Magra e con gli addominali dopo due figli, che neanche la Satta. Credo che Chiara Ferragni faccia uso di un prodotto di uso frequente tra le celebrities, un farmaco iniettabile, ad uso sottocutaneo, per dimagrire. Ce l’ho pure io. L’ho comprato in Brasile perché lì non serve la prescrizione, mentre in Italia si chiama in un altro modo. L’ho riposto in frigorifero e non l’ho mai usato io (e si vede direi). A ogni modo, sono solo supposizioni, ma per ottenere certi risultati non basta la palestra, e comunque ognuno fa quello che vuole, e ci sta. Chiara Ferragni bella è bella, talmente amata e accettata che mi suscita un po’ di antipatia, beata lei con tutta la sua famiglia a sostenerla, a proteggerla e difenderla. Neanche nei miei sogni più rosei avrei avuto un decimo dell’affetto di cui è circondata, ma la fortuna degli altri per me è ispirazione per comprendere dove andare e quale via imboccare. Quindi, nulla contro la fu Chiara Nazionale, ma, cerchiamo di darle 4 consigli spassionati per essere più sexy, perché su quello c’è da lavorare moltissimo, almeno stando al video da aspirante arrizzacaxxi che ho visto sul web:
1) Essere sexy è un fatto. I fatti esistono, se li abbozzi sono solo parodie; se la parodia è voluta, bene, ma se no, è un problemone! Anche solo per gioco, se si deve giocare bisogna giocare bene. Se balli in maniera seducente ci devi credere, anche solo per 10 secondi. Devi sentirti più figa di Shakira e Beyoncé. Lo fai (se puoi farlo s’intende e Chiara oggettivamente è bella per poterselo permettere) e devi farlo con l’obiettivo di far drizzare i caxxii, che non vuol dire approcciare per forza con quei caxxi, ma appunto farli drizzare. È un gioco e bisogna giocare se no, te ne stai a casa!
2) Quanto a seduzione, non esistono buone maniere. Mi spiego meglio: se vuoi essere impeccabile, bella, amica, family friendly, pet friendly, magra, in carriera e piena di amici, sei la sorellina da proteggere, ma sei inchiavabile. L’obiettivo è sprizzare chiavabilità da tutti i pori. Tocca essere un po’ scorrette, non perfette, un po’ più sole, un po’ meno protette, più curiose, avere un’aria un po’ più allo sbando, insomma essere più chiavabili. E soprattutto, cara Chiara - e questo consiglio ti può tornare utile pure nella vita lavorativa - ti consiglio un po’ più di cinismo, anche se sei dalla parte del torto, o hai giocato con mezzi un po’ più sporchi del consentito. Niente scuse. Nel dubbio, confondili, crea mistero, ma ti prego non chiedere scusa, per favore! Mai.
3)La chiavabilità di una donna non è direttamente proporzionale alla sua voglia di caxxo (e comunque la voglia di caxxo ha la sua dignità). Cioè, scardiniamo questa patina di tabù che ricopre il concetto di chiavabilità. Non devi per forza essere assatanata, per quanto mi riguarda non si perde la dignità per un po’ di pisello. È chiaro sto fatto? Lo dico a tutte le Chiara che agiscono da fidanzate d’talia: essere consapevoli della propria chiavabilità, e addirittura ricercarla e mostrarla, usarla, non fa di noi delle poverette, ma è una sana contribuzione a un femminismo moderno fatto di proattività e auto efficacia intima, personale e anche lavorativa!
Questo punto signorine di sto caxxo, rileggetevelo, scrivetevelo da qualche parte e ripetetelo ad alta voce!
4) E infine, cara Chiara, potresti proporti, proporti e ancora proporti, ma senza fare l’errore di rifidanzarti! Sono certa che però, da questo punto di vista, non agiresti alla Belen o alla Ilary Blasi: rifidanzarsi subito dopo una rottura mi sa tanto di gesto di ripicca, tipo “ti faccio vedere che sono felice pure senza di te”. Machissenefrega di far vedere, di dimostrare. In quanto al sesso la Libertà è l’unica cosa che conta. Si può avere un uomo e non vederlo segretamente, anche solo per scop*re, anche solo per 2/3 volte, non bisogna (far finta di) fidanzarsi per dimostrare che è una cosa non superficiale, altrimenti “gli altri che penseranno”. E sti caxxi!!! Gli altri pensano quello che vogliono a prescindere, e sfugge al nostro controllo. Noi abbiamo il dovere di sbattercene i coglioni e di saperci vivere un’avventura.
Da buona maestra, indipendentemente da Chiara Ferragni, che mi ha dato il “La” per questa lezione di chiavabilità, questo vuole essere un vademecum per tutte quelle donne intimorite dal giudizio. Si agisce troppo spesso come donne curriculum. È un affanno continuo dover dimostrare di essere sposabili, carine, ma non troppo, brave, ma non troppo (certo mai di più del proprio partner), economicamente indipendenti, ma non troppo (mai più cariche del maschio), fedeli e simpatiche (ma non troppo simpatiche, se no appari disponibile). Ripetiamolo ad alta voce e scriviamolo sui muri delle scuole elementari e medie accanto al crocifisso: siamo donne, non siamo un curriculum. Non siamo una voce del curriculum del nostro partner che non deve vergognarsi di noi.
A me del sentimento di vergogna e inadeguatezza che provano gli uomini non adeguatamente confidenti, e che non sanno decidere neanche se andare a pisciare o continuare a trattenersela, ma ne sbatto i coglioni! Rivendichiamo fieramente la nostra chiavabilità. Rivendichiamo saldamente il diritto di non essere signorine eleganti, perché possiamo essere pure quello che gli uomini non vogliono dalle donne! Io, per esempio, non voglio più curarmi del fatto che la maggior parte degli uomini non sanno gestire il troppo. Io voglio essere romantica, una iena sul lavoro, sostenitrice di chi amo, una che vuole fare soldi, una che vuole vestire bene, che vuole comprare l’aspirapolvere più figa, ma voglio essere anche bona, e anche troia, e se è troppo per qualche uomo, mi sta bene. Arriverà quello giusto, intanto continuo la ricerca e…
Enjoy The Process Chiara! Join me