Se vi siete indignati per Michelle Comi che ha tirato su 15mila euro in un giorno per rifarsi il seno, sappiate che siete completamente fuori strada. Gofundme, il sito per chiedere una colletta utilizzato anche dalla Comi, è una miniera di trash a cielo aperto. La gente chiede soldi per tutto. Qualcuno ci riesce, qualcuno altro no. Altri elemosinano una miseria, che a fare il giocoliere o il lavavetri al semaforo di qualche vialone ci si guadagna di più. Qualcuno, come molto probabilmente ha fatto la principessa delle bocce restaurate, si autofinanzia, ma questo è un altro discorso. Anche perché, facendo un giro su Gofundme, ci si accorge che le trollate di Michelle Comi sono il problema minore, e che le persone non hanno nessuna vergogna di chiedere soldi per motivi personali, assurdi e fuori di testa. Complotti, immortalità, poppe, abbonamenti in palestra, un aereo, una vita in vacanza, ancora poppe però da togliere per completare la transizione, influencer di armi, campagne elettorali, lo shopping di Gerardo lo sgrammaticato, bollette Snai da mille euro a giocata. Poi c'è Raffaele che non vuole più girare nella ruota del criceto, poppe che vengono, poppe che vanno e camper per girare il mondo. Disattivate i vostri metodi di pagamento elettronico prima di proseguire con la lettura, che non vi venga voglia di buttare via dei soldi.
Dopo Michelle Comi, su Gofundme è tutto un fiorire di raccolte fondi di risposta. C'è un Enrico Cavicchioli che chiede 250mila euro perché “se la principessa può rifarsi il seno io vorrei un aereo”, e vale la pena di citare la presentazione: “Ciao, mi chiamo Enrico e vorrei girare e raccontare il mondo con un Beechraft Bonanza, ma sono stirato alla canna del gas”. Al momento ha raccolto solo 15 euro, però mai dire mai. C'è anche un'altra ragazza di Of, Vanessa Lay, che si è già rifatta le bombe ma necessita di manutenzione: “Non è un capriccio, molti anni fa misi le protesi al seno che dopo tot anni dovevano essere cambiate, per non imbattermi in problemi interni dovrò fare questo cambio e metterle nuove. Se puoi sostenermi in questa cosa. Grazie”. Purtroppo ha raccolto soltanto 10 miseri euro, nonostante abbia un discreto seguito su Instagram. In ogni caso le auguriamo buona fortuna. Però i tentativi di elemosina più interessanti sono arrivati prima del boom mediatico di Michelle Comi.
Raffaele Savastano lavora da quando ha 16 anni, il suo obiettivo è semplice e nobile: smettere di faticare. La cifra è importante: 2 milioni di euro. Lo stretto indispensabile per non muovere più un dito, magari levandosi qualche sfizio tipo andare a mangiare la pizza da Briatore il sabato sera. Per dirla con le parole di Raffaele: “Sinceramente mi sono proprio stancato, crescendo ho capito sempre di più un antico proverbio che dice “ chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve “ e come dargli torto. Per cui, io mi rifiuto di partecipare a questa ruota del criceto, io non voglio assolutamente mai più lavorare, voglio soltanto godermi la vita come si deve”. Avrebbe potuto citare Giorgia Soleri dicendo che non lavorare è un atto politico, ma va bene anche così. Alberto Marcon, radiologo e istruttore di nuoto veneto, ha invece raccolto 193 euro per le sue ricerche sull'immortalità. Sì, avete capito bene. Certo, l'industria dello spritz avrebbe un bel guadagno se i primi highlander fossero veneti, ma dalla spiegazione presente sulla pagina della raccolta fondi non si capisce bene come si possa diventare immortali. L'unica cosa che trapela sono dei dati sulle spese mediche procapite e sulla possibilità dei contributi da offrire alla raccolta fondi. Un'altra richiesta di soldi decisamente oscura è titolata ”Fondo Per Sconfiggere I Non Preserva Materia”. L'organizzatore richiede 500 milioni di euro, ma al momento non ne ha raccolto uno, anche perché le finalità non si capiscono. A voi il giudizio: “Quando mi contattate vi dico cosa comporta il terrorismo quantico e come distruggerlo. Le persone singolari, organi di sicurezza si rifanno ad agenzie di possessione radioattiva. Oggi bisogna sconfiggere il tumore e l'HIV. C'é una mente che controlla l'ordine globale e questa é invisibile e propensa nella direzione della non preservazione della materia. Bisogna riportare le coscienze alla concretezza”. Ma passiamo alle raccolte fondi più comprensibili. Forse.
