Per gli amanti dell'usato esiste la piattaforma Vinted, che in pochi anni dal suo lancio in Italia ha conquistato migliaia di utenti per vendere, scambiare e comprare oggetti principalmwente usati (vestiti, ma non solo). Inizialmente noto per capi di abbigliamento, Vinted si è ingrandito sempre di più, assumendo le caratteristiche di una piattaforma per chi vuole fare affari in generale. Eppure, oltre che presentarsi come sostenibile ed ecologico (anche se a vedere certi imballaggi da parte di chi vende non si direbbe...), pare che Vinted abbia preso una piega particolarmente offensiva (a tratti tragicomica). Non a caso, esiste una pagina su Instagram, "Nel frattempo su Vinted", che si occupa di raccogliere alcune delle frasi più divertenti e (allo stesso tempo) pesanti lette (o scritte) da chi utilizza l'app (o il sito). Ecco dunque spuntare offese personali e descrizioni pungenti (anche troppo personali) a corredo di tutta l'oggettistica messa in vendita. Un acquirente, per esempio, dopo aver tentato di concludere una vendita prima che una ragazza lo battesse sul tempo ha tuonato contro il venditore: "Ah, l'articolo è stato acquistato da una ragazza? Davvero? Ma che coincidenza! Proprio dopo che ti ho chiesto foto aggiuntive. Guarda caso, ma che fortuna. Siete dei truffatori, pensate di poter fregare la gente! Poveracci! Mi sono salvato, grazie, ho capito tutto".
In un altro caso, ecco un siparietto divertente che ha visto un utente interessato a degli stivali stringati di cuoio iniziare un monologo al limite del comico. "Devi sapere una cosa. Quando gioco al bar o in giardino, a volte devo schiacciare delle lumache". Spazio anche a confessioni spassionate sotto alcuni articoli di abbigliamento, mostrando come il tempo curi (quasi) tutte le ferite. Mentre, per il resto, ci pensa Vinted: "Quel cornuto ha reso me cornuta. Vendo tutte le schifezze che si è dimenticato a casa mia per guadagnare soldi laddove ho perso del tempo". Come se non bastassero le descrizioni sotto i capi come valvola di sfogo, ecco arrivare insulti pesanti tra gli utenti come "esplodi bastardo", o "Mi dai del folle per aver aggiunto il tuo articolo nei preferiti senza acquistare? Sei tu un folle! Ma come caz*o ti permetti?".
Per poi continuare con: "Vorrei sapere se anche tu ne hai schiacciata qualcuna con quegli stivali e se la suola ha assorbito la lumaca quando l'hai schiacciata. Grazie mille in anticipo... È un'informazione molto importante per decidere se comprare o meno questi stivaletti". Tra l'altro, uno dei post che ha ottenuto più commenti e reazioni è stato proprio uno dedicato al bracciale in vendita di una ragazza: "Bracciale del mio ex figlio di puttana. Vendo per guadagnare tutti i soldi che ho speso dando il mio tempo a quel coglione. Prima di metterlo lavatelo con la candeggina, sennò diventate merde anche voi. È di acciaio". Insomma, Vinted sembra davvero scatenare "il lato killer" che è in noi, arrivando una forma di aggressività non proprio attesa in una piattaforma di compravendita. Una situazione che sta preoccupando sempre di più i venditori e mettendo a dura prova il loro rapporto con gli acquirenti. E se Vinted si stesse lentamente avviando verso il declino? Oppure, come tutto, non fa altro che far emergere i problemi degli esseri umani?