Marco, per tutti Marchettino, è un car-influencer con cinque milioni e passa di mi piace su Facebook e un canale YouTube da 600mila iscritti. Un precursore dei vlog, uno youtuber prima che si sapesse cosa fossero, uno che ha fatto della propria passione un lavoro vero. Un punto di riferimento per gli amanti delle supercar, un ‘enciclopedia dell’auto su due gambe, uno che, per quanto tu possa provare a metterlo in difficoltà, ti saprà dire l’anno di nascita e l’ordine esatto con cui le “10 macchine di serie più veloci di sempre” hanno battuto i record di quelle che le hanno precedute. Come ha fatto a diventare ciò che è oggi? Quanto guadagna? Come immagina il suo futuro? Abbiamo provato a chiederglielo direttamente.
Marco, proviamo a spiegarlo a chi non ti conosce. Chi è Marchettino e di cosa si occupa?
Sono uno youtuber! Pensa che quando ho iniziato non esisteva nemmeno questa parola. Non faccio solo recensioni di auto, però, intrattengo con dei vlog (crasi tra video e blog, ndr) e mostrando le mie avventure con le ultime macchine che ho da provare. Faccio viaggi e li documento, prendo parte a eventi e li racconto. Chi mi segue non lo fa solo per le auto, ma per conoscere qualcosa in più di questo mondo.
Quando hai iniziato, 15 anni fa, ti aspettavi tutto questo successo?
Assolutamente no. All’inizio era solo un passatempo, mi piacevano la fotografia e le macchine. Quando ho iniziato a fare i video, non mi mostravo in faccia, ma dopo qualche tempo ho deciso di iniziare a farlo. Diciamo che è stato un lento processo di adattamento a un mondo - quello di YouTube - che è in continua evoluzione.
Che percorso di studi hai fatto?
Ho fatto il liceo linguistico e poi mi sono fermato. Poi sono diventato giornalista!
Hai le “peggio” macchine! Quante ne hai? Scegli quale usare in base a come ti svegli?
Oltre alla Abarth che ho da sempre, ho una Honda S2000 e una Ferrari. Diciamo che rimangono poco in garage (ride, nda). Le scelgo sì in base a come mi sveglio, ma anche in base a quale ho materialmente a disposizione. Spesso le porto a modificare e a sistemare! Ora, ad esempio, ho solo l’Abarth.
Cos’è la prima cosa a cui fai attenzione, quando prendi contatto con una macchina per recensirla?
Di sicuro il rumore di scarico. Per chi ama le auto sportive si tratta di un aspetto fondamentale.
Parlaci del tuo rapporto con la 500 Abarth, quante ne avete passate?
È la mia fedele compagna di viaggio, l’ho portata veramente ovunque. Tra i ricordi più belli c’è il Nürburgring: è una pista veramente pericolosa, fai veramente fatica a fare un giro pulito. Devi stare sempre attento perché con molta probabilità vedi gente che si è schianta, hai la foga di andare forte ma devi concentrarti e tornare con i piedi per terra.
Hai assistito ad un incidente insieme a Mr. Bean. Cos’è successo?
Era un raduno segreto di proprietari McLaren in Toscana. Lui era dentro a un bar che si beveva un caffè e io guardavo la sua macchina. Passa un camionista e ci dice che un tizio si era ribaltato. A quel punto sono andato da lui e gli ho detto “un tuo amico si è ribaltato”. Siamo andati lì e l’auto era completamente accartocciata sugli alberi. Visto il tipo di incidente, poteva andare molto peggio di così.
Che fine ha fatto quella McLaren?
Ovviamente è rinata. I tecnici hanno recuperato ciò che si poteva recuperare e piano piano l’hanno ricostruita. Anche Atkinson ha distrutto la sua due volte.
Su YouTube hai pubblicato un video in cui rispondi agli haters. Qual è la cosa più strana che ti hanno detto?
Non avevo mai fatto una cosa del genere perché, in genere, non do molto peso ai commenti. Purtroppo il bello e il brutto di esporsi così è che ricevi parole positive, ma anche tanti giudizi negativi. C’è chi preferisce impiegare il proprio tempo insinuando cose senza senso e senza magari rendersi conto che potrebbe dare fastidio ad un’altra persona. Credo che l’ignoranza generi invidia. Spesso mi dicono: “smettila di ostentare, sei un raccomandato, fai tutto con i soldi dei tuoi”, soltanto perché sono giovane. Io ho iniziato da zero e ci ho messo un’infinità di passione, tanto lavoro e dedizione.
Si guadagna bene con questo lavoro? Le tue principali fonti di introiti quali sono?
Non mi posso lamentare. Fondamentalmente in base alle visualizzazioni e soprattutto alla quantità di pubblico che guarda le pubblicità targettizzate. Internet sa quali sono i tuoi gusti è diventa tutto un circolo virtuoso. Ad oggi la gente passa più tempo a guardare i video sulle piattaforme web che i programmi in televisione. Ognuno poi ha le sue fasce d’età, la mia principalmente oscilla tra i 18 ed i 35 anni.
Cosa avresti fatto se non ti fossi inventato questo lavoro?
È una bella domanda. Penso che avrei comunque cercato di entrare nel mondo dei motori! Già da ragazzino ero concentrato sulle macchine e sul mondo che le riguarda. Probabilmente avrei fatto comunque il giornalista.
Quanti video pubblichi a settimana?
Mediamente due a settimana.
Non ti pesa mai?
