Ducati ha fatto la moto per Marc Marquez. Ducati pensa solo a Marc Marquez. Gigi Dall’Igna è innamorato di Marc Marquez e Pecco Bagnaia, ormai, è considerato una mezza zavorra che costa anche un sacco di soldi. Basta scorrere un po’ i social per scoprire teorie del complotto sempre nuove – e sempre più assurde – che vorrebbero una Ducati sempre indaffarata non tanto a far andare forte le moto, ma a smanovrare in maniera più o meno losca, più o meno subdola, per diventare Marquez-centrica senza passare per Marquez-centrica. La verità? Niente di tutto questo. Certo, c’è un pilota che è riuscito ad andare talmente forte da ammazzare il campionato già prima di metà stagione e poi c’è un Bagnaia che fa fatica, tra feeling che manca con la nuova moto e una narrazione intorno che sicuramente non aiuta. Il punto, però, è che in Ducati le stanno provando tutte, tutte davvero, per sistemare tutto quello che c’è da sistemare e, soprattutto, per dimostrare che no, non ci sta nascondendo niente.

Talmente niente che, come ormai da qualche tempo, anche il dietro le quinte dei box Ducati nei fine settimana di gara è praticamente mezzo pubblico, grazie a “Inside” che racconta ogni volta tutto ciò che non si è visto. E che racconta pure di un box che ride sempre da una parte e che, invece, non riesce a sorridere neanche del bene che c’è dall’altra. "Ho gestito – ha raccontato Marc al parco chiuso di Assen - quando mi sono sentito comodo ed in confidenza ho tolto subito mezzo secondo! Abbiamo vinto ad Assen! Venerdì con le cadute abbiamo invece avuto un Marquez return del passato". Umore giocoso che è culminato nel gesto simbolico verso Gigi Dall'Igna: presentandosi con una rosa, ha sorridendo commentato "Dai, buon weekend".
L'ottimismo di Marc Marquez ha ancora contrastato con l'atteggiamento di Pecco Bagnaia, terzo sul podio, ma visibilmente insoddisfatto. "Devi essere contento – provano a dirgli ancora da Ducati - hai fatto una bella gara. Sembra tu non voglia festeggiare il terzo posto”. “Voglio vederti con il sorriso" – ha insistito Dall’Igna. "Per me una bella gara vuol dire lottare – ha replicato l’ex campione del mondo - All’inizio andavo bene, ma al terzo settore facevo fatica".
Pecco Bagnaia non è scontento perché perde, ma perché non è nelle condizioni di lottare e – anche se tutti sembrano sostenere il contrario – non è ossessionato da chissà quale teoria del complotto, ma dalla ricerca di una soluzione che al momento non ha portato da nessuna parte. Le “dinamiche familiari” c’entrano poco o niente e, anzi, Bagnaia che si preoccupa per l’incidente di Alex Marquez e che chiede spiegazioni proprio a Dall’Igna e agli ingegneri Ducati per capire cosa è successo è la prova che c’è niente di personale. E pure che le freddezze che si provano a raccontare non esistono.
La conferma? Bagnaia che in sala stampa di Avvicina a Marc e gli dice: "Sei il primo a vincere per tre weekend di fila sia Sprint che gara". Qualcosa che lui, Pecco Bagnaia, avrebbe sicuramente voluto impedirgli, ma che non toglie riconoscimento a un’impresa oggettivamente significativa. E che segna il bene anche della Ducati stessa. Che poi è ciò che sta a cuore, prima e più di tutto, anche a quel Gigi Dall’Igna più volte indicato come oscuro manovratore invece che come il padre di una moto praticamente imbattibile.
Dall’Igna: Marquez ha tessuto la sua tela letale
Un Dall’Igna che, come al solito, ha avuto una parola per tutti nell’ultimo “post-race” affidato, come ormai da tradizione, al suo profilo LinkedIn. “Sono soddisfatto della grande gara di Pecco – ha scritto - Per me il suo fine settimana più intenso quest'anno tranne, forse, la vittoria ad Austin. Ha mancato di poco la pole position a causa di due imperfezioni nel giro cruciale del time attack. Dopo un'ottima partenza il suo passo era altrettanto solido, come dimostra anche il giro veloce che ha fatto registrare in gara. Inutile dire che dobbiamo continuare a spingere, non smettere mai di crederci e prendere il meglio da quello che possiamo fare insieme, come il suo magistrale sorpasso su Acosta. Voglio fare, poi, un in bocca al lupo e auguri di pronta guarigione ad Alex Marquez: è stata una brutta caduta per uno che lotta sempre, senza mai risparmiarsi”.
E’ chiaro, però, che le parole più intense di Dall’Igna sono state per Marc Marquez. "Marc mette a segno la sesta vittoria stagionale- scrive - eguagliando il leggendario Giacomo Agostini per numero totale di vittorie nella classe regina: 68 su un totale mondiale di 94, e lo fa su un tracciato prestigioso che non lo vede trionfare dal 2018. E sappiamo che Assen non è tra i suoi favoriti, come non lo era il Mugello. Eppure, come la scorsa settimana, quando Marc Marquez decide di prendere il comando lo fa, ci rimane e lo prolunga a piacimento. Suggella così la sua terza doppietta consecutiva nella Sprint-GP dopo la nona vittoria nelle Sprint Race di quest'anno. Risultati straordinari e una menzione d'obbligo per questo formidabile pilota che sta facendo la storia della MotoGP, come i grandi prima di lui, con l'entusiasmo, la vivacità e la grinta di un rookie che vuole ritagliarsi un nome: questo la dice lunga su di lui, sul suo carattere e sul suo talento, ma anche sulla sua professionalità. Anche se non al cento per cento questo fine settimana, a causa delle due cadute di venerdì, è comunque riuscito a tessere la sua ragnatela letale e non c'era nulla che i suoi avversari potessero fare per sfuggirvi”.