“I soldi non sono tutto. Sono sicuramente importanti, ma altre cose lo sono di più”. Lo ha detto Fabio Quartararo in una recente intervista e quelle poche parole possono prestarsi a ben più di una interpretazione. Cominciando, però, da quella più seria e realistica, l’affermazione dell’ex campione del mondo potrebbe non significare molto di più di ciò che significa. Ossia che Fabio Quartararo sta valutando cosa fare nel suo futuro e che Yamaha, per trattenerlo, potrebbe alzare ulteriormente il suo ingaggio, facendolo arrivare a cifre faraoniche rispetto al livello attuale degli stipendi dei piloti della MotoGP. Il francese, però, ha sempre detto che ciò che per lui conta di più è essere nella condizione di poter vincere e, quindi, la sua affermazione sull’importanza del denaro è perfettamente coerente ripetto a ciò che ha sempre detto di aspettarsi da Yamaha.
C’è, però, anche una interpretazione ironica. Ma magari a buttarla a ridere si finisce per dire la verità. E Fabio Quartararo potrebbe essersi, di fatto, messo in saldo. Mandando con quelle parole un chiaro messaggio a Ducati. E’ noto, infatti, che quelli di Borgo Panigale sono già in esubero di piloti e che selle libere di una qualche Desmosedici non ci sono. Uno dei piloti migliori non ha, quindi, alcuna possibilità di salire sulla moto migliore. A meno che con un colpo di coda non riesca a far sapere a Ducati di essere a disposizione anche gratis. O quasi. Sia inteso, è l’interpretazione ironica, ma potrebbe essere estesa anche a quei marchi che invece a Fabio Quartararo sono interessati davvero: Aprilia e KTM. Lì, chiaramente, non ci andrebbe gratis o procurandosi sponsor suoi, ma i primi argomenti di cui vorrebbe parlare su un eventuale tavolo di trattativa non sono i soldi.
Che poi è esattamente quello che ha detto subito dopo quelle parole riprese da una intervista di Sky: “Stiamo parlando con molte persone, voglio un progetto che mi piaccia e mi permetta di arrivare dove voglio. Dovrò prendere una decisione a breve”. Una frase, questa, che lo scorso anno ha pronunciato fino alla sfinimento anche Marc Marquez, prima di fare quello che oggi anche Quartararo dice di essere disposto a fare: rinunciare a qualcosa in termini economici per una moto che valorizzi realmente il suo talento.
Quella moto, almeno per adesso, non è la Yamaha. E ha dovuto rendersene in qualche modo conto anche Alex Rins. E’ chiaro che il nuovo arrivato ha più entusiasmo e probabilmente, al contrario di Fabio Quartararo (che ormai le ha provate già tutte), sente di poter esplorare altre strade per migliorare le performance della M1. Cominciando, però, proprio dal prendere le distanze da Fabio Quartararo. Che non significa che tra i due c’è una qualche frizione, ma che semplicemente Rins ha iniziato a lavorare su set up diversi da quelli del francese, utilizzati quasi in copia sia a Losail che in Portogallo. Anche perché per Rins adesso arriva una pista decisamente amica. “Fino a ora – ha spiegato lo spagnolo – ci siamo basati sui setting di Fabio, ma ho capito che devo fare qualcosa di diverso sulla moto, perché anche in Portogallo ho avuto problemi simili a quelli della gara del Qatar. Ho sofferto molto con l'anteriore in fase di rilascio e di apertura del gas. Faccio fatica a farla girare".