image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Myers, Danilović e quella Bologna distrutta dalla rivalità che finalmente può fare pace. Signori, questa intervista è un tributo alla storia del basket [VIDEO]

  • di Valerio Moggia Valerio Moggia

29 maggio 2025

Acerrimi rivali in campo, grandissimi amici 25 anni dopo. Stiamo parlando di Carlton Myers e di Saša Danilović, le due opposte icone della Bologna cestistica degli anni Novanta, ritrovatisi davanti alle telecamere per raccontare il proprio rapporto in un'intervista in cui c'è tutta l'essenza della pallacanestro

di Valerio Moggia Valerio Moggia

“Ci sono due tipi di sportivi - spiega Carlton Myers - quelli che amano la vittoria, cioè lui, e quelli che odiano la sconfitta, ovvero io". E l'altro: “Tutti odiano la sconfitta. È successo anche a me, un paio di volte”.  A scherzare, di rimando, è Sasha Danilović. Perché dopo anni di sfide epiche che hanno acceso il basket italiano, oggi i due ex campioni si affrontano soprattutto con battute e frecciatine amichevoli.

Hanno praticamente la stessa età - 54 anni Myers e 55 Danilović - e hanno incarnato l’epoca d’oro della pallacanestro a Bologna. Carlton Myers, padre caraibico e madre italiana, era arrivato alla Fortitudo nel 1995, dopo le ottime cose fatte vedere a Rimini e a Pesaro (con cui nel 1994 aveva vinto il titolo di MVP della Serie A). Danilović, serbo di Sarajevo formatosi al leggendario Partizan, era alla Virtus già dal 1992, ma quando Myers approdò a Bologna aveva fatto il salto oltre oceano, approdando nella NBA. Nel 1997, dopo aver giocato con Miami Heat e Dallas Mavericks, era infine tornato in Italia, e lì è nata la loro grande rivalità.

https://mowmag.com/?nl=1

Tre anni di battaglie che hanno consolidato la fama di Bologna come la città del basket italiano. Anche se con la Virtus più avanti rispetto alla Fortitudo: tre titoli vinti con Danilović tra il 1992 e il 1995, più un quarto nel 1998, nello stesso anno in cui arrivò anche la conquista della Coppa dei Campioni, seguita nel 1999 dalla Coppa Italia. Per Myers e la sua Fortitudo, invece, ci furono “solo” il campionato vinto nel 2000 e la Coppa Italia del 1998.

“L’amicizia tra noi non c’è sempre stata, ma c’è stato il rispetto. Era difficile, per atleti come noi, essere davvero amici in questo contesto”, dice Myers nell’intervista, parlando delle pressioni che si vivevano in città in quel periodo. È Danilović a raccontare come il rapporto tra di loro sia cresciuto dopo il termine delle rispettive carriere. Nel 2010, quando Myers, all’epoca 39enne, aveva deciso di appendere gli scarpini al chiodo, telefonò al rivale, parlandogli dei suoi dubbi e chiedendogli un’opinione. Il campione serbo, dal canto suo, aveva già lasciato il basket da dieci anni, diventando subito presidente del Partizan di Belgrado. “È lì che è cresciuta la nostra amicizia” commenta Danilović.

20250529 181416871 1355
Carlton Myers e Sasha Danilovic.

Com’è immaginabile, è complicato per dei grandi atleti di due squadre avversarie e addirittura della stessa città avere un rapporto interpersonale veramente fraterno, anche solo per come questo potrebbe essere percepito dai tifosi. I due ex cestisti spiegano infatti quanto fosse difficile per loro, che erano le due stelle di Fortitudo e Virtus, vivere Bologna in quegli anni, al punto che Danilović ha rivelato che lui non usciva praticamente mai di casa.

