La moto è italiana, ma, come era ovvio, il primo regalo Marc Marquez l’ha fatto ai giornalisti spagnoli, rilasciando una intervista in TV e una a AS.com in cui ha raccontato tutti i dettagli dell’operazione che lo ha portato in Ducati e che si è conclusa con la firma solo nella mattinata di ieri. “La verità – ha spiegato l’otto volte campione del mondo – è che ho firmato solo alle otto di questa mattina (ieri, ndr). Quindi sono un po’ stanco, perché è stata una giornata molto impegnativa e mi sono anche allenato”.
Voglia di dormire, dunque. Esattamente come Gigi Dall’Igna che nell’intervista di ieri a Sky ha spiegato di aver perso qualche notte a pensare. Un altro punto di somiglianza tra i due che conferma ciò che nell’ambiente si diceva da un pezzo (e che su MOW avevamo anticipato, raccontando anche dell’incontro “segreto” di questa estate): Marc Marquez in Ducati è ciò che Gigi Dall’Igna ha sempre voluto e tra i due il legame è già forte. “Con Gigi abbiamo sempre avuto un rapporto molto diretto e molto sincero, e sono in Ducati grazie a Gigi Dall'Igna – ha spiegato Marquez nelle interviste di ieri – Quando abbiamo iniziato a parlare, ormai tanto tempo fa, il primo paletto che ho messo è che lui fosse ancora in Ducati, altrimenti non mi sarei nemmeno seduto a parlare. Gigi è stato molto importante, il direttore d'orchestra c'è sempre stato, e nel 2017 e 2018 ho avuto contatti e siamo sempre stati molto diretti. Quella volta dissi a Gigi di non farmi offerte perché in Honda stavo andando bene e non volevo fare trattative. Quando ho una cosa chiara, scelgo quello che sento”.
Quello che ha sentito, poi, è stato guidare una Ducati. E c’è riuscito, passando per il team satellite della Gresini Racing e convincendo tutti. Ma anche mettendo sin da subito in chiaro che non avrebbe mai accettato una squadra non ufficiale diversa da quella in cui stava già. Con Marquez che, imbeccato dal giornalista, rivela anche un ulteriore particolare: Ducati ha provato a tenere sia lui che Martin proponendo un accordo secondo cui la squadra ufficiale sarebbe stata di quello dei due che sarebbe arrivato più avanti nel mondiale. Un accordo che, stando a quanto si dice, Martin avrebbe anche accettato, ma Marc Marquez ha rifiutato. “Io non ho accettato – ha spiegato – perché se devi guadagnartelo in pista devi avere le stesse armi e io adesso non le ho. Ma non è una scusa e sto dimostrando che posso essere competitivo. Un'altra cosa è che avevo ben chiaro che non avrei cambiato da una squadra satellite all'altra. E terzo punto: gli atleti non solo hanno contratti sportivi ma ce ne sono altri con sponsor che mi hanno seguito per tutta la carriera e non aspettano la fine del mondiale per definire le loro strategie e i loro budget. Era irrealizzabile”.
Ciò che invece per Marc Marquez è più che realizzabile, ora che avrà tra le mani la Desmosedici del team ufficiale, è vincere il titolo mondiale, mentre per tornare sul gradino più alto del podio l’obiettivo è riuscirci in questa stagione, anche per fare un regalo alla famiglia Gresini. “La mia sessantesima vittoria sta diventando come la trentatreesima di Fernando Alonso: si fa aspettare. Ma arriverà”. Quello che non è ancora arrivato, invece, è un colpo di telefono da parte di Pecco Bagnaia, con Marquez che risponde così alla domanda diretta sulla telefonata o meno del tre volte campione del mondo. “No, no. Ma mi ha chiamato l'amministratore delegato della Ducati, Claudio Domenicali, e mi ha fatto i complimenti”. Qualche parola, infine, Marc Marquez l’ha spesa anche per Jorge Martin, che ha girato i tacchi annunciando l’accordo con Aprilia prima di dover subire anche lo smacco pubblico di non essere stato il prescelto. “Questa è la vita, è lo sport – ha seraficamente concluso l’otto volte campione del mondo - Non sono contento quando un pilota resta senza moto. Nelle professioni bisogna essere egoisti in molti casi, perché tutti vogliono il meglio. E il meglio è la moto tutta rossa, la Ducati. Sicuramente hanno influito nella scelta molti fattori, ma la carta che pesa di più è la pista e gli ingegneri Ducati, da quello che mi hanno detto, stanno guardando la mia progressione con la moto 2023 e ha pesato molto di più rispetto al resto”.