La MotoGP 2025 è cominciata. E, per qualcuno, è pure finita: Marc Marquez vince il GP della Thailandia dopo essere partito dalla pole e aver dominato la Sprint del sabato, una superiorità che non si vedeva dal 2019, anno in cui vinse l’ultimo dei suoi otto titoli prima del durissimo incidente di inizio 2020. Ecco, quando Marc è in questo stato di forma il primo degli avversari con cui deve confrontarsi è sé stesso. E questo è vero al netto di un Pecco Bagnaia che in Thailandia è apparso dubbioso, quasi opaco e certamente in difficoltà, anche se le cose cambieranno in tre o quattro gare, quando - gli succede a ogni stagione - ritroverà quella confidenza necessaria a guidare forte, soprattutto in staccata. Bagnaia, due terzi posti nel weekend (tre se contiamo anche la qualifica) ha detto di aver lavorato tanto sullo sviluppo durante l’inverno e non sulla messa a punto come il compagno di squadra ma, oltre a questo, ha parlato di una mancanza di feeling con la gomma posteriore durante la gara. L’ha detto a bassa voce, non abbastanza però da nasconderlo alle telecamere. Così Michelin si troverà costretta a rispondere.
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Nel frattempo, online gira un video in cui Gigi Dall’Igna chiede a Bagnaia di parlarne in un altro momento, lo stesso Dall’Igna che secondo i social ha baciato la moto di Marc Marquez per mandare un segnale al torinese: no, l’ingegnere non si è innamorato di Marc, bacia sempre la moto del vincitore se è una Ducati. Di fatto la guerra all’interno del team rosso è cominciata subito tra provocazioni e forte tensione. Spiace che manchi Jorge Martín ad approfittarne, infortunato e (probabilmente) di rientro per il primo GP in Europa, previsto tra un paio di mesi. Un vero peccato considerando quando Marco Bezzecchi, Raul Fernandez e Ai Ogura siano riusciti a fare a Buriram con l’Aprilia. In Argentina, dove Marco vinse l’ultima edizione del GP ed Aleix Espargarò quella prima (2023 e 2022, perché lo scorso anno non si corse) vedremo davvero quanto sono cresciuti a Noale.
Bello vedere le giapponesi in crescita, con Honda addirittura davanti a Yamaha, soprattutto perché Jack Miller ha avuto un problema con la moto senza il quale probabilmente avrebbe fatto meglio dell'undicesima piazza in cui ha chiuso la gara, il che avrebbe messo almeno una moto di ogni costruttore nei primi dieci posti. Sempre considerando la scivolata di Pedro Acosta, s'intende: KTM appare già in crisi, di certo i tempi in cui gli austriaci sembravano i primi avversari della Ducati sono lontani, i piloti devono dare più del massimo e rischiano di esagerare, come è successo domenica e probabilmente succederà ancora durante l'anno. Nel paddock, vista la situazione, si parla già di un possibile ingaggio di Acosta da parte di una delle due giapponesi.
Il punto è che di temi ce ne sono tanti, anzi tantissimi nonostante Buriram abbia fatto soltanto un nome, quello di Marc Marquez, per tre volte in due giorni. La MotoGP 2025 sta per regalarci uno spettacolo mai visto prima, proprio quello che cercavano gli organizzatori e di cui avevano bisogno i fan. La prossima gara si corre tra due settimane a Termas de Rio Hondo, in Argentina, poi verranno il Texas e il Qatar. A quel punto si arriverà in Europa, a Jerez dove è lecito aspettarsi che i rivali di Marquez comincino a farsi vedere sul serio. Nel frattempo, attenzione all'Aprilia e i piloti dei team satellite Ducati, VR46 e Gresini.
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