Una performance che ha il sapore dell’impresa: i Modà sono tornati al Festival di Sanremo, ma per Kekko Silvestre l’esibizione è stata una vera sfida fisica. Il frontman della band si è presentato all’Ariston nonostante un infortunio alle costole, conseguenza di una caduta dalle scale nel backstage del Teatro. Un incidente che avrebbe potuto costargli la partecipazione alla kermesse. Dopo la caduta, Silvestre è stato visitato dai medici, che gli hanno consigliato riposo assoluto e stop al canto. Ma lui non ha voluto saperne: “Tengo troppo a tornare su un palco prestigioso come l’Ariston e non ho nessuna intenzione di rinunciare a Sanremo 2025 per nulla al mondo”, ha dichiarato. Nonostante il dolore e le difficoltà nel respirare durante il canto, ha scelto di affrontare il Festival senza fasciature né abiti contenitivi, limitandosi a qualche accorgimento sul palco. Nella serata delle cover, i Modà si esibiranno con Francesco Renga, riproponendo “Angelo”, la canzone che nel 2005 lo portò alla vittoria del Festival. Un ritorno con un filo rosso che unisce passato e presente, tra emozione, dolore e quella voglia di non fermarsi mai. A parlarne è Gabriele Parpiglia, che su X parla di Kekko come un cantante “contro tutto e tutti”.
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![La foto postata da Parpiglia](https://crm-img.stcrm.it/images/42465887/2000x/20250214-155344438-1429.jpg)
“Quello che vedete in foto è Kekko dei Modà: un uomo, anzi, un Artista e un professionista che si esibisce nonostante i medici e il management gli abbiano sconsigliato di farlo. Kekko canta perfettamente nonostante il dolore lancinante e senza mai lamentarsi, senza mai chiedere niente di più di quello che gli è concesso. E non so se avete notato ma lo fanno esibire ad orari improponibili. E lui cosa fa? Accetta la scaletta in silenzio. Ma Carlo Conti e l’organizzazione che sanno della brutta caduta di Kekko, sanno del dolore lancinante alle costole, sanno del braccio dolorante, perché non lo agevolano, ad esempio, facendolo cantare alle 21.30 e non a mezzanotte? La stampa non ne parla e lui esegue ordini per non perdere appuntamenti radio e promo, ma lo fa sotto farmaci con dolori che lo devastano. In silenzio il suo Festival lo porta a casa contro tutto e tutti. Però, forse fa più notizia altro e non la forza di volontà di un ragazzo che davvero si è rialzato dal buio e ora, nella sofferenza, vuol rivedere il sole. Forza Kekko. E di mollare nella sua testa non se ne parla. Ripeto: contro tutto e tutti e forse contro anche sé stesso.
P.s. C’è chi ha visto e mi ha raccontato un litigio molto duro tra lui e il suo manager Francesco Facchinetti che insiste per stoppare la partecipazione al Festival per motivi di salute, appunto. Per i farmaci presi. Per tutelare lo stesso Kekko che non sta bene. Non entreremo nei dettagli. Ma Kekko a muso duro ha detto no!
P.p.s. Ricordiamo che Kekko canta senza autotune e tutti i ragazzi della band suonano dal vivo… tutti!”
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