La prima tripletta del 2025 si è chiusa con un bilancio decisamente positivo per Charles Leclerc, che dopo la delusione iniziale del Gran Premio di Imola è riuscito a portare a casa un paio di soddisfazioni. Il monegasco ha centrato il podio sia nel prestigioso appuntamento di Monaco, la sua gara di casa, sia a Barcellona, dove è riuscito a massimizzare le prestazioni della SF-25 - una vettura che si è rivelata meno competitiva delle aspettative ma che ben si comporta quando al volante trova Leclerc apparentemente. Le prestazioni offerte dal pilota della Ferrari non solo hanno portato orgoglio e fiducia all’interno del box diretto da Fred Vasseur, ma rappresentano anche un segnale importante per il prosieguo del campionato. Il pilota della rossa si sta dimostrando solido mentalmente, lucido nelle fasi più delicate e pronto a reagire anche quando le condizioni non sono ideali. Non solo, secondo quanto riportato da AutoRacer.it, i dati lo pongono attualmente in cima alla classifica per consistenza tra tutti i piloti della griglia.

Certo, è evidente che questo non basta per battere la McLaren, che anche nei dati trova la conferma non solo come miglior vettura del momento, ma anche come team più solido dell’intera griglia, con Andrea Stella e la sua squadra che non hanno praticamente commesso errori finora, dimostrando una gestione impeccabile su tutti i fronti. Tuttavia, per la Ferrari questo dato rappresenta un importante plus emotivo e motivazionale, un segnale che può rivelarsi prezioso in vista del Gran Premio del Canada, in programma la prossima settimana, e soprattutto in prospettiva della seconda parte delle gare europee, che si disputeranno durante l’estate. Se Charles Leclerc sta vincendo sul piano della consistenza, è proprio in questo ambito che la Ferrari continua ad avere mancanze. Come riportato, appunto, da AutoRacer.it, a Barcellona la SF-25 ha sofferto nuovamente a causa di un bilanciamento non ottimale.

Eppure, proprio sul circuito catalano, Leclerc si è confermato il miglior pilota in pista: analizzando ideal lap e best lap, ha registrato un delta medio di soli 50 millesimi, migliore rispetto a tutti gli altri. Ha così avuto la meglio su Max Verstappen e anche su Oscar Piastri, vincitore al Montmelò ma meno costante e incisivo del monegasco nel passo gara. E la Formula 1 di oggi premia proprio questa qualità, la consistenza, un aspetto in cui, fino a poco tempo fa, Leclerc non eccelleva.
Il confronto con il suo compagno di squadra, Lewis Hamilton, è invece molto più complesso da analizzare: i due sembrano appartenere a schemi di guida e approccio completamente differenti, rendendo difficile una valutazione diretta e lineare. E forse è stato proprio l'arrivo del sette volte campione del mondo a smuovere il monegasco: da quando il confronto è con lui, Leclerc sembra quasi un altro pilota. È maturato, cresciuto e, proprio come riportano i dati, è diventato consistente. Rimane adesso un grande dubbio: cosa potrebbe realmente fare il pilota della rossa se avesse finalmente a disposizione una monoposto all’altezza delle prime file in modo costante?

