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La sentenza del venerdì di Aragon? La MotoGP non è una scienza esatta: la costante non è più Ducati, ma i Marquez (tra sorprendenti variabili e Quartararo a rischio decollo)

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

6 giugno 2025

La sentenza del venerdì di Aragon? La MotoGP non è una scienza esatta: la costante non è più Ducati, ma i Marquez (tra sorprendenti variabili e Quartararo a rischio decollo)
Marc Marquez ha dominato in scioltezza il venerdì di Aragon e solo suo fratello Alex è riuscito a stargli un po' più vicino di tutti gli altri. Tante, però, le sorprese, con cinque Ducati, tre KTM e due Honda nei dieci. Solo nono Pecco Bagnaia, mentre Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e un Fabio Quartararo che ha rischiato grossissimo dovranno passare dalla Q1

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Marco Bezzecchi dovrà partire dalla Q1. Cominciamo dalla fine perché le Prequalifiche di Aragon hanno scombussolato ogni pronostico, visto che il vincitore dell’ultimo GP s’è ritrovato fuori dai dieci, il poleman degli ultimi tre weekend ha sofferto e rischiato oltre ogni limite e, addirittura, ben tre KTM e due Honda hanno chiuso nei dieci. Le uniche costanti? Marc e Alex Marquez, uno davanti e l’altro (quasi) subito dietro a fare la differenza al MotorLand, in una giornata di gran caldo e poco grip. Marc Marquez, diciamolo subito, qui fa un altro mestiere e sin dal turno del mattino ha dimostrato di poter stare davanti senza troppi patemi e senza troppi rischi, chiudendo il turno con un secondo di vantaggio sul secondo e poi, nel pomeriggio, gestendo le Prequalifiche senza alcuna fatica. "E' vero che mi riesce tutto abbastanza facile qui - ha detto Marc Marquez ai microfoni di Sky - ma c'è da tenere altissima la concentrazione, perchè tutti ricordiamo cosa è successo a Austin. Questa mattina avevo più margine dagli altri, ora si sono avvicinati. Dobbiamo lavorare ancora"

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Chi, nel tentativo di stargli addosso, ha preso qualche rischio in più è suo fratello Alex, rimasto comunque a quasi tre decimi di distacco, nonostante un gran giro con la Desmosedici GP24 del Team Gresini. “Siamo meno distanti da Marc rispetto al mattino – ha detto il più piccolo dei fratelli di Cervera – Ma la verità è che qui lui fa la differenza e non è facile andare forte come lui, pur avendo accesso ai suoi dati. Riesce a fare linee strette molto strette mantenendo una gran velocità. Io ho non ho avuto un buon passo, ma questo pomeriggio sembrava esserci qualche problema con l’elettronica sulla mia moto, la sentivo strana. Dobbiamo capire”.

E poi? E poi le sorprese. Sì, perché la terza piazza se l’è presa Maverick Vinales, sempre più a suo agio con la KTM e sempre più intenzionato a diventare l’uomo di riferimento per il marchio austriaco. “Vincere con KTM è il mio sogno. Sono soddisfatto per il nostro passo, più che per il tempo - ha detto lo spagnolo - Dobbiamo capire come recuperare il mezzo secondo che ci separa da Marc. Abbiamo fatto un buon lavoro e dato il 100% oggi. Abbiamo un buon motore e la moto si guida bene. Dal Qatar in poi siamo quasi sempre in top 5”. L’obiettivo è quello grosso e oggi Vinales l’ha ripetuto in pista mettendosi anche alle spalle un Joan Mir in giornata di grazia. Il pilota della Honda ha chiuso con il quarto tempo, facendo esplodere la gioia nel box di HRC e riuscendo nell’impresa di farci vedere il sorriso di quell’Alberto Puig che invece non ride mai. Una gioia nel box Honda rinforzata dal sesto tempo di Johann Zarco, con il francese che ha perso la quinta piazza in favore di Pedro Acosta per due millesimi.

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Solo nono, dietro Brad Binder e Fermin Aldeguer, invece, Pecco Bagnaia. A Aragon il vicecampione del mondo ha scelto di montare sulla sua Desmosedici GP25 la così detta “forcella lunga” (come Marc Marqueze Fabio Di Giannantonio), ma non è mai sembrato realmente a suo agio pur riuscendo a restare agganciato al treno della Q2. Ultima piazza disponibile in Q2, infine, per Franco Morbidelli, con la Desmosedici GP24 del Team Pertamina Enduro VR46.

Dovranno passare dalla Q1, quindi, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, che però sembrano di gran lunga i favoriti rispetto agli altri della seconda metà della classifica. Chi è sembrato veramente in grandissima difficoltà, invece, è Fabio Quartararo, che ha più e più volte rischiato di essere letteralmente sparato in aria dalla sua M1. Nel box di Yamaha ci sarà del gran lavoro da fare. “Sono successe cose molto strane oggi – ha detto il francese – volevo spingere su alcune aree, ma la gomma dietro mi partiva senza alcuna ragione. Oggi non è stato bello e non mi sono divertito. Speriamo di trovare una soluzione perché guidare così è tutto tranne un piacere”.

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La classifica delle Prequalifiche di Aragon

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