Uno dei momenti più apprezzati dai fan dell’episodio finale di “Grill the grid” è stato quando a rispondere al quiz sui vincitori del mondiale F1 dal 1950 in poi è toccato a Mick Schumacher: le ragioni le possiamo immaginare, il figlio del 7 volte campione del mondo, dopo aver detto che avrebbe provato a ricordarli tutti per arrivare alle vittorie del padre, nel momento in cui ha dovuto elencare i vincitori. Prima delle stagioni 1994 e 1995, e poi la sequenza dal 2000 al 2004 (che ha visto Michael protagonista indiscusso) si lascia andare a un orgoglioso “Mydadmydadmydadmydadmydad”.
Il giovane Schumacher, che vedremo anche nel documentario dedicato al padre prodotto da Netflix in uscita il prossimo 15 settembre, in questi giorni è stato protagonista anche di un botta e risposta con il team principal della Hass, Steiner.
Per chi non lo sapesse, dopo aver vinto il campionato di F3 nel 2018 e poi di F2 nel 2020, dal 2021 Mick è uno dei due piloti della scuderia Haas.
Il tedesco era stato accusato prima della pausa estiva da Günther di commettere troppi errori al volante della vettura “Mick Schumacher ha avuto troppi incidenti nelle ultime gare: abbiamo raggiunto il punto in cui è troppo”.
Il numero 47 ha però sottolineato come questo sia un aspetto da considerare quando si assumono piloti giovani: perché, se da un lato si risparmia sull’ingaggio, dall'altro bisogna mettere in conto che potrebbero commettere qualche errore in più.
“Io capisco che la squadra abbia un budget da gestire fino all'ultimo euro, ma questo non dovrebbe limitare i piloti…”
Per poi concludere dicendo: “Spero che possiamo avere weekend ancora migliori nella seconda metà della stagione. Mi dispiace per Günther, ma deve accettare weekend che saranno anche peggiori”.