Gigi Dall’Igna l’ha detto pure accigliandosi un po’: “Guardate che Fabio Di Giannantonio è un campione e l’ha già più che dimostrato”. Una affermazione fatta nella sala stampa di Barcellona, alla vigilia dei test, poco prima che in quella stessa stanza si materializzasse proprio il Diggia. Niente, a stare lontano dal suo mondo non ce la fa, meno che mai adesso che tutti si sono accorti di quanto il pilota romano possa essere veloce. E pure di quanto sappia essere personaggio. Braccio fermato al petto da un vistoso tutore, viso un po’ più scavato del solito e, però, il sorriso di sempre. E pure la stessa voglia di scherzare. Tanto che quando gli chiedono cosa ha notato in questi test avendo potuto osservare tutto da fuori se ne è uscito così: “E che te ‘o vengo a di’ a te?”.
Un modo simpatico, il suo, per far capire sin da subito che avrebbe detto solo ciò che in questa fase si può dire e che più che delle moto e delle novità di casa Ducati avrebbe preferito stare sul generico. Senza, insomma, scendere nei dettagli. Una cosa, però, sulla sua nuova moto l’ha detta: “La Desmosedici GP25 è un capolavoro. Nel box quando l’ho vista questa mattina sono rimasto a bocca aperta perché è veramente un’opera d’arte, la moto più bella mai vista. Non vedo l’ora di salirci e guidarla. Rispetto alla GP23 sembra avanti di molti anni anche da un punto di vista della tecnologia”. E per esserne all’altezza ha cominciato col mettersi a nuovo anche lui, accettando di chiudere prima del tempo la stagione per sottoporsi all’intervento chirurgico al braccio e avere tutte le settimane necessarie per ritrovare la migliore condizione fisica.
“Ci vorrà un po’ – ha spiegato - Tra un paio di settimane toglierò il tutore e ricomincerò a muovere la spalla, tutto sotto lo stretto controllo di un fisioterapista. Da lì dovranno passare due mesi prima di tornare in moto”. Ecco, è qui che, pure senza dirlo esplicitamente, Fabio Di Giannantonio sembra ammiccare a una delle regine più fotografate di EICMA, la nuova Ducati Panigale V4 già guidata nella Race of Champion del WDW 2024. “Prima di salire di nuovo sulla MotoGP per i test – ha detto - guiderò una moto stradale”. Verosimilmente, quindi, proprio una nuovissima Panigale. “Solo dopo – ha poi concluso – potrò riprendere confidenza con una moto da corsa”.
Intanto, come ha dovuto fare fin qui nelle ultime settimane, continua a calarsi nei panni dello spettatore: “Hanno dato vita a uno spettacolo incredibile nelle ultime gare, l’unico rammarico è non aver potuto essere lì in mezzo”. Ci sarà, invece, già dai primi test invernali, con Di Giannantonio che buttando gli occhi negli altri box a Barcellona ha già le idee chiare sullo scenario che prenderà forma. “Credo che mai i test di fine stagione siano stati così ricchi di novità – ha concluso – vedo che tutti hanno lavorato tantissimo. Yamaha, ad esempio, ha il box pieno di moto. Penso che anche Aprilia abbia fatto un gran bel lavoro e ho notato molte cose nuove anche in KTM. Ho l’impressione, però, che Ducati abbia tirato fuori una gran motina per il 2025 e non vedo l’ora di provarla. Ci tenevo a essere qui e a stare insieme alla squadra”. L’unico marchio non citato? Honda. Quella stessa Honda da cui Di Giannantonio, per un incrocio di stelle, s’è salvato per un pelo alla fine del 2023.