uomo o una donna, in base alla sua forma fisica. E provo compassione per chi lo fa. Perché chi giudica in questo modo, anche se esternamente bellissimo, dentro rimarrà sempre, per dirla alla napoletana, una chiavica.
DOWN
Katia Follesa, sentirsi trascurati da piccoli è una ferita che rimane
Katia Follesa mi diverte, quando la vedo mi fermo e ascolto quello che dice, le sue battute, il suo modo di essere. Eppure personalmente non mi sembra simpatica, non so perché, ma avverto come un certo snobismo in certi suoi atteggiamenti, spero solo di sbagliarmi. Però mi ha colpito molto un’intervista che credo abbia rilasciato recentemente a Repubblica in cui racconta dei suoi inizi, quando faceva l’impiegata in una finanziaria ed era infelice. Poi quel lavoro è andato a ramengo, una fortuna. Seguiva una scuola di teatro e voleva fare l’attrice impegnata. Poi ha capito se stessa, i suoi limiti, il suo senso di inadeguatezza e ha fatto leva su quelli che fino a ieri sembravano suoi difetti per trovare una vena comica che si è rivelata più che vincente su tutti (anche su di me). Racconta che da ragazza, anzi, addirittura da bambina si sentiva invisibile, cercava l’affetto ma i suoi, stravolti dal lavoro (lavoravano nei ristoranti) non erano in grado di esprimerglielo, anche se sicuramente l’amavano. Pare che abbia fatto terapia per vent’anni, quando un giorno ha capito che sui suoi difetti poteva nascere la sua vena comica e oggi va oltre la bellezza che non ha. E qui Katia si sbaglia: lei è bellissima, anche coi suoi fianchi magari troppo rotondi, anche con le sue gambe magari troppo tornite, io la trovo bellissima, perché è bella la vitalità che trasmette, anche se si avverte, a mio parere, ancora quel suo male di vivere (e Dio solo sa come la capisco). Spero che le passi. Oggi si è separata dal padre di sua figlia, che ormai è un’adolescente, parlo del comico Angelo Pisani, anche lui bravissimo e mi piace vedere il loro rapporto: l’amore è finito, ma si vogliono bene, soprattutto li unisce il bene per la loro bambina, che ormai è una giovane donna e cerca l’amore. Spero che lo trovino tutti e tre al più presto.
DOWN
Stefano De Martino meraviglioso: si prende cura di Luna in un momento di difficoltà di Belen
Stefano De Martino non mi ha mai incantato, però quando l’ho incontrato ho sempre trovato un ragazzo cordiale, gentile, rispettoso del prossimo. E quando lo vedo in tv lo trovo strepitoso proprio per quella considerazione che ha verso le persone. In più è bello, simpatico, ben vestito, e trasmette con i suoi colleghi un senso di amicizia che mi sembra più che autentico. E qui entriamo nel privato: al di là della sua situazione sentimentale che tiene più che segreta, al di là del passato con l’ex Belen Rodriguez, so che recentemente si è preso cura in un paio di occasioni della figlia che Belen ha avuto da Antonino Spinalbese, Luna Marì. Non presente il padre in quel momento, e in un momento di difficoltà per l’ex, Stefano ha preso con sé la bambina Luna Marì insieme al suo Santiago, il bambino avuto dalla conduttrice, che ormai mi sembra, anche se ha solo 12 anni, quasi un giovanotto, cresciuto benissimo, bello come i genitori. La generosità di un uomo si vede proprio nei momenti più delicati. De Martino è sicuramente un uomo che sa usare il cuore. Come ho detto, non mi ha mai incantato, ma la generosità nel cuore su di me ha sempre un effetto abbagliante.

DOWN
Valeria Marini, il web crea un’illusione e una delusione
Valeria Marini in qualche modo mi ricorda Rossella Hoara, forse a volte un po’ troppo egoista, ma è buona come il pane, così legata alla vita e al piacere della vita che quasi mi commuove, come se fossi un Rhett Butler di Via col vento, tranne che io con lei non riesco mai a dire: “Francamente me ne infischio”. E così capita che Valeria abbia visto sul sito novella2000.it la ricostruzione fotografica, realizzata attraverso l’intelligenza artificiale, di una bambola, una specie di Barbie ispirata a lei. E quindi mi ha chiesto di averla assolutamente, ma non sono riuscito a farle capire che è un’immagine solo virtuale. “È bellissima, io la voglio, è stellare”, mi dice. Per lei prima c’è stata l’illusione, poi la disillusione, non completamente accettata. Valeria, ho già chiamato un produttore di bambole, magari ce la faccio e te la faccio avere. Ma ricordati che la vera bambola stellare sei solo tu.
