Hanno respinto gli Ottomani, tranquilli che respingeranno anche i pregiudizi. Nell’agosto del 2023, i media italiani hanno iniziato a descrivere l’Albania come nuova meta low cost per le vacanze, una sorta di “Maldive d'Europa” particolarmente convenienti. Il Sole 24 Ore, la Repubblica, La Stampa e compagnia hanno pubblicato articoli che lodavano il Paese come l'alternativa solida ed economica per chi vuole una vacanza di qualità spendendo poco. Beh, non male. Anche se non è proprio verissimo e adesso spiegherò perché. Dopo un anno infernale tra relazioni tossiche, una sorella che appare e scompare e un principio di esaurimento nervoso, ho deciso che era il momento di partire. Una settimana prima di prendere il volo ho detto a me stessa: “Al diavolo le tasse, io uno stacco da Milano me lo merito”. Con l’Albania al centro di molte chiacchiere estive e vecchi trend, l’idea di scoprire un posto nuovo e, secondo i racconti, economicamente vantaggioso, mi ha convinta a prenotare. Poi vabbè, c’era anche un maschio che avrei voluto vedere, ma questa è un’altra storia. Mia. Fatevi i caz*i vostri, grazie. E no, non sono meglio di voi. Li definiscono “infaticabili chiavatori” ma io mi sono trovata davanti a una “maestosa bellezza” accompagnata da chili di mediocrità, un incredibile (e pare diffuso) egoismo sessuale e una bizzarra visione di quello che dovrebbe essere un “vero uomo”: a parte i rolex e le scarpe di Gucci, il maschio balcano sembrerebbe fermo al 1960. Uso il condizionale perché non mi sono accoppiata con tutto il territorio, abbiate pazienza.
Davvero l’Albania costa di meno?
Tornando al tema principale, Albania e vacanze, posso ribadire che no, i prezzi non sono stracciati, ma sicuramente la patria che ha dato i natali a Bebe Rexha è un po’ più economica di casa nostra. E da brava partita iva queste cose le guardo. Inoltre, ho scelto i Balcani perché ho molti amici da quelle parti che avrebbero potuto scarrozzarmi ovunque. Questo vuol dire che ho saltato a piè pari il noleggio dell’auto (non particolarmente low cost) e l’uso (complicatissimo) dei mezzi pubblici, che mettono in collegamento una città all’altra. Gli albanesi alla guida sono particolarmente spericolati, l’uso dei mezzi non è consigliatissimo, quindi la cosa migliore è che qualcuno vi porti in giro. Il turismo è in forte crescita e, con esso, anche i prezzi. A Durazzo, per esempio, gli hotel di qualità si pagano 70-100 euro a notte, e cenare fronte mare può costare 50 euro a coppia, ma se qualche locale (inteso come nativo del posto) vi suggerisce dove andare, forse riuscirete a pagare un po' meno. Ma non la metà: il cibo costa meno, così come gli alberghi, ma non c'è da stupirsi. La loro pressione fiscale è più bassa e la loro filiera molto più corta, ovvero quello che vi ritrovate al ristorante è probabilmente a chilometro zero, con costi abbattutissimi. Prendete un pollo arrosto albanese con contorno di lattuga balcanica. I voli per raggiungere la terra del “spendo un po' meno”, però, sono pari a quelli di tutti gli altri Paesi.