Yari Ghidone vive in camper col suo cane Cherie dal 2017, è uno youtuber e influencer di viaggi. Il suo camper a base Ducato non gli bastava più, e ha lanciato una raccolta fondi per un Daily 4x4 usato, da allestire. Al momento ha raccolto 27mila euro, ma viene dire grazialcaz che vuoi girare il mondo su un camper e vivere di quello. C'è qualcuno che non lo farebbe? Li finanziamo tutti? Ci vuole fortuna, a quanto pare. Come per Gerardo Tagliamonte, che in barba alle regole della grammatica e del buonsenso ha raccolto 853 euro senza altra motivazione che questa, letterale: “Mi servono i soldi pe me stesso ho bisogmo di soldi... siaioamakaiakwmw”. Il titolo? “Dona Gerardo per aiutarlo a spendere soldi e fare shopping”. Sarà un personaggio nel suo paese, altrimenti non si spiega come mai abbia raccolto tutti quei soldi. Poi c'è Cristiano Capri che cerca 10mila euro per problemi di ludopatia. In copertina ci sono foto di giocate singole da mille euro a botta, e la descrizione recita così: “Ciao, ho avuto problemi di ludopatia ed ho finito tutti i soldi che avevo guadagnato lavorando, da 7 anni a questa parte ed ora ho delle spese da fare, ma non posso permetterle. Grazie”. La ludopatia è un problema serio, e prima di chiedere soldi sarebbe meglio rivolgersi a uno specialista, prima che le spese da fare diventino altre bollette perse, nel caso in cui la raccolta fondi abbia successo. Dragos Balaur posta la foto di una trionfante pancia da birra e barbecue, chiedendo mille euro per potersi iscrivere in palestra. In questo caso ci sentiamo di sconsigliarlo: viva la pancetta, la birra e le grigliate ignoranti. Non farti fregare dalla cultura della performance. Poi c'è un Francesco Tudini che vuole zelantemente rimuovere tutti i graffiti dai muri di Roma per non fare brutte figure al Giubileo. Il costo? Ventimila euro, e non ditelo agli street artist. C'è il Signor Burrasca, Daniele Picarelli di Buccaneer heart, un ex militare e micro-influencer di armi che vuole 2500 euro per comprare altre attrezzature per i suoi contenuti. Ma uno a cui piacciono le armi non fa prima a comprarle per sè? Poi una valanga di ragazze e ragazzi che vogliono cambiare genere, fare operazioni in Turchia e affrontare gli onerosi costi della transizione da maschio a femmina o viceversa, che secondo qualche descrizione su Gofundme si aggirano intorno ai 6000 euro, tra psicoterapie, ormoni, epilazione, chirurgia e quant'altro. Non manca la politica, con una consigliera comunale di Fdi in Liguria, Silvia Rozzi, che cerca 5000 euro per potersi candidare in Regione. La stessa cifra che cercano di raccogliere alcuni organizzatori di rave per pagare le spese legali ai loro amici denunciati dopo l'introduzione della contestata legge anti-rave. Ma fermiamoci qui, perché elencare tutte le raccolte fondi sarebbe un compito inesauribile. Facciamo come Sonia Rosati, che ha aperto una raccolta fondi da soli 100 euro perché “la miss ha bisogno di un momento di relax”. Anche se ormai con 100 euro ti paghi a malapena una serata in pizzeria.