Dal RedBull Ring è andato via con “un gran dolore al petto”. Sì, le parole di Pedro Acosta dopo il difficile weekend difficile dell’Austria sono state esattamente queste, con il giovanissimo fenomeno spagnolo che ha evitato di prendersela con la sua moto e con KTM, senza però nascondere di essere profondamente deluso. I risultati non arrivano più, i numeri pazzeschi di inizio stagione non riescono e, ora, ci sono anche le nubi nerissime che parlano di una grande crisi per il marchio austriaco, che riguarda il mercato, ma che potrebbe riflettersi anche nel racing.
Non un momento facile, quindi, per un debuttante che probabilmente ha anche dovuto fare i conti con pressione e aspettative, come ha spiegato anche Valentino Rossi ospite di Sky durante il fine settimana del RedBull Ring. Secondo il 46 il talento di Pedro Acosta non è in discussione, ma il calo di smalto potrebbe essere addebitabile, oltre a questioni meramente tecniche, anche alle prime cadute del giovane spagnolo con la MotoGP. Ci si fa più male e corpo e mente inevitabilmente ne risentono, con Rossi che s’è comunque detto convinto che non ci vorrà molto prima di tornare a vedere il vero Pedro Acosta.
L’ex campione del mondo di Moto3 e Moto2 e oggi pilota GasGas, però, in una recente intervista a motorsport.com sembra aver voluto rispondere a distanza proprio al suo idolo Valentino Rossi. Spiegando che “la paura”, o comunque le conseguenze delle cadute, c’entrano poco o niente con il brutto momento. Acosta vuole, piuttosto, ostentare tranquillità e far passare per normale anche ciò che normale non è dopo l’inizio di stagione vivacissimo di cui si era reso protagonista nelle prime gare del 2024. “Stiamo commettendo molti errori – ha ammesso – ma meglio farli tutti adesso così da avere una situazione di maggiore esperienza nel 2025. Preferisco quest'anno fare tutti gli errori necessari e essere poi a Valencia a novembre con la mia nuova tuta e la mia nuova moto con la certezza di avere tutto per essere là davanti. Ci stiamo preparando molto quest'anno per non commettere errori nel 2025”.
E’ sicuramente un modo per metabolizzare le cose negative, ma probabilmente è anche una scelta di comunicazione per non dare troppo a vedere che l’insofferenza c’è e comincia a essere tanta. “Mi manca l’esperienza e devo solo farne – ha concluso – Non solo per quanto riguarda le situazioni di gara, ma anche per quanto riguarda lo sviluppo e il lavoro che si fa nel box. A volte provo cose nuove e sono gli ingegneri a dirmi su cosa devo concentrarmi. Capita pure che provando tante cose arriva il momento in cui mi perdo, sia perché sbaglio o cado, sia per altre ragioni più tecniche. Anche nel 2022 mi sono trovato in questa situazione e ho commesso tanti errori, poi tutto si è stabilizzato e nel 2023 ho vinto il titolo in Moto2. C’è solo da avere pazienza”.