Amareggiato? Sì. Deluso? Pure. Arreso? Non ci pensa nemmeno. Massimo Rivola non nasconde nessuna delle emozioni con cui s’è inevitabilmente ritrovato a fare i conti negli ultimi giorni, quando, proprio a un passo dal salire sull’aereo che l’avrebbe portato a Buriram, ha saputo dell’incidente capitato a Jorge Martin in allenamento. E’ da abbastanza tempo nelle corse e ha abbastanza esperienze sulla schiena da sapere che contro i momenti in cui la sfortuna si mette di punta c’è poco da fare, poco da ribellarsi e che la soluzione, come sempre, è quella di lavorare ancora e di più. Senza stare neanche troppo a cercare di capire, analizzare, approfondire, perché significherebbe solo rendere più pesante quel senso di frustrazione con cui inevitabilmente si fa i conti.
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Il CEO di Aprilia lo ha spiegato anche nella sala stampa di Buriram, rispondendo a Simon Patterson e lasciando intendere che la grande domanda, adesso, non è quando rientrerà Jorge Martin. “Voglio essere sincero – ha ammesso – non ne so molto dell’infortunio e dei tempi di rientro”. Non è, chiaramente, una forma di menefreghismo o di resa, ma semplicemente la presa d’atto che sapere, in questa fase, non cambierebbe le cose. Visto che l’unica certezza è e deve essere che “Jorge Martin rientrerà appena starà bene”. E’ ciò che conta e è ciò per cui il pilota, con il pieno sostegno di Aprilia, ha già iniziato a fare dalla stanza della Clinica Dexeus di Barcellona in cui resterà ricoverato fino a oggi. “È ancora tutto troppo fresco – aggiunge Rivola - Tornerà quando sarà di nuovo in salute. Oggi forse non sono molto ottimista, ma credo che dovremo prenderla giorno per giorno. Anche se dobbiamo pensare alla prossima gara, non credo che ce la farà. Ora abbiamo due o tre settimane per vedere come si riprenderà”. Il CEO di Aprilia, quindi, conferma quanto già anticipato a livello di sensazione personale dal responsabile della comunicazione di Aprilia, Antonio Boselli, che parlando coi media italiani ha spiegato che difficilmente si vedrà il campione del mondo in gara nel prossimo appuntamento della MotoGP, in Argentina.
L’infortunio è serio e, come spiegato anche ieri, bisognerà valutare giorno per giorno i tempi di recupero (che potrebbero andare dalle sei alle addirittura dieci settimane). Nel frattempo Aprilia continuerà a lavorare, anche se è chiaro che quello che è successo è stato un duro colpo per tutti. “Naturalmente questo inizio così sfortunato cambia un po' l'obiettivo e l'umore – ha spiegato ancora Rivola - Ma da oggi in poi dovremo concentrarci molto su quello che ci aspetta questo fine settimana. Poi torneremo a parlare delle condizioni di Jorge da lunedì. Resteremo in contatto ogni giorno e valuteremo la scelta migliore: non vogliamo correre rischi troppo presto e vogliamo riaverlo con noi in ottima forma. Ha fatto un solo giro con la moto del 2025 ed è caduto alla curva 1, poi ha fatto un altro giro ed è caduto alla curva 2. Quindi il suo tempo di guida su questa moto è pari a zero, mentre tutti gli altri hanno già percorso in media 2500 chilometri, più la prima gara. Nei primi due appuntamenti ogni pilota percorrerà 1200 chilometri in più, quindi è indietro di circa 4000 chilometri. Non sarà facile. Non è un inizio facile. Cercheremo di capire se potrà macinare un po’ d’asfalto quando starà meglio”.
Intanto, a tenere alto l’umore dovranno pensarci Lorenzo Savadori, che continuerà a portare avanti il lavoro di sviluppo sulla RS-GP anche in gara, e Marco Bezzecchi, che a questo punto è il pilota di riferimento nel box della squadra italiana. Dopo i test invernali e le buone cose mostrate anche a livello di feeling con la moto le aspettative sono importanti, ma senza alcuna particolare pressione. “Abbiamo visto Marco in ottima forma – ha concluso Rivola - e, a dire il vero, ho grandi aspettative nei suoi confronti: ha ottenuto ottimi risultati nei test. Un minimo di pressione magari c'è, ma non lo vedo affatto sotto pressione. È quel tipo di adrenalina che piace e aiuta. Anch'io sono molto ottimista rispetto a Marco”.
Un entusiasmo che lo stesso pilota italiano ha voluto confermare alla vigilia della prima giornata di lavoro vero del primo GP di stagione. “Sono contento del lavoro svolto e del mio adattamento, che è andato piuttosto bene – ha dichiarato il Bez - Sono soddisfatto perché abbiamo sviluppato tante cose e preso decisioni importanti su tutto il pacchetto. Buriram è una pista che mi piace molto, mi sono sempre divertito e mi sono trovato bene, anche l’atmosfera è fantastica con tanti tifosi. Non vedo l’ora d’iniziare questa nuova avventura e di tornare a gareggiare. Un grande in bocca al lupo per Jorge, sperando possa tornare il prima possibile”.