Quale miglior modo per non far parlare di sé che andare al Gp di Monaco con una nuova ragazza dopo la rottura con la donna più seguita d’Italia? Oppure finire in un caso che vede coinvolto Cristiano Iovino e gli ultras della Curva sud del Milan? Ce lo spiega Fedez che ormai ha preso gusto nel dissing a Chiara Ferragni. Da poco, infatti, è uscito il singolo Sexy shop con Emis Killa. Ma stavolta è un video che sta girando su X quello “incriminato”. E l’avversario polemico non è direttamente The Blonde Salad. “A me fa ridere tutta questa retorica del: ‘L’hanno visto con una ragazza più giovane (Garance Authié, ndr)’”, sentiamo dire a Fedez. “Ma come se una ragazza esce con un ragazzo più giovane e fa la torta con scritto: ‘Che figo, il mio fidanzato ha dieci anni di meno’ allora va bene, ma se lo fa un uomo sei un viscido pezzo di mer*a?”. Il riferimento non è casuale, almeno questo è quello che sostengono i più maliziosi. In effetti, tempo fa la sorella di Chiara, Valentina Ferragni, aveva postato un’immagine su Instagram in occasione del suo compleanno. Sulla torta c’era scritto: “31 ma ancora rimorchio i 2000”. Il riferimento era ovviamente al fidanzato, Matteo Napoletano, nato addirittura nel 2001. Al tempo ci furono i critici che sottolineavano l’eccessiva differenza di età tra i due, mentre altri invece vedevano nella coppia la dimostrazione che l’età è solo un numero. “Quest’estate dicevano che non saremo arrivati a Santo Stefano e invece eccoci qua al 30 dicembre”, aveva risposto Ferragni a un commento di un utente.
E cosa si dice invece dell’uscita di Fedez? “Ha effettivamente ragione”, azzarda qualcuno, “a sto giro è difficile dargli torto”. Qualcuno, però, la pensa diversamente: “Sputare mer*a su gente che finora frequentava e che continuerà a essere la famiglia dei suoi figli che senso ha, qualcuno lo costringeva? E poi Valentina non ha due figli a carico e sta insieme a quel ragazzo, lui dovrebbe crescere e fare una seria terapia”. Insomma, se la strategia di Fedez mira alla costruzione di un low profile, forse la strada non è quella giusta.