Un comunicato congiunto di FIM, IRTA e Dorna annuncia ufficialmente che il Gran Premio del Kazakistan è stato rinviato a data da destinarsi. "Condizioni meteorologiche senza precedenti hanno provocato inondazioni in tutta l’Asia centrale, provocando un’emergenza nazionale in Kazakistan e costringendo gran parte della popolazione a sfollare. Non sarebbe responsabile per la MotoGP aggiungere ulteriori oneri alle autorità o ai servizi mentre lavorano per aiutare le decine di migliaia di persone colpite in tutto il Paese. Il Sokol International Racetrack non ospiterà quindi la MotoGP nelle date precedentemente annunciate, ed eventuali ulteriori aggiornamenti verranno pubblicati una volta confermati. Come nostra massima priorità, la MotoGP invia le nostre condoglianze e il nostro sostegno al popolo del Kazakistan e a tutte le persone colpite dalle inondazioni in Asia centrale. Ci auguriamo che la nazione, la regione e le comunità colpite possano riprendersi il più presto possibile".
Il calendario di quest'anno ha già visto saltare la tappa sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina, data la calamità naturale che ha colpito il Kazakistan anche le gare del 14-16 giugno sono ufficialmente rimandate. Un ingresso tormentato quello del circuito kazako, visto che l'anno scorso non è stato inserito in calendario perché le strutture non erano ancora completate, ora l'alluvione. A inizio stagione il boss Carmelo Ezpeleta aveva annunciato che, nel caso fosse saltato il GP del Kazakistan, non sarebbe stato rimandato ma soppresso. Il riferimento era a un eventuale ritardo nell'implementazione delle infrastrutture, in questo caso la motivazione è diversa ma ci sembra di capire che sarà più facile che la data venga eliminata piuttosto che rimandata. In questo modo il calendario vedrebbe ben 10 appuntamenti consecutivi su suolo europeo (contando Jerez che si è già svolto) fino al GP di San Marino il 6-8 settembre.