Marc Marquez non cade più? Niente paura, ci pensano quelli della Ducati. Ok, è una battuta, però è pure il racconto di quanto successo al Mugello, con l’otto volte campione del mondo che ha assaggiato l’asfalto quando ormai era giù dalla sua Desmosedici, aveva già vinto tutto quello che c’era da vincere e, trofeo in mano, si stava godendo la festa. Raggiungendo gli uomini del box, infatti, lo spagnolo, dopo l’abbraccio con Gigi Dall’Igna e con Claudio Domenicali, s’è letteralmente consegnato alle braccia dei suoi meccanici, bravissimi a rendere perfetta la sua moto, ma decisamente impacciati nell’arte del lancio del pilota. Cosa è successo? Semplice: non l’hanno ripreso. E Marquez s’è schiantato a terra, di schiena, nella classica posa del “quattro di spade”. Roba da farsi male veramente quando ormai ogni rischio era alle spalle e c’era da pensare solo a Assen.

L’episodio non è sfuggito alle telecamere e in queste ore è stato riproposto in un video che, manco a dirlo, è diventato virale in rete e sui social, con tanto di commento malizioso da parte di alcuni: in Ducati troppi festeggiamenti potrebbero fare più male che bene, visto che non sono certo motivanti per un Pecco Bagnaia in difficoltà e visto quello che è successo con Marc. Ironia e sarcasmo, sia inteso, ma con un fondo di verità per tanti tifosi della Rossa: di sicuro ogni vittoria va festeggiata, ma ricordando che nell’altra metà del box c’è chi ha del tutto perso il gusto di provare a ridere. “Una piccola festa non ha mai ucciso nessuno” – hanno scritto da Ducati nel commento che accompagna il video. E in effetti no, ma qualche ferita potrebbe essere stata provocata lo stesso, anche se di quelle che non si vedono.
Chi, in carriera, ha dovuto saperne qualcosa di compagni di squadra ingombranti e ferite che non si vedono è sicuramente Jorge Lorenzo. Il cinque volte campione del mondo, nel suo Duralavida, ha analizzato la situazione di Bagnaia con gli occhi di chi ci è passato. E non ne ha fatto una questione di rivalità, ma di risultati che da una parte del box arrivano e dall’altra no, piegando il senso di frustrazione che inevitabilmente si genera. E, contrariamente alla stragrande maggioranza degli opinionisti spagnoli, difendendo Pecco Bagnaia rispetto alle motivazioni che porta sulla sua mancanza di risultati: “Ci sono volte in cui non ti trovi proprio con la moto”.
Nessuna ricerca di scuse, giustificazioni o teorie del complotta varie da parte di Bagnaia, secondo Lorenzo, ma solo la presa di coscienza che niente sta girando come si vorrebbe. E che può capitare più spesso di quanto si creda anche a certi livelli e anche quando si è campioni. “Pecco non è a suo agio, non si trova con la moto e lo capisco perché se così non fosse sarebbe più vicino a Marc, ma la verità è che questo è quello che succede quando metti il migliore pilota sulla migliore moto – ha spiegato il maiorchino – Bagnaia sta ammettendo i suoi problemi, gli si può credere o meno, ma sta dicendo quello che pensa. Marquez è migliore: fisicamente, in frenata, nella gestione delle gomme, è semplicemente il migliore, però capisco Pecco perché ho vissuto anche io quella situazione. In alcune stagioni avevo moto che non mi piacevano e soffrivo, come nel 2011 durante i test invernali o nel 2018 con la Ducati fino a che non modificammo delle cose e riuscì a capire quella moto".