Finalmente possiamo mangiare al “Cavallino” il ristorante di Massimo Bottura a casa-Ferrari. Tra mura storiche fuse con l’architettura moderna, sarà impossibile non emozionarsi al pensiero di poter mangiare nelle stesse stanze consumava i suoi pasti il grande Enzo Ferrari. Per non parlare poi degli arredamenti interni, dalle foto storiche ai motori originali esposti come sculture, all’interno del Cavallino poi è impossibile vedere colori diversi dal giallo Modena e l’iconico rosso, appunto, Ferrari. A raccontare (e assaggiare) il menù in anteprima è stato Il Gusto, hub multimediale de La Repubblica che lo ha definito come una trattoria “dal tocco lunare e il servizio stellato”.
A partire dallo gnocco fritto come “goloso benvenuto” e l’indimenticabile frittata di cipolle rivisitata, una sorta di creme caramel con cipolle bruciate, Parmigiano Reggiano 36 mesi e Aceto balsamico tradizionale e un carpaccio di lingua salmistrata con crescendo di lumache, aglio dolce e caviale. I primo potremmo chiamarli evergreen con le classiche, ma sempre buonissime, tagliatelle al ragù e le rosette di pasta fresca ripiene di prosciutto cotto, formaggio Tosone e spuma di besciamella.
L’esperienza culinaria si conclude poi con un’anguilla alla brace che fa da scrigno a un piccione condito in salsa al carpione e le costolette di Mora Romagnola laccate alla Saba. Sempre sulla via della classicità il dolce finale è a scelta tra il babà e il paciugo. Il costo medio del Cavallino, immaginando di dover mangiare tutte le portate principali, si aggira intorno ai 60-70 €. La Repubblica poi conclude con la fatica domanda-risposta che ci si pone ogniqualvolta si mangi a un ristorante: “Avresti voglia di ritornare?". Sì.