Difficile parlare di un ragazzo che a soli 19 anni perde la vita. Ancora più difficile parlare del desiderio di sua mamma di poter riascoltare, ancora una volta, la sua voce. Soprattutto se la storia di quel ragazzo, della sua Ducati Hyper e di come la famiglia aveva metabolizzato il dolore si conosceva già bene e l'avevi già raccontata. Noi di MOW l'avevamo fatto anni fa (qui il link all'articolo) e il servizio andato in onda a LeIene qualche giorno fa è stato in qualche modo un morso al cuore.
Non esiste un termine per indicare genitori che perdono un figlio. Ci sono orfani, vedovi, ma sembra quasi che perfino la lingua italiana si rifiuti di chiamare per nome chi soffre la perdita di un figlio.
Mirko era appassionato di moto, felice quando aveva la possibilità di saltare in sella, possibilmente in compagnia degli amici; proprio un incidente, un apparentemente banale incidente in moto lo ha improvvisamente tolto all'affetto di quanti gli erano vicini, a partire proprio dai genitori.
Il papà di Mirko, come avevamo raccontato a suo tempo, ha deciso di recuperare e ricostruire con le sue mani la "maledetta" Ducati che, però, è diventata anche lo strumento che ha permesso al padre di "lasciar andare" suo figlio. Sì, perché il dolore è sempre tutto di chi resta, e ognuno supera o forse solo impara a conviverci in un modo che è il proprio. Ricostruendo per mesi in garage la moto del figlio, per esempio, oppure sperando e chiedendo di poter riascoltare ancora una volta la sua voce che dice "mamma"... chissà, forse anche solo per illudersi di poterlo salutare ancora una volta, l'ultima, sapendo stavolta che è davvero l'ultima.
La mamma di Mirko ha scritto a Le Iene proprio chiedendo se, tramite l'intelligenza artificiale, fosse possibile ricostruire e riascoltare la voce del suo adorato figlio.
E Le Iene non solo hanno accettato la sfida, ma hanno raccolto una serie di testimonianze (e di brani audio) tra gli amici per far sapere ai genitori chi era, fuori dalle mura domestiche, quel figlio di diciannove anni. Geniale? Macabro? Amorevole? Sensazionalistico? Patetico?
Noi sospendiamo il giudizio, lasciando qui il link al video. In realtà nessuno di noi sa come si reagisce di fronte al mistero (anzi, al Mistero) della vita, della morte o del dolore. Alla fine Le Iene ci sono riuscite, hanno fatto ascoltare a una mamma la voce del figlio morto ormai cinque anni fa ma, per fortuna, hanno anche deciso di lasciare questo momento privato. Noi ci limitiamo a sperare che esaudire questo desiderio abbia portato alla mamma di Mirko un po' di pace, di letizia, perché la morte fa parte della vita e se la morte non avesse senso, non ne avrebbe neanche la vita.