Vincere almeno un altro titolo mondiale nel prossimo biennio, per arrivare al fatidico “nove” che è di Valentino Rossi e poi provarci ancora nei tre anni successivi. Marc Marquez non ha scritto la classica letterina a Babbo Natale, ma ha parlato chiarissimo su quali siano i suoi desideri: “Arrivare al 2027 con nove titoli mondiali e riuscire a essere un pilota nei prossimi 5 anni”. No, non cita l’altro che ne ha vinti nove e che ha superato i 40 anni giocandosela con i ventenni, ma l’obiettivo è quello lì. Solo che Marc Marquez è anche consapevole che c’è tutta una generazione di nuovi fenomeni che gli venderà carissima la pelle, perché altre al compagno di squadra Pecco Bagnaia e a Jorge Martin, protagonisti di questo 2024, sono tanti, a cominciare da Fabio Quartararo, quelli che nel 2025 cercheranno una resurrezione sportiva.
Tra questi, manco a dirlo, ci sarà il fratello Alex. Uno che dopo l’incubo Honda in MotoGP ha trovato nel Team Gresini la famiglia perfetta e che nel 2024 s’è inevitabilmente ritrovato a fare i conti con quel gigante di suo fratello nel box. Ma che adesso è pronto a rimettersi sulla “sedia del primo pilota” per dimostrare di meritare la Classe Regina dopo i titoli mondiali vinti nelle categorie minori. L’obiettivo per Alex non è chiaramente quello di vincere un mondiale, visto che comunque avrà a disposizione una Desmosedici GP24, ma piazzarsi regolarmente tra i migliori proprio come ha fatto il fratello in questo 2024, per arrivare a convincere Gigi Dall’Igna che anche lui merita la moto ufficiale. “Prima di tutto – ha detto – sarà importante battere il mio compagno di squadra. E’ chiaro che Fermin è un esordiente e che quindi io senta il dovere di fare meglio di lui”.
Alex Marquez ha spiegato anche perché nella stagione che si è appena conclusa la Desmosedici GP23 è sembrata meno performante rispetto, appunto, al 2023 e come quasi tutti gli altri piloti Ducati ha puntato il dito verso le nuove gomme Michelin. Che hanno sì garantito performance migliori rispetto al passato, ma non su una moto con cui, invece, non si sono mai sposate alla perfezione. E, a proposito di perfezione, Alex Marquez ha pure rivelato che la GP25 provata dal fratello e da Bagnaia in verità non ha convinto in pieno i due del Team Lenovo. “Marc ha detto che è sicuramente meglio della GP23 – ha concluso – Ma sia lui che Pecco hanno detto che c’è ancora qualcosa da migliorare, qualcosa di strano che hanno avvertito entrambi in quella moto. Magari sarà meglio per noi, no? (ride, ndr)”.
E’ chiaro che, come ogni fratello minore, l’idea di rifilargli un dispetto gli garba e non poco, con Alex Marquez che in un’altra intervista ha anche dichiarato: “Marc è mio fratello: gli voglio bene e faccio il tifo per lui, ma non è il mio idolo. Il mio idolo era e resta Dani Pedrosa. Marc comunque è un riferimento perché vedi che tutto ciò che ha ottenuto non è stata una coincidenza. Non è solo per il talento, ma dietro c'è un duro lavoro, quindi lo direi come un riferimento esemplare di come fare bene le cose”.