DOWN
Andrea Ruggero. Dopo il trapianto c’è chi lo preferiva prima
Continua la storia d’amore tra Anna Falchi e il suo fidanzato Andrea Crippa, il vice di Matteo Salvini, bello e simpatico, che è di 14 anni più giovane. Ho avuto modo di conoscerlo, ma solo al telefono ed è un ragazzo molto, molto simpatico e mi sembra anche piuttosto per bene. Nel frattempo, anche Andrea Ruggeri, l’ex di Anna Falchi, che lei ha piantato dopo ben dieci anni di relazione e un anno di convivenza, come opinionista sta andando alla grande su tutte le reti. Andrea ha sempre detestato il suo aspetto fisico: avendo perso i capelli, si vedeva un po’ come lo zio Fester della famiglia Addams. Io gli ho sempre detto che era proprio pazzo, è sempre stato un bell’uomo. Così a un certo punto, tempo fa ha deciso di fare un trapianto di capelli e mi aveva raccontato pure la palla che aveva dovuto fare un’operazione per togliersi due cisti dalla testa e quindi per un po’ è andato in giro con un ridicolo turbante. Ma poi da Giovanni Cruciani a La Zanzara, su Radio 24, ha ammesso il trapianto, e trovo ridicolo che si sia vergognato di dirlo da subito, ma si può capire: fare un trapianto è considerato da sfigati, ma solo da chi i capelli li ha è da chi non li ha, ma non ha il coraggio di farsi il trapianto. Personalmente a me le crape pelate piacciono, danno più luce (io per ora sono al buio perché ho i capelli, finché durano). Oggi in ogni caso il risultato di Andrea Ruggeri è più che incoraggiante: gli sta crescendo una serra che potrebbe fare invidia a un afroamericano. Solo un particolare: molti lo preferivano prima, con la pelata: “Dava più risalto suoi splendidi occhi blu, mi dice un’amica che ha avuto una storia con lui. Tanta fatica, tanto dolore, pure bugie, per nulla? In ogni caso, Andrea, non ti preoccupare: eri bello prima, lo sei anche ora.
UP
Alfonso Signorini, sarà lui a sostituire Myrta Merlino?
A Mediaset gira la voce che a sostituire Myrta Merlino (alla fine della stagione scade il suo contratto per i due anni in cui si era preso l’impegno di condurre il Pomeriggio Cinque al posto di Barbara D’Urso) ci sarà Alfonso Signorini. Non so quanto Alfonso, che conosco benissimo, senta la cronaca, pezzo portante da un punto di vista giornalistico della trasmissione, ma di certo nei suoi resoconti sul Grande fratello ha saputo fare una descrizione dettagliata di quello che era stato visto in tv. Poi, sulla parte più leggera per lui sarà gioco facile. Meno facile sarà battere un gigante come La vita in diretta, con un altrettanto gigantesco conduttore come Alberto Matano, giornalista di razza, adorato dal grande pubblico che a suon di share ha battuto la gran cassa della vittoria da anni in tv. La sfida per Signorini è ardua. Tocco ferro.

DOWN
Jo Squillo, ringrazia Novella 2000, ma che paura
Quando poco prima di Pasqua, Jo Squillo attraverso un post sul suo account Instagram ha fatto sapere che era andato tutto bene all’intervento che aveva subito in un ospedale ci siamo tutti allarmati. Un allarme ancora più ingigantito dal suo silenzio. L’ho chiamata e, senza entrare nei particolari di quello cui è stata sottoposta, ci ha detto “Grazie per tutto il vostro affetto, io sto meglio, un abbraccio a tutti voi”. Non voglio sapere di più: l’importante è che tu, Gio, stia molto meglio.
UP
Matteo Viviani. Sì, io e Ludmilla siamo separati
“Al di là del fatto che io e Ludmilla ci siamo lasciati, cosa che ormai sapete tutti quanti… Tra noi è rimasto un bel rapporto, un rapporto meraviglioso”. Queste sono le parole che ha scritto Matteo Viviani sui suoi post. Tutti sapevano, tranne me. Evidentemente mi ero distratto e non avevo letto con attenzione i loro social. Matteo e Ludmilla, che ha 46 anni, si erano sposati nel 2013. Insieme hanno avuto due figli, Eva che ha tredici anni, e Nikita, che ne ha otto. Gli amori finiscono purtroppo, toccando ferro non per tutti, ma pare che loro ormai litigassero in continuazione e hanno scelto così. Ed è stata una scelta intelligente: oggi si vogliono bene, si sostengono, li unisce l’amore senza confini per le due creature che hanno avuto, e lui non solo le vuole bene, ma anche la sostiene da un punto di vista lavorativo: come si sa lei è una pittrice, è proprio recentemente si è conclusa una sua grande mostra presso la galleria di Brera di Roberta e basta, la galleria che conta anche più di un negozio di modernariato creata da Roberta Tagliavini e oggi sostenuta anche dalla presenza più che fondamentale del figlio Mattia. Conosco Ludmilla da quando era una letterina, una brava ragazza. Mi spiace che la sua storia con Matteo sia finita, forse non hanno avuto la forza e la pazienza di gestire i loro caratteri minati anche dalla loro creatività, già, perché questa è una mia convinzione: la creatività artistica a volte si scontra contro la vita di tutti i giorni. Per vivere insieme, per continuare a portare avanti un progetto ci vuole anche il senso del compromesso, dell’accettazione dei limiti dell’altra e anche dei propri in nome di un amore, di una strada comune. La creatività fa fatica rapportarsi col compromesso. Matteo, Ludmilla auguri a tutti e due. In ogni caso, per entrambi il vostro maggior capolavoro sono le vostre due creature. E anche i quadri di Ludmilla, bellissimi.