A me piace fare questo lavoro, è la mia passione. Non è semplice, però, mantenere questo ritmo. Faccio tutto completamente da solo: dalla registrazione, al montaggio dei video.
È vero che hai guidato la Lotus Renault E20 di Kimi Raikkonen del 2012?
L’esperienza più folle di sempre, in quindici anni è stata la più intensa ed incredibile. Per un appassionato credo sia l’apice. Ho capito davvero cosa stavo per fare solo il giorno prima, quando sono andato nei box del circuito di Paul Ricard e c’era tutto il team, che le stava accendendo. Lì ho realizzato. Sono sincero, era l’occasione della vita e ho pensato “ma buttiamoci”. Ho provato a spingere un pochino e ho fatto il Vettel della situazione: ho spinnato. Fortunatamente la pista ha vie di fuga larghissime anche perché diciamocelo, fare danni su una Formula 1 è l’ultima cosa che vorrei mi capitasse nella vita.
Pensi di essere bravo a guidare?
Me la cavicchio dai, non penso di essere un pilotone ma un paio di traversi so farli!
La Honda e la Ferrari le hai comprate coi soldi che hai guadagnato grazie a Youtube?
Ti dico soltanto che faccio altro oltre a YouTube.
Cosa ne pensi del nuovo corso del design Ferrari? La SF90?
Rivoglio Pininfarina! Non mi fa impazzire, non mi piacciono le linee. Prima ogni modello si riusciva a distinguere. La SF90 è un giocattolino che mi incuriosisce parecchio! Ferrari è riuscita a creare una hypercar che sul mercato non ha rivali sia come performance che come prezzo. Vorrei vedere anche le quotazioni. Non è una tiratura limitata e so che ne stanno vendendo tante, è una macchina che mi intriga. Dispiace però che stiano aumentando la produzione a più non posso. Montezemolo badava tanto all’esclusività dei modelli.
E della Ferrari Roma invece?
È una bella Aston Martin per avere il logo del cavallino (ride, nda). Faccio fatica a concepire il modello. Già nell’attuale produzione Ferrari ci sono macchine GT. Come ti dicevo, mi mancano le linee di Pininfarina. Se oscuri il logo probabilmente otto su dieci ti diranno che è una Jaguar o una Aston, come dicevo. Non ci vedo uno stile italiano per una macchina italiana e con un nome italianissimo.
Auto preferita di sempre?
La Ferrari F40. Penso sia una delle più pure. È l’ultima costruita quando Enzo era in vita. L’ho provata a Roma ed è molto coinvolgente, totalmente analogica. È stata un’emozione indescrivibile guidarla.
Come giudichi la situazione Ferrari in Formula 1, in vista del 2021? Ti piace la coppia Sainz-Leclerc?
Per un tifoso della Rossa è una domandaccia! Sarà una replica dell’anno scorso. Quando stravolgeranno il regolamento vedremo se riuscirà a superare gli altri team. Sinceramente sono perplesso su Sainz, è molto giovane, avrei scelto un pilota con più esperienza, tipo Ricciardo.
Hai sempre dimostrato di essere un grande tifoso di Vettel. Credi si riscatterà in Aston Martin?
Spero di sì. Effettivamente la scorsa stagione è crollato mentalmente, si vedeva che non aveva più voglia. E poi la sua “metamorfosi” in Adrian Newey è quasi completata! Quando fai il pilota a quei livelli la testa fa tanto, non devi solamente avere il fisico, ma reggere la pressione.
Hamilton in Ferrari è possibile?
Sì, con quella che ha a Los Angeles (ride, nda). Vedendolo così come è, secondo me, vuole concludere con il massimo in Mercedes e dimostrare che è il migliore di sempre. Anche se sono convinto che la differenza la fa la macchina, guarda George Russell.
La tua pista preferita?
Spa e Formula 1 è un binomio vincente. Baku è molto bella dal punto di vista dell’intrattenimento. Monaco è atmosfera pura, ma la trovo noiosa, pochi sorpassi.
A casa hai un simulatore, giochi alla Playstation?
In realtà è collegato al computer. Adesso ho meno tempo, ma quando ero ragazzino ci giocavo tantissimo. Perdevo i pomeriggi a Gta San Andreas. Los Santos, è la mia seconda città!
Il Covid ha influito sul tuo lavoro? Come ti sei adattato?
Sì, come tutti nel settore. Stanno cancellando gli eventi live spostandoli sul digitale, poi vediamo meno amici e colleghi. Niente più esposizioni fisiche, ma speriamo di tornare a toccare le auto il più presto possibile.
Pensi che ti occuperai sempre di auto o credi che il tuo canale evolverà nella direzione di un canale personale, come sta accadendo ad alcuni tuoi colleghi?
Può essere, del domani non c’è certezza. Prima non mostravo il mio volto e adesso sì. Sicuramente ci sarà qualche modifica, ma dipenderà da come si svilupperà questo mondo in futuro.
Chi è il tuo youtuber preferito?
Uno preferito in particolare non ne ho. Ci sono tanti i canali che seguo tutti sul mondo dei motori da Jay’s Leno Garage a World Supercars e…ovviamente Automoto.it!
Dove ti vedi tra altri quindici anni?
Sarà una bella sorpresa. È iniziato tutto quindici anni fa come un passatempo. Spero sempre di avere una grande passione per le automobili e di essere ancora in grado di coniugarla come un lavoro. Come si dice, scegli il lavoro che ti piace e non lavorerai neppure un giorno della tua vita.