Un altro ko, il secondo stagionale dopo sole nove gare. Inizia ad essere preoccupante la situazione di Mercedes, dopo che Kimi Antonelli è stato costretto al ritiro prima a Imola e poi a Barcellona, in entrambi i casi a causa di un cedimento della Power Unit della sua W16. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, a cui va aggiunto il problema patito da George Russell nelle qualifiche di Monaco, costringendolo a scattare dalla quattordicesima casella e rendendo così la gara tra le strade del principato un vero incubo. Ritiri e problemi costati punti pesanti alle Frecce d’Argento, ora terze in classifica costruttori dopo il sorpasso della Ferrari, che tra una fatica e l’altra è comunque riuscita a massimizzare più di Mercedes e Red Bull.

“Non sappiamo ancora cosa abbia ceduto nella Power Unit”, ha dichiarato James Allison, direttore tecnico della Mercedes. “È tornata a Brixworth. La smonteranno, scopriranno cosa si è rotto e stabiliranno le raccomandazioni da adottare per l’intero parco motori da corsa, non solo nel nostro team, ma anche nei team clienti (McLaren, Williams e Aston Martin, ndr) e, si spera, che non si ripeterà nel resto della stagione”. C’è però aspetto da non sottovalutare: con nove gare completate ne mancano ancora 15 da disputare, e se la Power Unit di Kimi dovesse essere irrecuperabile, la classica rotazione che viene fatta durante l’arco dell’anno potrebbe essere ben più complicata da gestire. “Questo mette un po’ di pressione sulla gestione” ha continuato Allison. "Potremmo montare una nuova Power Unit il prossimo weekend di gara e non subire penalità, perché siamo ancora al di sotto del numero massimo consentito in una stagione senza incorrere in sanzioni. Ma, naturalmente, siamo solo a un terzo della stagione e questo metterà parecchia pressione sulla gestione del resto della disponibilità, se dobbiamo farla durare fino alla fine dell’anno”. Uno scenario poco piacevole, che desta più di qualche grattacapo a Brixworth: “Dovremo valutare attentamente come amministrare al meglio le risorse rimaste. Ma sì, ovviamente non è piacevole quando una Power Unit viene ritirata dalla disponibilità prima di aver completato il suo ciclo di vita.”

Tra gli inseguitori della McLaren però, fin qui dominante, ad essere preoccupata è anche la Red Bull. La RB21 ha tradito le aspettative e se non fosse per i miracoli di Max Verstappen la situazione sarebbe catastrofica, ancor peggio di quanto visto lo scorso anno. Liam Lawson ha deluso, ma altrettanto sta facendo Yuki Tsunoda, lontanissimo da Max e con appena quattro punti conquistati in sette gare con la squadra. Un quadro insostenibile, perché puntare alla vittoria con una sola vettura è una missione impossibile. A Milton Keynes ne sono consapevoli, tanto che i primi passi in vista delle prossime stagioni sono stati mossi. Nei giorni scorsi, infatti, il team ha presentato una richiesta formale alla Fia per consentire ad Arvid Lindblad, attualmente protagonista in F2, di ottenere la superlicenza nonostante l'inglese non abbia ancora compiuto 18 anni, età minima stabilita dalla Federazione.
Di lui si parla un gran bene, veloce e soprattutto rapido nell’adattarsi a vetture diverse l’una dall’altra, come testimoniato dal suo percorso nelle categorie propedeutiche al circus. È uno dei piloti del futuro insieme ad Isack Hadjar, che tanto ha stupito in questo inizio di Mondiale. Eppure, questa volta nessuna mossa “alla Marko” dovrebbe essere sul tavolo, con i due destinati a continuare rispettivamente in F2 e in Racing Bulls, come riportato da Motorsport.com: quella di Lindblad dovrebbe essere solo una mossa in ottica futura, mentre per Isack si prospetta un percorso di crescita lineare, al contrario di quanto successo negli ultimi anni. Troppi piloti sono stati bruciati, a dimostrazione di quanto il metodo Marko, duro e senza possibilità di errori, sia stato tutt’altro che efficace.

Ma cosa succederebbe in caso di squalifica di una gara a Max Verstappen, visto che all’olandese basterebbe solo un altro punto sulla patente per saltare il GP di Austria? A salire in macchina dovrebbe essere il terzo pilota di Red Bull, Ayumu Iwasa, protagonista di F3 ed F2 tra il 2021 e il 2023 e attualmente in Super Formula: pupillo della Honda e provvisto di superlicenza, Iwasa ha già provato la RB21 nelle FP1 del Bahrain e sembrerebbe il favorito a risalirci qualora necessario. Uno scenario che però Red Bull sembra non voler nemmeno considerare, come testimoniato dalle parole di Helmut Marko a Speedweek: “Sarebbe una catastrofe se non potesse correre in Austria. Ma non ci aspettiamo che ciò accada, perché non è che Max faccia qualcosa di sbagliato in ogni gara. Dopo l'Austria, i primi punti di penalità saranno tolti”.
