Chi non ha mai viaggiato con Ryanair? Con più di 2000 rotte, spalmate su oltre 40 nazioni europee, su 230 aeroporti e oltre 3000 voli al giorno, il colosso irlandese è senza ombra di dubbio la compagnia aerea low cost di maggiore successo al mondo. I numerosi collegamenti disponibili sono uno dei fattori che, soprattutto negli anni prima della pandemia di Covid-19, hanno incrementato il turismo (estivo e non solo), permettendo di viaggiare a basso costo in tutta Europa. E se vi dicessimo che quest’estate, nonostante l’alta stagione proprio fra luglio e agosto, potreste viaggiare spendendo meno del solito?
Proprio a causa della pandemia, che ha (inevitabilmente) limitato la circolazione internazionale, Ryanair ha subito un durissimo colpo con una drastica diminuzione delle prenotazioni, e sebbene ora la situazione sia in ripresa (tanto che i passeggeri della compagnia aerea sono aumentati del 10% rispetto allo scorso anno, toccando il picco di 55,5 milioni), i profitti del trimestre primaverile appena trascorso, che ammontano a 360 milioni di euro, sono calati ben del 46% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno, facendo scendere il prezzo delle azioni di Ryanair del 17%. Una percentuale esorbitante che creato una “reazione a catena” anche sui titoli in borsa di altre compagnie aeree, con un calo del 7% per Easyjet, 10% per Wizz Air e 3,4% per International Airlines Group, che possiede fra gli altri Iberia e British Airways. Le azioni sono state negativamente influenzate anche dal gigantesco bug mondiale di Microsoft che lo scorso venerdì 19 luglio ha bloccato per diverse ore il sistema informatico, portando alla cancellazione di oltre 5000 voli.
“Ora prevediamo che le tariffe del secondo trimestre (da luglio a settembre) saranno sostanzialmente inferiori”, ha infatti commentato un portavoce di Ryanair, mentre Michael O’Leary, amministratore delegato del colosso low cost ha affermato che il calo dei prezzi dei biglietti del 15%, già verificatosi nell’ultimo trimestre, potrebbe essere una sorta “riequilibrio” del mercato, dopo gli aumenti degli ultimi anni. Sono a tutti ben noti, infatti, i consistenti rincari dei biglietti, che, dopo i primi voli a bassissimo costo tra 2003 e 2009, con biglietti anche di 5-10 euro a persona, si sono invece gradualmente “normalizzati” rispetto alle compagnie aeree di linea, anche a causa delle costanti aggiunte di sovraprezzo per la scelta del posto, il check in anticipato e soprattutto il bagaglio a mano, che da incluso gratuitamente (con due pezzi, fra trolley e zaino) è diventato invece a pagamento per il trolley, causando il malcontento dei viaggiatori di tutta Europa, tanto che la Spagna ha perfino deciso di multare Ryanair (insieme ad altre compagnie low cost come Volotea, Vueling e Easyjest) per le “pratiche scorrette” di far pagare ai passeggeri il bagaglio a mano, con multe complessive di 150 milioni. Insomma, se Ryanair non “se la passa bene”, almeno rispetto allo scorso anno, per turisti e avventori questa potrebbe essere, finalmente, una buona notizia, spingendo a prenotare prima possibile i voli per i prossimi due mesi, dato che c’è l’alta probabilità che fino a settembre molti voli siano a prezzi più bassi del solito. Con tutte le polemiche che si portano ogni anno le vacanze estive, fra i prezzi bassi in Albania, i servizi di Gallipoli, in Puglia, da alcuni definiti addirittura “da terzo mondo”, almeno per i voli potremmo avere fortuna. Forse.