“Qua a Aragon non è la prima volta che Marc Marquez chiude con distacchi importanti. Anzi, mi sembra che in passato, quando era con Honda, siano stati ancora più significativi. Certo, non è bello, ma è così. Per lui è normale, non lo è per noi”. Marco Bezzecchi chiude il media scrum del venerdì di Aragon con la solita battuta e un bel sorriso. Segno che l’undicesimo posto di oggi, che lo ha costretto fuori dalla Q2, non ha lasciato le stesse espressioni accigliate di altre volte e che le sensazioni avute in pista raccontano, piuttosto, un risultato bugiardo. E, in barba alla scaramanzia, lo dice pure: “Anche a Silverstone partivo undicesimo”. E poi sappiamo tutti come è andata, con la prima vittoria di Aprilia in questo 2025 e un entusiasmo ne box che è raddoppiato. Certo, Aragon non è Silverstone e qualche problemino con la RS-GP c’è stato, ma è l’atteggiamento che è diverso, con Bezzecchi che arriva quasi a dire che un quarto d’ora di lavoro in più potrebbe rivelarsi un tesoro prezioso.

“Il bilancio di giornata? Bene direi – ha spiegato il pilota romagnolo - il passo non è male e con la media mi sono trovato bene. Con la soft, invece, ho sofferto nel finale, ma questa è una cosa che è successa anche a Silverstone. Qui un po’ di più in verità, infatti ho commesso qualche errore e non sono riuscito ad essere pulito. Nella sfortuna, la fortuna è quella di passare dal Q1, dove ci sarà un po’ più di tempo per fare del lavoro. Ovviamente ci sono anche aspetti positivi”.
E’ mancato il giro secco, ma il passo, in effetti, è più che buono, con Bezzecchi che comunque ci proverà domani in qualifica nel tentativo di guadagnare qualche posizione in griglia e partire più vicino ai primi. Il lavoro da fare nel box sembra essere abbastanza chiaro, anche se il Bez resta fumoso: “credo di aver capito che tipo di problemi possiamo aver avuto, ma non ho ancora potuto guardare i dati, quindi stasera li studieremo per capire se le mie sensazioni sono state giusto o meno, quali sono state giuste e quali no. Da inizio anno abbiamo fatto miglioramenti devastanti, ma a volte certi problemi si ripropongono”.

Non c’è rammarico, non c’è frustrazione, ma solo la consapevolezza che la strada è quella giusta e che a Aragon, anche se ci sarà da soffrire, saranno comunque km da mettere sotto le ruote per migliorare ancora. Anche perché con la gomma media il carattere della RS-GP cambia radicalmente. “Mi sento meglio con la media usata – ha spiegato - Ne ho utilizzata una stamani e al pomeriggio sono ripartito con la stessa riuscendo da subito essere veloce. Purtroppo soffro nel passaggio da gomma media a soft, dato che non riesco ad avere la velocità che vorrei”.
Il problema, quindi, è più di feeling che tecnico, con Bezzecchi che continua a vedere un’unica strada possibile. “Dobbiamo continuare a lavorare – ha concluso - sfruttando magari proprio la Q1. Purtroppo questo è un problema che ho avuto già in altre occasioni e forse qua si accentua. Con la soft non hai margini per commettere la minima sbavatura: faccio fatica a essere preciso e quando si esce dalla linea perfetta diventa tutto più difficile. Il problema si presenta quando nel time attack, ma, come ho già detto, da inizio stagione abbiamo apportato diverse modifiche per trovare la fiducia che serve".