La notte più gloriosa di Jannik Sinner, con la vittoria alle Atp Finals di Torino, è stata anche segnata da un’assenza ingombrante: quella della fidanzata Anna Kalinskaya. Mentre il numero uno del tennis mondiale si godeva l’ovazione del pubblico e ringraziava squadra, tifosi e persino l’arbitro Carlos Bernardes, un silenzio assordante è arrivato dai social della tennista russa, che non ha dedicato alcun gesto pubblico al successo del compagno.
Anna Kalinskaya, che solo pochi mesi fa baciava Sinner sotto i riflettori dello Us Open, non era sugli spalti a Torino. Si trovava a Miami (o forse in Russia), impegnata in giornate di relax da sola o con le amiche, lontana dall’Italia e, sembrerebbe, dalla relazione con Jannik. Ma mentre Anna era assente, un’altra presenza ha destato curiosità: Maria Braccini, ex fidanzata di Sinner, è stata avvistata in seconda fila al Pala Alpitour, scatenando un turbinio di speculazioni.
I due si erano lasciati circa un anno fa, ma la presenza di Maria a un evento così significativo non è passata inosservata. Testimonianze raccolte sui social parlano di una Braccini sorridente e immersa nel match, insieme a un’amica. Coincidenza? Passione per il tennis? O un indizio di un riavvicinamento tra i due?
Crisi social e indizi di distanza
Intanto, la relazione tra Sinner e Kalinskaya sembra attraversare un momento difficile. La russa non segue più Jannik su Instagram, e il nuovo social media manager del tennista ha rimosso alcuni like alle foto di Anna. Una dinamica già momentaneamente vista in passato, rientrata con il bacio a New York. Ma questa volta il silenzio reciproco pesa di più, e la distanza tra i due appare più che geografica.
Anna non ha mai commentato pubblicamente la vittoria di Sinner, un dettaglio che stride in un’epoca in cui i social sono spesso specchio di relazioni e stati d’animo. D’altra parte, la discrezione della coppia era stata sempre una loro cifra distintiva: “Non credo – ha detto di recente Jannik a Esquire Uk – che sia cambiato nulla. Avere una fidanzata è qualcosa che ti fa sentire bene o male, e io voglio che sia qualcosa che si inserisce naturalmente nella mia vita. Non posso permettermi di cambiare come giocatore o come persona, e non è successo, e per questo (con Anna, ndr) funziona”. Ma ora la domanda è: funziona ancora?
La presenza di Maria Braccini e l’assenza di Anna Kalinskaya hanno aggiunto un tocco di mistero al trionfo di Sinner. La Coppa Davis a Malaga potrebbe essere l’occasione per chiarire il quadro: Anna volerà a sostenere Jannik, o il silenzio continuerà? E Maria? Resterà una semplice spettatrice o tornerà a essere una presenza nella vita del campione?
Per ora, il campo ha parlato chiaro: Jannik Sinner è il numero uno del mondo. Ma fuori dal campo, il suo cuore sembra vivere un altro match, ancora tutto da giocare.