Una pressione che aveva aspetti negativi, ma ovviamente anche molti positivi, concordano Myers e Danilović: non a caso erano campioni amati dal pubblico, ben pagati e idolatrati dai media. “Se io avessi giocato a Roma e lui a Trento, - prosegue l’ex guardia della Fortitudo - non saremmo mai stati ricordati come lo siamo oggi. Il contesto in cui abbiamo giocato ha contribuito a questa rivalità”.

Carlton Myres e Sasha Danilovic
Carlton Myers e Sasha Danilovic.

Ma le differenze tra loro non sono mai state dovute unicamente ai colori che indossavano, bensì anche alle esperienze di vita e al loro modo di stare in campo. Myers ha iniziato a giocare a pallacanestro relativamente tardi, dedicandosi ad allenamenti solitari per migliorare il proprio tiro a canestro, e sviluppando così uno stile di gioco molto individuale e portato alla finalizzazione. “Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori eccezionali, alla Virtus, al Partizan e anche nella Jugoslavia. - spiega, per contro, Danilović - Mi hanno insegnato che è importante non solo fare canestro, ma anche la buona difesa, un buon assist.”

Dal loro dialogo emerge dunque anche la dimensione più sportiva della loro relazione, e il modo in cui questa ne ha influenzato la rispettive crescite come atleti e come persone. Se Danilović rivela infatti di avere sempre invidiato a Myers di essere stato portabandiera del proprio paese ai Giochi Olimpici (è successo a Sydney 2000), l’ex Fortitudo riconosce proprio le qualità del serbo di interagire con gli altri giocatori. “Capiva quando era il momento di gratificare i compagni. In una partita punto a punto, se uno sbagliava un canestro lui lo incoraggiava: io questo non sono mai riuscito a capirlo. - confessa Myers - Però se stavano sopra di 20 e un compagno sbagliava, allora lo massacrava.”

https://mowmag.com/?nl=1

More

EPPUR SI MUOVE! Questa Ferrari è attaccata a Red Bull e Mercedes in classifica. Miracolo Hamilton-Leclerc? Non solo. E la direttiva sulle ali…

di Luca Vaccaro Luca Vaccaro

Formula 1

EPPUR SI MUOVE! Questa Ferrari è attaccata a Red Bull e Mercedes in classifica. Miracolo Hamilton-Leclerc? Non solo. E la direttiva sulle ali…

Aprilia, l'arte del ricucire e la versione di Jorge Martin: ecco la lettera aperta con cui Martinator ha provato a spiegare le sue ragioni

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

MotoGP

Aprilia, l'arte del ricucire e la versione di Jorge Martin: ecco la lettera aperta con cui Martinator ha provato a spiegare le sue ragioni

IL CALCIO CHE AMIAMO è in uno striscione dei tifosi del Crystal Palace dedicato ai fratellini che esultavano con il padre morto di cancro

di Andrea Spadoni Andrea Spadoni

Calcio

IL CALCIO CHE AMIAMO è in uno striscione dei tifosi del Crystal Palace dedicato ai fratellini che esultavano con il padre morto di cancro

Tag

  • Basket

Top Stories

  • IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios

    di Giulia Sorrentino

    IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios
  • Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più

    di Tommaso Maresca

    Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più
  • SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?

    di Giulia Sorrentino

    SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?
  • La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen

    di Alice Cecchi

    La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen
  • La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”

    di Emanuele Pieroni

    La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”
  • Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

    di Giulia Sorrentino

    Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

di Valerio Moggia Valerio Moggia

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

È di Sinner l'ULTIMO TANGO A PARIGI CON GASQUET: vittoria facile per Jannik, addio difficile per Richard. Le lacrime, gli applausi e le parole del numero uno del tennis per il nuovo grande ex

di Giulia Sorrentino

È di Sinner l'ULTIMO TANGO A PARIGI CON GASQUET: vittoria facile per Jannik, addio difficile per Richard. Le lacrime, gli applausi e le parole del numero uno del tennis per il nuovo grande ex
Next Next

È di Sinner l'ULTIMO TANGO A PARIGI CON GASQUET: vittoria facile...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy