Non è stato il prescelto, ma, almeno per adesso, è il più veloce. Alex Rins, dopo il clamoroso addio di Suzuki, si è accasato in Honda, ma sulla sponda del team privato di Lucio Cecchinello, perché Alberto Puig e i vertici della casa giapponese gli hanno preferito (giustamente, visto il mondiale vinto nel 2020) il suo ex compagno di squadra Joan Mir. E’ così che funzionano le corse e non è una novità che chi ha vinto di più venga scelto per primo. Alex Rins ne è consapevole e ha sposato senza fiatare la causa del Team LCR, contando anche sulla garanzia che la sua moto sarà uguale a quella degli ufficiali.
E’ con queste premesse che è salito per la prima volta, alla fine della scorsa stagione, sulla RC213V a Valencia e poi, all’inizio di questo, a Sepang per i primi test invernali. Giornate che sono servite per prendere le misure e per studiare i comportamenti di una moto molto diversa dalla Suzuki, visto il motore a V, ma anche per conoscere meglio la squadra e provare a capire dove si potrà arrivare. Poi, nella confusione generale di casa Honda, Alex Rins è tornato al lavoro in Portogallo. E, mentre tutti si chiedevano di Marc Marquez, ha fatto quello che nessuno si aspettava: mettere nel sacco il miglior passo gara tra i piloti della RC213V. Non che sia un risultato entusiasmante, visto che Ducati e Aprilia sono lontanissime, ma è comunque un segnale per tutti.
“Siamo ancora lontani dai tempi migliori – ha detto Rins - E so che abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma stiamo lavorando e anche il nuovo telaio provato a Portimao a me è piaciuto”. Un telaio che, invece, non è piaciuto affatto a Marc Marquez, tanto che Honda avrebbe commissionato a Kalex la realizzazione di uno nuovo da portare in pista già a maggio, nei test previsti a Jerez dopo il GP di Spagna (lo abbiamo raccontato qui). Rins, quindi, viaggia in direzione opposta e aggiunge: “Io mi sono trovato bene, pensavo di fare più fatica ad adattarmi alla Honda, venendo dal motore in linea della Suzuki. Sono più preparato di quanto mi aspettassi, anche se lo sforzo fisico con questa moto è maggiore”.
Per Alex Rins si tratta solo di capire meglio la moto e continuare a lavorare, con lo spagnolo che sembra aver deciso di volersi tenere fuori dalle tante polemiche sulla casa giapponese, che in qualche modo sono alimentate – anche se in maniera celata – dagli altri piloti del marchio. “Sul passo gara sono più veloce di Marc Marquez e di Joan Mir – ha concluso – I test di Portimao hanno detto questo, ma chiaramente significa poco e sicuramente facciamo cose diverse, quindi guarderò i loro dati per capire se e come posso migliorare ulteriormente. Sono totalmente concentrato sul mio lavoro, consapevole che siamo lontani dai migliori tempi, ma questo non mi scoraggia. Il nostro lavoro darà i suoi frutti. Abbiamo fatto una simulazione di gara sprint sia a Sepang che a Portimao. In Portogallo ero più vicino alle prime posizioni: abbiamo fatto un passo avanti e avere pezzi nuovi mi ha aiutato a capire la nostra situazione attuale. Non siamo messi così male”.