Che la fase di adattamento di Marc Marquez in Ducati sia conclusa e archiviata lo abbiamo definitivamente capito a Jerez. Il 93, d'altro canto, non ha fatto nulla per nascondersi: l'ha dichiarato in conferenza stampa ("L'adattamento alla Desmosedici è finito"), l'ha discretamente dimostrato in pista assaltando una vittoria che Pecco Bagnaia ha difeso con i canini, l'ha palesato soprattutto nel post gara, attraverso una serie di scene e dialoghi che sono stati svelati solamente ieri al grande pubblico, con la tradizionale pubblicazione sui canali ufficiali della MotoGP di "Unseen", video rubrica in cui telecamere e microfoni di Dorna si intrufolano nei box ignorando le saracinesche abbassate e rubando momenti succulenti del dietro le quinte della top class.
Marc Marquez che riscrive il ritornello di "Sarà Perché Ti Amo" dei Ricchi e Poveri ("È un'emozione che cresce piano piano/ Siamo Gresini/ Creato con il cuore/ E chi non salta / Non è di questa squadra"), che aspetta il fratello Alex per intonare il coro ("Questo è il momento giusto per farlo, se uno fa podio e l'altro cade non va bene, ce l'avevo pronto ad Austin ma al posto della canzona sono uscito io") e che scatena le risate e l'esaltazione di un Team Gresini unito e scatenato, è un otto volte campione del mondo che in azzurro sembra aver trovato una seconda, esplosiva, giovinezza. Marc ad un certo punto, tra un coro e l'altro (In Gresini italiano e spagnolo si mescolano, dopo i Ricchi e Poveri si passa a Bongo Botrako, con la squadra di Faenza che canta "Todo los días sale el sol, chipirón"), si collega in videochiamata con Michele Masini senza più freni inibitori: "Masini! Chi è il nonno adesso?!" - esclama il catalano divertito, facendo probabilmente riferimento ad una presa in giro pregressa, condivisa con il Direttore Sportivo del Team di Nadia Padovani. Lei, il capo, che intanto balla, salta, canta e sembra comprensibilmente entusiasta di vedere una particolare proprietà commutativa ormai certificata: in Gresini possono cambiare i piloti, ma l'atmosfera famigliare, le ambizioni e i risultati continuano a migliorare. "Bravo, bravi, grazie!", ripete Nadia ai fratelli Marquez, prima di rivolgersi solamente a Marc: "Dopo il primo duello con Pecco, ho pensato 'stai lì, stai lì secondo, che per oggi va bene!' ".
Va bene il secondo posto a Jerez, festeggiato da Marc quasi come se fosse una vittoria. Va bene anche perché la classifica tutto sommato rimane corta: "Solo 32 punti da Martín?" - chiede il 93 stupito al suo entourage, che al parco chiuso conferma. "Cavolo non male - osserva Marc - considerando l'inizio di m***a che abbiamo avuto!". A questo punto gli uomini in azzurro lo incitano, Marquez ricambia con una grinta che dice tanto del pilota che vedremo nelle prossime gare: "Andiamo alla fo***ta guerra!". Gigi Dall'Igna nel mentre si fa largo tra le casacche targate Gresini e tende la mano a Marquez, per finalizzare una stretta che somiglia decisamente ad uno scambio denso di ammirazione e rispetto reciproco. Da un lato sembra che Marc sia coinvolto come non mai nell'ambiente Gresini; se fosse per lui, per la serenità riflessa nei suoi occhi, resterebbe a vita nel Team di Nadia. Dall'altro però la Ducati rossa ufficiale chiama e fa gola, come si evidenzia in un botta e risposta rilassato tra Marc ed il suo capotecnico Frankie Carchedi: "Quando ho possato Bezzecchi andavo sempre meglio, staccavo sempre più forte. Ho rischiato di cadere alla 8 perché c'era ancora una chiazza umida". "Adesso hai qualcosa della moto ufficiale sulla tuta" - inclaza ironico Carchedi, riferendosi al contatto con Pecco Bagnaia: "Se non avessi alzato la moto - racconta Marc - avrei fatto highside. Comunque Martín e Pecco ne hanno di più sul diritto, noi eravamo più veloci della GP23 di Bezzecchi".
Mentre i vantaggi e la competitività della Desmosedici più aggiornata attirano Marquez, l'attrazione e la sintonia con i vertici di Borgo Panigale crescono di pari passo. Dopo festeggiamenti nei box, Marc incontra Tardozzi in pitlane e non perde occasione per buttarla sul ridere: "Mi devi pagare una tuta, poi Nadia ti manda la fattura!". Davide ride, comincia a rispondere con pacatezza mentre stringe a sé l'otto volte campione del mondo: "Che gara Marc, congratulazioni, avete fatto uno spettacolo pazzesco". Il 93 ringrazia, poi precisa: "Sai che se sono lì ci provo". "Ma va, non lo avevo capito!" - ghigna Tardozzi, che sul finale affonda: "La gente mi chiedeva se tu fossi contento. 'Col c***o che è contento', pensavo io". Marc scoppia a ridere, gongola e dondola in un'espressione d'assenso. Ancora non sappiamo se nel 2025 lo vedremo in rosso, ma un certezza è ormai dietro l'angolo: si diceva che nel 2025 sarebbe potuto tornare in Honda. Eppure Marc Marquez non smette più di innamorarsi del Team Gresini e della Ducati. La loro storia è solamente all'inizio.