Per tornare in MotoGP ha fatto di tutto, compreso sottoporsi a un quarto e rischiosissimo intervento chirurgico alla spalla. Marc Marquez lo ha detto e ribadito più volte: correre in moto è la sua vita e è tutto ciò che intende fare. Lui, in estrema sintesi, non intende tradire il motorsport, ma adesso deve fare i conti con una paura che si è fatta concreta: il motorsport potrebbe tradire lui. La spalla questa volta non c’entra, la forma fisica nemmeno e non c’entrano, di fatto, nemmeno i problemi attuali della Rc213V. Il problema è dove sta andando la MotoGP.
L’otto volte campione del mondo, infatti, ha fatto in qualche modo sue alcune dichiarazioni di qualche giorno fa di Casey Stoner. L’australiano aveva ribadito che questa MotoGP non gli piace, perché ormai a fare la differenza non sono i piloti, ma l’elettronica e l’aerodinamica. Marc Marquez – che pure con Casey Stoner non ha mai avuto un rapporto idilliaco – non ha detto esattamente la stessa cosa, ma gli si è avvicinato molto. “Dopo il mio arrivo in MotoGP ho avuto modo di vedere i dati di Casey – ha detto Marquez a GPone – Phillip Island era il suo regno e mi sono ispirato molto a lui. Anche recentemente abbiamo parlato e concordo nel dire che adesso il pilota conta di meno. Prima giocavi con il corpo, adesso devi totalmente affidarti all’elettronica. Non mi piace la direzione che si sta prendendo perché ora è più la moto che il pilota a fare la differenza. Più cose vengono messe su una moto, come l'elettronica e l'aerodinamica, più diventa difficile per il pilota. Ma questa è la strada e dobbiamo adattarci al meglio".
Marc Marquez, quindi, è consapevole del fatto che dovrà adattarsi, così come è consapevole che per poter aiutare Honda a mettere a punto una RC213V che l’anno prossimo possa realmente aiutarlo a vincere un altro mondiale, dovrà sacrificare quello che resta di questa stagione. L’otto volte campione del mondo a Phillip Island potrebbe fare molto bene, ma ha già messo le mani avanti perché la priorità, adesso, non è vincere una gara: “Honda ha portato qui delle evoluzioni e dovrò lavorare molto in questo fine settimana – ha spiegato – Dovrò provare e riprovare e questo non mi preserverà per la gara, ma è bene così adesso. E’ difficile testare le cose durante un weekend di Gran Premio , soprattutto su questo circuito dove il vento è così fastidioso. Al mattino mi sentivo a mio agio, al pomeriggio ho riprovato e il risultato è stato positivo. Stanno arrivando cose nuove, che possono essere migliori o peggiori, ma bisogna provarle, anche a costo di non correre per vincere. Mi è già stato detto che in Malesia ci sarà altro materiale. Il distacco non è recuperabile dal nulla, ma dal lavoro e dalle prove in pista. Sto mettendo molta pressione sulla Honda e quando ottengo qualcosa devo provarlo”.