Tirana e Valona: città belle e sicure
Tirana, la capitale, non è una città maestosa, ma è graziosa e a misura di persona. Piena di parchi, laghetti artificiali e una serie di “punti relax” per rendere la vita dei cittadini il più piacevole possibile. Sicuramente meglio rispetto a Milano, che tra qualche anno inizierà a sputarti in faccia per il solo fatto di esistere. E soprattutto più sicura: camminare da sola di sera senza sentirsi in pericolo è una sensazione rara che ho molto apprezzato. Un amico autoctono mi ha detto: “Micol, qui se qualcuno fa qualcosa a qualcun altro, non sa a chi lo sta facendo. Nel dubbio stanno tutti buoni, che a scatenare un casino ci si mette un attimo”. Non so se fosse serio o mi stesse prendendo in giro, ma la sensazione di sicurezza è innegabile e confortante. Credo che anche la presenza della polizia ogni ventidue minuti aiuti a mantenere l’ordine pubblico, ma questo è solo un parere personalissimo. Un consiglio se posso: entrate dove non mettereste mai piede. Molti palazzi nel centro città sono figli di un postcomunismo selvaggio e di una ricostruzione orrida, ma dentro spesso racchiudono qualche sorpresa, tipo locali per la nightlife onestamente stupendi: musica dal vivo, bei contesti, dj set interessanti. Non fatevi ingannare dalle apparenze: Tirana è come una cipolla, più strati togli, più scopri un cuore che vale la pena vedere. Ma la capitale, onestamente, la giri tutta in un paio di giorni, e se hai a disposizione nove giorni di ferie ti conviene spostarti. Dopo qualche giorno mi sono materializzata a Valona, una città sicura e pulita, ma non incredibilmente bella. Graziosa, ma non è Ostuni, per intenderci. Quello che ho apprezzato è stata la cortesia dei locali e il generale stato di “chill”: nessuna fretta, molta disponibilità a farsi scoprire, e la consapevolezza che i turisti arrivano con idee un po’ confuse, idee che spesso vengono prontamente smentite. Da questo punto di vista assomiglia un po’ a Roma: nulla inizia prima delle 11, gli affari si fanno al bar, il “muoviti non c'è tempo” è un concetto alieno da quelle parti. Decisamente si respira meglio.
Com’è il cibo?
Nel mio beach club, un posto carinissimo di nome Zulu Beach, hanno capito che non volevo nessun tipo di rottura di balle e mi portavano da mangiare direttamente sotto l'ombrellone o nei paraggi della mia tenda; a tal proposito, la cucina albanese è una figata. Hanno materie prime eccellenti e i piatti sono da lacrime. Mischiano il meglio delle influenze mediterranee con un tocco locale che rende il tutto unico. Le materie prime, delle quali loro vanno mostruosamente fieri, sono effettivamente superlative. Vorrei spezzare una lancia a favore di Durazzo: descritti dai nostri connazionali come un postaccio, non è nulla di diverso da Rimini e Riccione, anzi forse il lungo mare è un filino più moderno e ordinato. Chissà come diventerà quando il mega progetto legato al porto cittadino verrà ultimato. In definitiva l'Albania è senza dubbio un luogo affascinante, con un mix bizzarro di tradizioni, paesaggi singolari e una cucina straordinaria e ridicolmente sottostimata da noi italiani, che quando si parla di impiattamenti ce la tiriamo come idioti. Tuttavia, chi parte con l'idea di una vacanza ultra low cost rischia di rimanere deluso. I prezzi non sono così stracciati come la narrativa vuole far credere, e chiunque abbia aspettative di lusso a prezzi modici potrebbe dover rivedere i propri piani. Anzi li rivedrà senz'altro. Detto questo, l'Albania offre un'esperienza autentica, lontana dalla frenesia delle mete turistiche più inflazionate. Se vi avventurate senza pregiudizi, disposti a scoprire un paese che è ancora in evoluzione, troverete luoghi, persone e sapori che, al contrario dei vostri ex, non vi deluderanno. Perciò, se cercate un angolo di mondo dove staccare la spina e magari riscoprire un po' di tranquillità (con un budget che non vi faccia piangere), l'Albania potrebbe essere il posto giusto. Per l’accoppiamento e il turismo sessuale invece, rimanete pure in Italia che non cambia un nulla. Forse a renderli tutti uguali, un po0 bugiardi, sessualmente mortalmente egoisti e insicuri sarà la dieta mediterranea, chissà.