“Papà, mi senti? Dai gas piano piano” dice Carlos Sainz in radio, per la prima volta con le cuffie fuori dall’abitacolo e posizionato dietro al guard rail che separa la piccola pit lane dalla carreggiata del circuito di Fiorano, quello privato dove la Ferrari svolge tutti i suoi shakedown. Insieme ai suoi collaboratori più stretti e agli ingegneri della rossa, Sainz Jr punta gli occhi sulla F1-75, la monoposto usata nel 2022, dove per la primissima volta dietro al volante si trova suo padre, Carlos Sainz Senior, campione di rally e suo fedele consulente dal primo chilometro percorso sul kart. È questo l’ultimo desiderio che lo spagnolo esprime prima di salutare per davvero la Ferrari: una giornata in pista per il suo papà. E la rossa, che lo ha salutato ad Abu Dhabi, così che potesse subito iniziare la sua collaborazione con la Williams per i test post stagionali, lo accontenta, organizzando una sessione speciale per la famiglia Sainz.
Papà Sainz prima si è sbizzarrito da solo, imparando e testando i limiti della Formula 1 e poi è stato raggiunto dal figlio, che si è messo per un’ultimissima volta al volante della Ferrari, salutando tutto il reparto corse della rossa in grande stile. Quattro anni sono volati per il pilota di Madrid, che con la Ferrari ha messo le mani sulle sue prime vere affermazioni in Formula 1, vincendo e togliendosi una buona parte di soddisfazioni. Poi si sa, a Maranello quando si mettono le radici è davvero difficile salutare quella che in poco tempo diventa una vera e propria famiglia, con il cuore di Enzo Ferrari che ancora batte attraverso il lavoro e il legame di ogni singola persona che lavora per l’azienda. E quale sarebbe stato un modo migliore per lo spagnolo di salutare la sua famiglia adottiva se non coinvolgendo quella di sangue, realizzando un sogno anche di suo padre. Il tutto sotto lo sguardo attento di Charles Leclerc, preso in giro sui social perché con papà Sainz i rapporti non sono mai sembrati tanto pacifici, ma comunque pronto a dare le giuste dritte in pista e a salutare, soprattutto, il suo compagno di squadra più longevo, con cui ha condiviso ben quattro anni.
Papà Sainz adesso ha 62 anni e di monoposto non ne ha guidate tante, perché per lui le macchine si mettono di traverso e si cappottano sulla sabbia: due titoli mondiali di rally e ben quattro successi alla Dakar dicono tutto su di lui, un vero rallysta che non è ancora pronto per appendere il casco al chiodo. E infatti, in pista con la Formula 1 si è divertito come un bambino, emozionandosi una volta sceso dalla monoposto nel realizzare che questi quattro anni sono successi davvero e che suo figlio Carlos ha corso nel mondiale per la Ferrari. Ora però, testa al 2025: per Sainz Jr il lavoro da fare alla Williams non sarà poco e invece a Maranello si attende il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, per il suo debutto con la rossa.